Auto elettriche: stop ai dati incerti su autonomia e durata batterie
Svolta per la mobilità elettrica: Stellantis, Tesla, BYD e VW si impegnano a garantire informazioni chiare su autonomia reale, usura batterie e simulatori online.
Il mercato delle auto a batteria si appresta a vivere un cambiamento radicale nel modo in cui comunica con i propri clienti.
Si chiude una fase di incertezza informativa per aprirsi a una nuova era di trasparenza che coinvolge quattro dei principali attori globali del settore: Stellantis, Tesla, BYD e Volkswagen. Al centro della questione vi è la necessità di fornire al potenziale acquirente un quadro fedele, realistico e non puramente teorico delle prestazioni dei veicoli a zero emissioni. Fino ad oggi, infatti, orientarsi tra dati di omologazione e prestazioni reali su strada è stato complesso per l'utente medio, spesso disorientato da promesse di chilometraggi difficilmente replicabili nella guida quotidiana.
Le procedure avviate dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato hanno portato a un risultato concreto: l'accettazione di impegni vincolanti che obbligano i costruttori a rivedere profondamente la struttura dei propri portali web e la comunicazione commerciale. L'obiettivo è eliminare l'asimmetria informativa che ha spesso caratterizzato la vendita di questi veicoli, mettendo il consumatore nelle condizioni di comprendere esattamente cosa sta acquistando, quali sono i limiti della tecnologia attuale e come il veicolo si comporterà nel tempo.
Siti web rinnovati: tutte le informazioni in un'unica sezione
Il primo grande cambiamento tangibile riguarderà l'esperienza di navigazione online. I siti ufficiali delle case automobilistiche coinvolte non potranno più disperdere le informazioni tecniche in note a piè di pagina o schermate secondarie. Saranno invece obbligati a creare un'unica sezione dedicata, chiara e completa, dove verranno presentate le caratteristiche essenziali dei veicoli elettrici.
In questa sezione, l'indicazione dell'autonomia chilometrica non potrà più limitarsi alla mera esposizione del valore teorico (spesso basato sul ciclo WLTP, che avviene in condizioni controllate di laboratorio). I costruttori dovranno esplicitare chiaramente che tale valore è un riferimento standardizzato e spiegare in dettaglio quali sono i fattori che influenzano la percorrenza reale. Questo approccio mira a educare l'automobilista, rendendolo consapevole che lo stile di guida, la temperatura esterna, l'uso della climatizzazione e la topografia del percorso hanno un impatto diretto e significativo sui chilometri che l'auto può percorrere con una singola ricarica.
Arrivano i simulatori di autonomia per un acquisto consapevole
Uno degli impegni più innovativi accolti dai produttori riguarda l'introduzione di strumenti interattivi. Per permettere un confronto onesto e basato su dati più vicini alla realtà, verrà inserito nei siti web uno strumento di simulazione dell'autonomia. Non si tratterà di semplici calcolatori statici, ma di software capaci di tenere conto delle diverse modalità di utilizzo del mezzo.
Grazie a questi simulatori, il consumatore potrà configurare scenari di guida verosimili (ad esempio: guida in autostrada, guida urbana, inverno o estate) e ottenere una stima molto più accurata di quanto la vettura potrà viaggiare prima di necessitare di una sosta alla colonnina. Questo strumento diventerà fondamentale per confrontare vetture della stessa fascia di mercato, permettendo di orientare la scelta non sul marketing, ma sulle prestazioni operative. Sarà inoltre possibile quantificare, seppur in via indicativa, come il degrado della batteria possa incidere sulle prestazioni nel lungo periodo, offrendo una visione prospettica dell'investimento.
Chiarezza sul "cuore" dell'auto: lo State of Health della batteria
Il componente più costoso e critico di un'auto elettrica è senza dubbio l'accumulatore. Fino ad ora, le informazioni relative alla perdita di capacità di carica nel tempo e alle condizioni di garanzia sono state spesso nebulose. Gli impegni sottoscritti impongono ora una divulgazione completa e dettagliata riguardante il mantenimento della capacità di carica, tecnicamente definito State of Health (SoH).
I costruttori dovranno spiegare chiaramente come la batteria invecchia e quali sono le condizioni specifiche e le limitazioni della garanzia convenzionale. L'utente deve sapere fin da subito quale livello di degrado è considerato "normale" e quale invece fa scattare la sostituzione o la riparazione gratuita in garanzia. Sapere se la garanzia copre la batteria fino al 70% o all'80% della sua capacità residua, e per quanti anni o chilometri, diventa un dato immediatamente accessibile e non più nascosto nei contratti.
Tempistiche e miglioramenti specifici per Stellantis, BYD e Volkswagen
L'attuazione di queste modifiche non sarà un processo lungo: tutti gli impegni dovranno essere resi operativi entro un termine perentorio di 120 giorni. Questo significa che nel giro di pochi mesi il panorama informativo digitale dell'automotive in Italia cambierà volto.
C'è inoltre un aspetto che riguarda la qualità intrinseca del prodotto. Oltre alla trasparenza informativa, tre dei quattro gruppi coinvolti ovvero Stellantis, BYD e Volkswagen sono andati oltre, assicurando un miglioramento concreto nel livello di efficienza delle batterie dei veicoli commercializzati. Questi costruttori prevederanno, nell'ambito della garanzia convenzionale, un innalzamento della soglia dello State of Health a beneficio dei consumatori. In termini pratici, questo si traduce in una maggiore tutela per chi acquista: le case automobilistiche si impegnano a garantire che le batterie mantengano un livello di efficienza più alto per essere considerate conformi, offrendo quindi prodotti più duraturi e garanzie più solide.
Questa operazione segna un punto di non ritorno: la competizione non si giocherà più solo sul design o sul prezzo di listino, ma sulla capacità di essere onesti con il cliente riguardo alle reali potenzialità e ai limiti della mobilità elettrica.