Ferrari e-Vortex: il nuovo circuito di collaudo accanto a Fiorano
Costruito in meno di quattro mesi, Ferrari e-Vortex affianca Fiorano con 2 km di tracciato per test oggettivi, più sicurezza e minore impatto sulla viabilità
A Maranello, a pochi metri dalla Pista di Fiorano, è nato Ferrari e-Vortex: un circuito di prova lungo circa due chilometri che, in 37.000 mq, condensa l’idea di collaudo del futuro.
Qui l’auto appena uscita dalla linea smette di essere un numero di telaio e diventa un caso tecnico misurabile, osservato, migliorato. L’obiettivo è semplice da dire e difficile da ottenere: portare il collaudo funzionale dalla strada alla pista per avere test precisi e ripetibili, replicabili in qualsiasi giornata e condizione, dentro standard di sicurezza che non lasciano spazio all’improvvisazione.
Il tracciato è diviso in settori, ognuno pensato per affinare una sensazione di guida e trasformarla in dato. Le due ampie curve in banking con pendenza longitudinale disegnano una velocità progressiva e stabile; il rettilineo centralerestituisce l’elasticità del motore e la prontezza dei comandi; le curve di handling scompongono l’equilibrio tra avantreno e retrotreno per capire dove si annida la brillantezza di una Ferrari e dove, invece, si può guadagnare ancora. Sotto le ruote scorrono pavimentazioni speciali sviluppate in casa: superfici che amplificano micro-vibrazioni e frequenze, così da leggere con finezza comfort e prestazioni senza uscire dal perimetro del circuito.
Con e-Vortex, l’azienda potrà individuare con maggiore rapidità eventuali anomalie e validare soluzioni in tempi più stretti. È un cambio di paradigma che ha ricadute anche fuori dai cancelli: concentrare i collaudi all’interno dell’area dedicata significa ridurre il traffico di test sulle strade della zona e alleggerire l’impatto sulla viabilità del territorio. A chi guida resta l’essenziale: una valutazione oggettiva che si traduce in auto più coerenti, più rifinite, più fedeli all’idea di piacere di guida che da sempre distingue il marchio.
Il progetto si completa con una officina di revisione di 1.000 mq, pensata per verifiche statiche e interventi mirati tra un passaggio e l’altro. È qui che si chiude il cerchio: l’auto rientra, si smonta dove serve, si aggiusta, torna in pista, e ogni ciclo aggiunge una tessera a un mosaico di dati. Il risultato non è uno slogan, ma una promessa misurabile: ogni vettura che lascia Maranello ha attraversato un percorso tecnico più controllato e, soprattutto, più comparabile nel tempo. In questo dialogo serrato tra pista e officina, tra sensazione ed evidenza, Ferrari e-Vortex diventa un acceleratore silenzioso di qualità, un laboratorio a cielo aperto che rifinisce il carattere delle rosse prima ancora che incontrino il loro primo cliente.