Ferrari 296 GT3 Evo: la nuova arma per le corse endurance debutta a Spa con soluzioni da top class

Svelata a Spa la 296 GT3 Evo: Ferrari evolve la sua GT con aerodinamica raffinata, dettagli LMGT3 e aggiornamenti da vera racing machine.

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Nel mondo delle competizioni GT, non basta più essere veloci: serve essere costanti, affidabili, modulari, precisi. E serve sapere ascoltare.

Lo sa bene Ferrari, che tre anni dopo la presentazione della 296 GT3, sceglie lo stesso palco d’eccezione – la 24 Ore di Spa – per presentare la nuova Ferrari 296 GT3 Evo, evoluzione tecnica e concettuale di una piattaforma già plurivittoriosa. Un’auto nata da ciò che accade in pista e nei box, progettata per affinare ogni dettaglio e alzare ulteriormente l’asticella nelle gare di durata.

La base di partenza è solida. La 296 GT3, dal 2022 ad oggi, ha conquistato tutto: cinque titoli, oltre 140 vittorie, un palmarès da campione assoluto che comprende 24 Ore leggendarie come Daytona e Nürburgring. Ma a Maranello non ci si accontenta. E così, ascoltando i feedback dei clienti, dei team e dei piloti, è nata l’Evo: un aggiornamento mirato, chirurgico, costruito per fare la differenza in ogni condizione, senza stravolgere una vettura già eccellente.

 

Al cuore del progetto rimane il V6 biturbo a 120°, una firma tecnica e filosofica della 296. Il motore non cambia, né avrebbe senso farlo. È già apprezzato per erogazione, coppia e affidabilità. Cambia invece la sua collocazione, leggermente più bassa e più inclinata per favorire lo spazio aerodinamico posteriore. Migliora la distribuzione dei pesi e la rigidezza del telaio, parametri chiave nelle endurance. E cambia anche la cascata di rapporti del cambio, rivista con dati reali raccolti in gara: più prontezza, più fluidità, più gestione.

Ma è l’aerodinamica il capitolo più denso della 296 GT3 Evo. Un’evoluzione silenziosa e minuziosa che riguarda quasi ogni superficie della vettura. Il lavoro è stato certosino: modifiche allo splitter, ai generatori di vortici, al diffusore posteriore, alle prese aria e perfino ai louvers dei passaruota. L’obiettivo non era aumentare il carico puro – già al massimo consentito dal regolamento – ma stabilizzarlo in ogni condizione, soprattutto in scia. Il traffico, l’aria disturbata, i sorpassi: tutto ciò che rende imprevedibili le gare GT è stato simulato, studiato, affrontato.

Fondamentale in questo processo è stata l’integrazione tra simulazione CFD e galleria del vento, per testare anche gli effetti delle turbolenze generate dalle altre vetture. Il risultato è una 296 più prevedibile, più reattiva, più stabile. Un’auto pensata non per il giro secco, ma per resistere alle ore, alla fatica, alla variabilità delle gare lunghe.

Esteticamente, si riconosce subito per le nuove prese d’aria sul cofano, che migliorano il raffreddamento dei freni e dell’abitacolo, e per il nuovo alettone posteriore, derivato direttamente dalla LMGT3. L’introduzione del meccanismo di regolazione rapida, che consente di variare l’angolo dell’ala con una singola vite, è un’ulteriore semplificazione delle operazioni ai box, da sempre punto di forza del progetto.

Non è solo il carico a cambiare. Anche la fluidodinamica interna è stata ottimizzata. Grazie a nuove prese d’aria e condotti, il raffreddamento dei freni anteriori migliora del 20%. La pompa dello sterzo è più efficiente, e anche la zona sottoscocca riceve nuovi condotti NACA per garantire performance costanti anche nelle condizioni più critiche.

Le esperienze maturate con la 296 LMGT3 nel FIA WEC entrano di diritto nell’Evo. La carrozzeria posteriore è la stessa, ottimizzata per accogliere vari tipi di pneumatico, un dettaglio essenziale in campionati con fornitori differenti. Anche gli specchietti retrovisori sono stati rivisti: meno vibrazioni, migliore visibilità, più comfort per il pilota. Ogni elemento, anche il più secondario, è stato ripensato con un solo obiettivo: fare meglio.

Sul fronte dinamico, le sospensioni anteriori e posteriori ricevono modifiche per ridurre i carichi sugli elementi e migliorare la risposta tra assale anteriore e posteriore. Il setup si fa più intuitivo, il comportamento in pista più omogeneo. In un’epoca in cui la differenza si misura sui millimetri, anche un decimo in più di precisione può valere una pole.

Dentro l’abitacolo, Ferrari ha scelto di non stravolgere un layout già ottimale, ma di intervenire dove necessario: l’impianto dell’aria condizionata è più potente, con ventole supplementari, migliorando la tenuta fisica dei piloti nei doppi stint. Comfort e sicurezza restano priorità, senza compromessi.

La 296 GT3 Evo debutterà nel 2026, una volta completata l’omologazione. Ma per chi corre già con la 296 GT3, non servirà sostituire l’intera vettura: è previsto un kit di aggiornamento, a conferma dell’approccio modulare che ha reso il progetto Ferrari così apprezzato nei paddock di tutto il mondo.

Nel paddock di Spa, dove tutto è cominciato, la Evo non è solo una novità. È una dichiarazione. Ferrari non si limita a costruire auto da corsa: le evolve ascoltando chi le vive. Piloti, team, meccanici. La 296 GT3 Evo è frutto di questo dialogo costante. Ed è forse proprio questo a renderla così pericolosa per gli avversari: non è solo più veloce. È più intelligente.

SCHEDA TECNICA 

MOTORE 

Tipo F163CE, 6 cil. V 120°, 4 valvole per cilindro, 2992 cm3, GDI Turbo

Alesaggio/corsa: 88 x 82 mm

Potenza massima: circa 600 CV* (447 kW) a 7250 giri/min

Coppia massima: circa 710 Nm* a 5500 giri/min

* Soggetto a BoP

CAMBIO 

Cambio trasversale sequenziale, 6 velocità

E-clutch, attuatore elettronico della frizione con palette al volante

Cambio in magnesio con serbatoio recupero olio integrato

TELAIO 

Carreggiata: 1726 mm anteriore / 1710 mm posteriore

Larghezza: 2050 mm max (senza specchietti)

Passo: 2660 mm

Peso a secco: 1250 kg

Sospensione anteriore e posteriore: doppio triangolo sovrapposto, bracci delle sospensioni in acciaio tubolare

Ammortizzatori regolabili a 5 vie

Cerchi: anteriore 12,5” x 18”, posteriore 13” x 18”

Pneumatici: anteriore 30/68/18, posteriore 31/71/18

Dischi freno: anteriore Ø 400x36, posteriore 332x32

Pinze freno: anteriore 6 pistoncini, posteriore 4 pistoncini

Pastiglie freno: anteriore 30 mm, posteriore 26.5 mm

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