Hyundai–Toray: accordo sui materiali compositi per la mobilità del futuro

Hyundai Motor Group e Toray Group stringono uno Strategic Joint Development Agreement per accelerare materiali compositi e componenti destinati alla mobilità del futuro.

Di Ludovica Irace
Auto e Motori

Nella sede di Hyundai Motor Group a Seoul la penna non ha soltanto siglato un documento: ha messo a terra una visione condivisa.

Davanti ai team, Heung-soo Kim (Executive Vice President & Head of Global Strategy Office di Hyundai) e Miki Terada (General Manager of Advanced Composites Division di Toray Group) hanno ufficializzato uno Strategic Joint Development Agreement che fa seguito al memorandum del 2024. «È il primo risultato concreto della collaborazione strategica avviata lo scorso anno», ha spiegato Kim, chiarendo che la tabella di marcia coprirà l’intero ciclo, dalla ricerca e sviluppo alla produzione fino alla commercializzazione. Terada ha fatto eco: «Le tecnologie uniche di Toray saranno al servizio di soluzioni composite essenziali per la mobilità di nuova generazione». Al netto delle frasi di rito, il messaggio è chiaro: standard più alti, tempi più rapidi, più capacità di rispondere al mercato.

Perché i compositi contano davvero

La posta in gioco si chiama materiali compositi ad alte prestazioni, con il carbon fiber-reinforced plastic (CFRP) al centro. Riduzione di massa, rigidità, assorbimento energetico, resistenza alla fatica: sono leve che impattano direttamente su sicurezza, efficienza e autonomia di veicoli elettrici e ibridi. Ma la promessa va oltre l’auto. Il CFRP consente architetture più leggere e modulari, componenti ottimizzati per l’aerodinamica e integrazione di funzioni prima separate. Per i costruttori significa piattaforme più versatili e cicli industriali più snelli; per i clienti, prodotti più efficienti senza sacrificare comfort e qualità percepita. L’accordo, nato dal memorandum di cooperazione strategica firmato nell’aprile 2024, porta ora processi, specifiche e validazioni sotto un’unica regia con l’obiettivo di trasformare i prototipi in componenti scalabili.

Dalla ricerca alla produzione: ruoli chiari

Nel perimetro dell’intesa, Hyundai Motor Group guiderà il design a livello veicolo e le verifiche di idoneità attraverso il proprio Materials Research & Engineering Center, il centro di eccellenza che valuta prestazioni, durabilità e qualitàdei nuovi materiali su applicazioni reali. A valle, lo sviluppo e la produzione dei compositi in fibra di carbonio saranno affidati alle società globali di Toray Group: Toray Advanced Materials Korea, Toray Advanced Composites nei Paesi Bassi ed Euro Advanced Carbon Fiber Composites in Germania. È una filiera che unisce prossimità industriale e scala globale, con la possibilità di localizzare i processi produttivi vicino ai poli di assemblaggio e accorciare le supply chain. La governance condivisa promette una riduzione del time-to-market: meno passaggi ridondanti, più interoperabilità tra specifiche materiali e requisiti veicolo.

Oltre l’auto: EV ad alte prestazioni, robot e rover

Il raggio d’azione abbraccia veicoli ad alte performance, soluzioni special-purpose e applicazioni emergenti come robot e rover per l’esplorazione lunare. Qui i compositi non sono un vezzo tecnologico, ma un fattore abilitante: pesi contenuti per aumentare autonomia e payload, strutture capaci di resistere a sbalzi termici e condizioni estreme, geometrie complesse realizzabili con stampaggio avanzato. La stessa piattaforma di materiali che rende più efficiente un paraurti o un longherone può diventare la spina dorsale di un braccio robotico o di un telaio destinato a missioni remote. È una contaminazione virtuosa che apre mercati e accelera l’innovazione.

Standard e mercato: cosa cambia adesso

L’intesa Hyundai–Toray non è un annuncio isolato, ma il tentativo di fissare nuovi standard per la mobilità del futuro. Coordinare specifiche tecniche, metodi di validazione e cicli di produzione significa ridurre variabilità, accorciare i tempi di industrializzazione e garantire qualità costante su volumi elevati. Per Hyundai è un moltiplicatore di innovazione su piattaforme elettrificate; per Toray un banco di prova globale per le proprie tecnologie CFRP e per i processi di stampaggio di nuova generazione. Nei prossimi mesi il lavoro scenderà nel dettaglio dei progetti congiunti individuati dopo il 2024, con la prospettiva di vedere i primi componenti debuttare su modelli di serie e applicazioni robotiche. Se l’obiettivo era passare dalle intenzioni ai fatti, la strada è stata tracciata: ora i compositi devono dimostrarlo al banco di prova che conta, quello della produzione.

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