Brembo, trimestre positivo: utili in crescita e conti solidi
Brembo chiude il 3° trimestre con ricavi a €909 mln, EBITDA 17,8% e utile netto a €65 mln (+59%). Spinge l’Aftermarket, cassa operativa a €53 mln.
Nel terzo trimestre 2025 Brembo conferma la resilienza in un contesto auto ancora volatile.
I ricavi si attestano a €909 milioni (-1,5% a perimetro attuale; +1,4% a pari cambi), mentre l’EBITDA sale a €161,9 milioni, pari al 17,8% dei ricavi, sopra le indicazioni di inizio anno. L’utile netto tocca €65 milioni, in progresso del +59% sul 3Q 2024, segno di una gestione operativa efficace e di un’attenta disciplina sui costi. La generazione di cassa operativa del trimestre, €53 milioni, rafforza l’equilibrio finanziario nonostante il proseguire degli investimenti e il programma di buyback.
Nove mesi: top line sotto controllo, redditività resiliente
Nei primi nove mesi 2025 il fatturato consolidato raggiunge €2,79 miliardi (-4,7% a perimetro attuale; -3,3% a cambi costanti) in scia a una domanda eterogenea tra aree e segmenti. L’EBITDA dei 9M ammonta a €462,8 milioni (16,6%dei ricavi) e l’EBIT a €255,9 milioni (9,2%), con una redditività che rimane di qualità nonostante il ciclo. L’utile nettodei nove mesi è €162,8 milioni, a fronte di oneri finanziari netti in calo a €27 milioni e un tax rate sostanzialmente stabile (27,3%). Sul fronte della struttura, il costo del venduto e altri operativi scende al 63,1% dei ricavi (64,6% un anno fa), mentre i costi per il personale pesano il 20,6% in un perimetro che conta 15.973 persone al 30 settembre.
Mix settoriale e geografico: aftermarket sugli scudi
Il mix settoriale racconta bene la fase: l’auto è in calo del 6%, le motociclette flettono del 12,3% e i veicoli commercialidel 12%, mentre il racing accelera del +47,7%, anche grazie al contributo della neoacquisita Öhlins. L’Aftermarketcontinua a crescere e rappresenta il 14,8% dei ricavi, fungendo da cuscinetto nel ciclo. A livello geografico, spiccano Italia (+2,0%), Francia (+9,6%) e UK (+2,4% / +1,8% a cambi costanti); più debole la Germania (-4,7%). In Asia, India arretra dell’1,8% ma cresce a cambi costanti (+4,7%), mentre la Cina segna -9,4% (-6,8% a cambi costanti). In Nord America il dato è -9,1% (-6,8% a cambi costanti), contro un Sud America in espansione (+9,7%, +21,2% a cambi costanti).
Margini in progresso e disciplina finanziaria
Il trimestre vede un’espansione del margine con EBITDA al 17,8%, a testimonianza della leva operativa e del controllo su pricing e mix. Nonostante €291,4 milioni di investimenti netti nei nove mesi, l’indebitamento finanziario nettoscende a €847,2 milioni al 30 settembre, in miglioramento di €88,3 milioni rispetto a giugno. La combinazione di cassain rafforzamento, capex per la capacità futura e buyback indica una allocazione del capitale bilanciata tra crescita e remunerazione degli azionisti.
Innovazione: BSCCB e la prima pinza in alluminio riciclato
Sul fronte tecnologico, il management sottolinea l’espansione della capacità produttiva della joint venture per i dischi carboceramici (BSCCB) tra Germania e Italia, asset chiave per le piattaforme ad alte prestazioni. In parallelo debutta la prima pinza in alluminio riciclato, tassello concreto dell’impegno verso sostenibilità e circolarità. «Il nostro EBITDA margin del 17,8% supera la guidance» commenta il Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi. «Pur proseguendo con buyback e investimenti strategici, abbiamo ridotto l’indebitamento. Gli sviluppi su BSCCB e materiali riciclati confermano il nostro focus sull’innovazione».
Prospettive: guidance prudente, visibilità sui margini
La società mantiene un approccio prudente sull’ultimo scorcio dell’anno. A parità di cambi e perimetro, Brembo stima per il 2025 un fatturato leggermente inferiore al 2024 (-2%), con un EBITDA margin comunque >16%. Confermati €400 milioni di investimenti sull’intero esercizio e un indebitamento atteso attorno a €780 milioni a fine anno. In uno scenario geopolitico e macroeconomico ancora instabile, la tenuta dei margini e la crescita dell’Aftermarket restano le ancore di breve, mentre il rafforzamento su carboceramico e materiali riciclati costruisce il vantaggio competitivo di medio periodo.
La lettura strategica: qualità dei ricavi e presidio dei segmenti
Al di là della dinamica della top line, il trimestre evidenzia la qualità dei ricavi: la maggiore incidenza dell’Aftermarkete il contributo del racing sostengono la redditività, mentre l’offerta su carboceramico si posiziona sulla frontiera del valore. La strategia è chiara: presidiare i segmenti premium con innovazione di prodotto, gestire la volatilità internazionale con una presenza geografica bilanciata e assicurare flessibilità industriale. È questo equilibrio, tra ingegneria avanzata e disciplina finanziaria, a rendere credibile la rotta su cui Brembo sta navigando.