Brembo, svolta green: doppia 'A' da CDP per clima e acqua
Non solo freni: Brembo accelera sulla sostenibilità e conquista una storica doppia "A" da CDP. Un premio all'impegno concreto per clima e risorse idriche.
Nel mondo dell'industria, dove i numeri spesso raccontano solo una parte della storia, ci sono riconoscimenti che pesano più di altri.
È il caso della doppia "A" che Brembo si è appena vista assegnare da CDP, l'organizzazione globale non-profit che rappresenta il gold standard per la misurazione dell'impatto ambientale. Non si tratta di un semplice attestato da appendere al muro, ma della certificazione di un percorso profondo e strutturato. L'azienda bergamasca ha ottenuto il massimo punteggio in due categorie cruciali per il nostro futuro: il cambiamento climatico e la gestione delle risorse idriche. Questo risultato, basato sui dati dell'ultimo Annual Report, non è un punto di arrivo ma una tappa fondamentale. È un rating migliorativo rispetto all'anno precedente, un segnale chiaro che l'asticella dell'impegno interno si sta alzando costantemente per rispondere a sfide ambientali sempre più critiche a livello globale. In un'epoca in cui il "greenwashing" è sempre in agguato, una certificazione esterna e rigorosa come quella di CDP fa la differenza tra le parole e i fatti.
Oltre le parole: i progetti concreti
Ma cosa significa, nella pratica, ottenere una doppia "A"? Significa che dietro le quinte c'è un lavoro incessante fatto di ingegneria, innovazione e una visione a lungo termine. Il percorso di sostenibilità di Brembo si nutre di progetti tangibili che cambiano il modo di produrre. Un esempio lampante è "Re-Water" in Messico. In una regione dove l'acqua è un bene prezioso, Brembo ha implementato un sistema che permette di riutilizzare le acque reflue trattate per alimentare i propri stabilimenti produttivi locali. Non è solo una questione di risparmio idrico, per quanto fondamentale: è un progetto che coniuga sostenibilità ambientale, efficienza economica e genera un impatto sociale positivo sul territorio circostante. E i risultati si vedono anche sul fronte delle emissioni. Nel 2024, l'azienda è riuscita a ridurre dell'8% le proprie emissioni di CO2 rispetto all'anno precedente. Un taglio significativo, reso possibile non da una singola bacchetta magica, ma dal miglioramento della qualità dei dati e da una maggiore efficienza dei processi produttivi. È la dimostrazione che l'attenzione all'ambiente può andare di pari passo con l'ottimizzazione industriale.
Una sfida globale vinta in squadra
Dietro questi numeri c'è una macchina organizzativa complessa e, soprattutto, ci sono le persone. "Siamo orgogliosi di aver migliorato il nostro rating CDP nel 2025", ha dichiarato Andrea Rocco, Chief Sustainability & Risk Officer di Brembo. Le sue parole sottolineano la dinamicità della sfida: "Ogni anno, CDP alza il suo livello di analisi con requisiti sempre più stringenti". Riuscire a soddisfarli non è scontato e questo risultato conferma l'impegno di tutte le persone Brembo nel ridurre l'impatto ambientale del Gruppo attraverso azioni concrete e mirate. La doppia "A" non è il frutto del lavoro di un singolo dipartimento, ma di un impegno coordinato a livello globale. Tutti i siti Brembo, sparsi in 18 Paesi diversi, hanno contribuito fornendo i propri dati. Queste informazioni sono state poi raccolte ed elaborate da un team centrale multidisciplinare, composto da ingegneri, scienziati ambientali e chimici, che ha lavorato per assicurare la qualità e l'accuratezza di ogni singolo dato trasmesso a CDP. È un esempio di come la sostenibilità richieda competenze trasversali e una visione d'insieme.
Il peso di una "A" nel mondo di oggi
Per capire appieno il valore di questo traguardo, bisogna comprendere cos'è CDP. Precedentemente nota come Carbon Disclosure Project, questa organizzazione globale no-profit è diventata il punto di riferimento per misurare l'impegno ambientale di aziende, città e organizzazioni. La sua analisi annuale è ampiamente riconosciuta come il benchmark globale per la trasparenza e l'azione ambientale, combinando i migliori standard di rendicontazione con framework avanzati. Nel 2025, CDP ha assegnato i suoi punteggi – che vanno da una "D-" fino alla tanto ambita "A" – basandosi su questionari dettagliati che coprono non solo il cambiamento climatico e la gestione delle risorse idriche, ma anche la deforestazione. Ottenere il massimo dei voti in due delle categorie principali significa posizionarsi nell'élite delle aziende che non solo hanno capito l'urgenza della crisi climatica, ma stanno agendo con decisione e trasparenza per farvi fronte. Per Brembo, è la conferma che la strada intrapresa è quella giusta, una frenata decisa alle vecchie logiche e un'accelerazione verso un futuro più responsabile.