Hyundai a TEDx Courmayeur: l’idrogeno al centro della mobilità
A TEDx Courmayeur, tra le vette dello Skyway, Hyundai Italia rilancia la strategia sull’idrogeno e un ecosistema di mobilità connesso, intermodale e a zero emissioni.
Il Monte Bianco alle spalle, il cielo come prospettiva. Sabato 20 settembre, nello scenario sospeso dello Skyway, TEDx Courmayeur
ha riunito voci e idee chiamate a spingere un po’ più in là l’orizzonte dell’innovazione. In questo contesto Hyundai Italia ha scelto di parlare non soltanto di auto, ma di sistema: un’economia della mobilità capace di connettere tecnologia e territorio, persone e ambiente, radici e futuro. L’intervento, guidato da Francesco Calcara, Presidente e CEO di Hyundai Italia, ha messo al centro l’idrogeno come architrave di una società davvero a zero emissioni, affiancando e completando l’elettrico a batteria in una visione più ampia e inclusiva.
Il punto di partenza è culturale prima ancora che tecnologico. La transizione in corso procede tra entusiasmi e diffidenze, con consumatori e operatori alle prese con domande concrete: costi, infrastrutture, tempi di ricarica, impatti reali sul clima. Calcara ha ribadito che la risposta non può essere monolitica. Serve una pluralità di soluzioni capaci di convivere, dialogare e sommare i rispettivi punti di forza. Qui entra in scena l’idrogeno, vettore energetico che il Gruppo Hyundai presidia dagli anni Novanta e che oggi interpreta attraverso HTWO, la divisione dedicata all’intera catena del valore: produzione, stoccaggio, distribuzione, applicazioni fuel cell per la mobilità e per l’energia.
La narrazione, sul palco di Courmayeur, ha avuto un ritmo concreto. L’idrogeno come “batteria molecolare” che trasporta l’energia rinnovabile dove serve; come riserva strategica quando l’elettricità prodotta localmente non basta; come soluzione per i trasporti commerciali e le lunghe percorrenze, dove tempi di rifornimento rapidi e autonomia elevata fanno la differenza. Non è un totem ideologico, ma un tassello funzionale in un mosaico più ampio. È l’idea di una rete energetica più resiliente, capace di parificare i picchi di domanda e offerta, di ridurre emissioni e incertezze, di generare ricadute industriali e occupazionali lungo nuove filiere.
La cornice TEDx ha favorito un racconto che unisce visione e praticità. Attraverso partnership con istituzioni e industrie, HTWO sviluppa anche soluzioni per l’idrogeno verde e a basse emissioni, inclusi processi innovativi come il Waste-to-Hydrogen. Se da un lato la tecnologia corre, dall’altro la sfida è sociale: come accompagnare comunità e imprese dentro una transizione che funzioni nella vita quotidiana. È qui che Hyundai allarga lo sguardo oltre la scocca. L’Intelligenza Artificiale entra nella gestione dei flussi, la robotica supporta il lavoro e la sicurezza, la guida autonoma ridisegna tempi e spazi degli spostamenti, la mobilità aerea avanzata apre corridoi verticali per collegare territori difficili. Esoscheletri e taxi a guida autonoma non sono più trailer del futuro, ma progetti già operativi, tasselli di un ecosistema intermodale che accorcia le distanze e riduce gli attriti.
«Essere qui, in un luogo che rappresenta la continuità tra natura e progresso, ci ricorda che il futuro non nasce mai dal nulla: cresce da radici che vanno curate e rafforzate. Hyundai crede che l’idrogeno sia una di queste radici, capace di sorreggere una nuova società sostenibile. Non parliamo di un’idea lontana, ma di una realtà che abbiamo già iniziato a costruire, e che intendiamo sviluppare con partner, istituzioni e comunità. La nostra Vision, Progress for Humanity, significa proprio questo: far crescere insieme un domani più pulito, accessibile e umano», ha dichiarato Francesco Calcara. Parole che, nello scenario verticale dello Skyway, assumono un valore quasi fisico: la tecnologia come mezzo per salire di quota senza perdere contatto con la valle.
Nel racconto di Hyundai c’è anche un messaggio di metodo: la sostenibilità non è un traguardo singolo, ma la somma di decisioni coerenti lungo la catena del valore. Dai processi produttivi alla gestione dell’energia, dall’infrastruttura di rifornimento alla user experience, ogni anello deve concorrere a un risultato misurabile in termini ambientali e sociali. L’idrogeno, in questo schema, diventa una leva abilitante per trasporti più puliti e per reti energetiche più intelligenti. Ma soprattutto diventa un ponte tra la sfida climatica e le esigenze concrete di chi si muove, lavora, vive la città e la montagna.
TEDx Courmayeur ha confermato il valore di un dialogo aperto, capace di far incontrare ricerca e impresa, istituzioni e comunità. Per Hyundai, l’appuntamento ai piedi del Bianco non è stato un passaggio di immagine, ma un impegno a proseguire su una via che unisce innovazione, accessibilità e impatto positivo. La direzione è chiara: costruire una mobilità che respiri al ritmo dei territori e restituisca valore alle persone. In questo, l’idrogeno non è un proclama ma una radice: nuova, solida, pronta a nutrire un ecosistema che dal laboratorio arriva alla strada.