Hyundai svela a Torino la INSTEROID

A Torino, dal 26 al 28 settembre, Hyundai porta una sorpresa che accende la curiosità: la concept INSTEROIDdebutta in Italia e affianca l’anteprima nazionale di IONIQ 9.

di Giovanni Alessi
Auto e Motori

Torino è tornata a fare ciò che sa fare meglio: trasformare il centro in un palcoscenico a cielo aperto, dove le novità passano a pochi centimetri dal pubblico.

In questa cornice, Hyundai sceglie di non restare nella comfort zone e svela INSTEROID, una concept car che non si limita a fare scena ma prova a cambiare il modo in cui interagiamo con l’auto. Nata dall’estro del team di design europeo e presentata per la prima volta alla “Night Garage Party” di Seoul, a Torino è protagonista assoluta fino a domenica 28 settembre. L’idea è semplice e coraggiosa: prendere il city-SUV INSTER e immaginare una versione “potenziata”, come in un videogame, dove la fantasia diventa esperienza.

Osservata da vicino, INSTEROID ha la leggerezza di un gioco e l’ambizione di un manifesto. Le superfici sono ampie e pulite, la larghezza è accentuata, i passaruota si aprono su ruote da pista, dietro spiccano lo spoiler ad ala e il diffusore. La tavolozza è un bianco morbido con accenti arancioni che fendono la scena. Le luci sono codice visivo, i suoni sono linguaggio: l’impianto audio Beat House e la Message Grid trasformano l’abitacolo in uno spazio conversazionale, dove l’icona “Boost” parla agli umori di chi guida. Dentro, tutto è modulare e personalizzabile, in ossequio alla filosofia “Build it, play it, break it, repeat”: si sperimenta, si smonta, si ricostruisce. È un invito a toccare, non solo a guardare.

Se INSTEROID è il colpo di teatro, IONIQ 9 è il contrappunto di sostanza. La nuova ammiraglia 100% elettrica porta su strada la maturità del progetto IONIQ: linee scolpite, interni curati, due o tre file di sedili per 6 o 7 posti, materiali e assemblaggi da vera premium senza ostentazione. La batteria da 110,3 kWh e l’architettura a 800V sono il cuore tecnologico, pensati per tempi di ricarica rapida: dal 10 all’80% in circa 24 minuti quando la colonnina lo consente. Tutte le configurazioni promettono almeno 600 chilometri di autonomia WLTP, un traguardo che cambia le abitudini del viaggio lungo e ridimensiona l’ansia da rifornimento.

Il design segue la filosofia “Aerosthetic”, che unisce fluidità e efficienza con un obiettivo concreto: fendere l’aria meglio degli altri. Il coefficiente di resistenza dichiarato, Cx 0,259, è di quelli che fanno la differenza su autostrada, dove i chilometri si misurano anche nel silenzio. I Parametric Pixel, cifra stilistica delle EV Hyundai, tornano come firma luminosa senza scadere nell’effetto gadget. È un’estetica calcolata, non fredda: cerca equilibrio tra presenza scenica e utilità, tra rigore aerodinamico e calore da salotto.

A fare la differenza, però, è il modo in cui l’auto si lascia abitare. IONIQ 9 ha spazio reale, non solo in scheda tecnica: corridoi centrali ampi, superfici di appoggio intelligenti, sedute che si adattano ai ritmi di una famiglia che sale, scende, carica, riparte. In viaggio la tecnologia resta al servizio: infotainment reattivo, assistenza alla guida che accompagna senza imporre, aggiornamenti over-the-air per migliorare funzioni e servizi con il passare dei mesi. È qui che il progetto mostra una maturità rara: meno effetti speciali, più continuità d’uso.

A margine della presentazione, le parole di Francesco Calcara, Presidente e CEO di Hyundai Italia, chiariscono l’intento: “Una moderna interpretazione dell’auto da sogno, una celebrazione del puro divertimento”. Sotto la retorica dell’evento, l’idea è chiara: riavvicinare pubblico giovane e mobilità con linguaggi vicini ai videogame, senza perdere la bussola della fruibilità quotidiana. INSTEROID serve a scaldare l’immaginario, IONIQ 9 a riportarlo a terra con autonomia, spazi, tempi certi di ricarica.

Nella città che ha fatto la storia dell’automobile italiana, il dialogo con la strada conta più che mai. L’esposizione diffusa e accessibile del Salone Auto Torino permette di misurare la reazione vera: bambini che indicano le luci e chiedono “cos’è?”, genitori che fanno i conti su rate e percorrenze, appassionati che cercano dettagli tecnici. È un banco di prova per capire quanto la nuova ondata di elettriche riesca a parlare al Paese reale. E il mix tra INSTEROID e IONIQ 9, tra gioco e rigore, mostra un percorso credibile.

In questo contesto, spiccano le ricerche e le curiosità che guidano le scelte online e in piazza: Hyundai, Salone Auto Torino, concept car, SUV elettrico, ricarica rapida, autonomia WLTP. Sono parole che oggi orientano la scoperta e domani diventano preventivi. A Torino le ritrovano tutte, in un racconto che passa dai pixel delle fanalerie al tappo della presa di ricarica, dalla musica che pulsa in abitacolo alle sedute che si trasformano in lounge.

La sensazione, uscendo dal centro, è che la distanza tra sogno e realtà si accorci quando l’innovazione si traduce in gesti semplici. INSTEROID convince se libera la curiosità; IONIQ 9 convince se libera il tempo, riducendo soste e complicazioni. È il modo più concreto per rendere la mobilità elettrica un’opzione naturale: design che fa respirare, spazi che accolgono, tecnologia che non cerca applausi ma soluzioni.

Torino chiude il cerchio con una promessa misurabile: l’auto del futuro non ha bisogno di proclami se sa farsi capire, usare, mantenere. E qui, tra un’anteprima che accende gli occhi e un’ammiraglia che rassicura, la promessa appare credibile. Il resto lo diranno i chilometri.

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