IONIQ 5 N e 6 N: innovazioni dal laboratorio RN22e

): Con RN22e, Hyundai N trasforma i Rolling Lab in un ponte tra pista e strada: software, hardware e idee d’avanguardia che diventano guida quotidiana.

di Giovanni Alessi
Auto e Motori

C’è un’immagine che racconta bene la filosofia Hyundai N: un circuito al tramonto, l’asfalto che si raffredda e una vettura che non cerca record effimeri, ma dati, costanza, risposte.

È qui che RN22e prende forma come Rolling Lab, un vero laboratorio su ruote nato per spingere all’estremo software, hardware e componenti, registrando ogni variabile per poi trasferire soluzioni intelligenti ai modelli di serie. Il concetto è semplice e ambizioso: sperimentare senza filtri, per trasformare l’elettrico ad alte prestazioni in un’esperienza più istintiva, ripetibile, umana.

Alla base c’è la piattaforma E-GMP e il design streamliner ispirato a IONIQ 6. Presentata nel 2022 insieme a N Vision 74, RN22e non è un esercizio di stile: è il tassello che permette a Hyundai di testare l’identità sportiva nell’era 100% elettrica. I due motori, per una potenza complessiva di 430 kW e 740 Nm, lavorano con una trazione integrale a controllo fine che ripartisce la coppia tra gli assi in base allo scenario di guida. La sensazione al volante è quel corner carving feeltipico delle N: l’auto “morde” l’ingresso curva e resta cucita alla traiettoria grazie all’electronic Torque Vectoring e a componenti alleggeriti con stampa 3D, che migliorano il rapporto tra peso e rigidità.

Il progetto si regge su tre pilastri diventati un lessico riconoscibile: Corner Rascal, Racetrack Capability, Everyday Sportscar. Nel primo, RN22e è chirurgica: sterzo pieno, appoggi rapidi e una gestione termica che preserva la brillantezza dello spunto anche dopo molti giri. Nel secondo, entra in gioco l’affidabilità da pista: raffreddamentoevoluto, freni con pinze monoblocco a quattro pistoni e dischi da 400 mm per staccate ripetute senza decadimento. Nel terzo, la sorpresa: perché una sportiva può anche essere fruibile. Funzioni come N Sound+ e N e-Shift costruiscono un dialogo sensoriale familiare — sonorità dedicate e simulazione del doppia frizione — che rendono l’esperienza analogica pur restando profondamente elettrica.

La forma, in un progetto così, non è mai accessoria. Le proporzioni streamliner di IONIQ 6 vengono reinterpretate con carreggiate più larghe, altezza ridotta e un paraurti inferiore dedicato per ottimizzare aerodinamica e raffreddamento. Le misure — 4.915 mm di lunghezza, 2.023 mm di larghezza e 1.479 mm di altezza — raccontano una presenza scenica che viene dalla funzione: ogni presa d’aria, ogni bordo, è strumento di controllo del flusso e della temperatura, quindi della performance.

Il cuore energetico è una batteria da 77,4 kWh con architettura 800 V: la ricarica dal 10 all’80% in meno di 18 minutinon è solo una cifra da brochure, ma il prerequisito per usare davvero una EV ad alte prestazioni senza accettare compromessi logistici. La velocità massima oltre 250 km/h fa parte del racconto, certo; ma il punto è la consistenza con cui la vettura ripete lo stesso gesto, giro dopo giro, trasferendo quella solidità alla guida di tutti i giorni.

RN22e non nasce dal nulla. È l’evoluzione di un percorso iniziato nel 2012 con il Project RM — RM14, RM15, RM16, RM19 — e diventato poi RM20e, primo laboratorio a batteria. Ogni capitolo ha aggiunto un tassello: sistemi di raffreddamento, torque vectoring, interfacce uomo-macchina, gestione termica. Questo know-how ha già trovato casa su IONIQ 5 N, modello che ha sparigliato le carte tra le elettriche ad alte prestazioni portando in grande serie molte delle soluzioni sperimentate in laboratorio. E nel 2025, al Goodwood Festival of Speed, l’arrivo di IONIQ 6 N ha mostrato la prosecuzione naturale di questa traiettoria: più potenza, più controllo, più dialogo tra software e sensazioni.

Il valore aggiunto dei Rolling Lab sta nella loro onestà. La pista è un ambiente crudele: o funziona, o non funziona. Per questo Hyundai N sceglie di validare lì le idee che poi arrivano sul mercato. Che si tratti di una curva affrontata cento volte per rifinire il software del controllo di trazione, o di una notte passata a leggere log e temperature, il risultato è una sportiva elettrica che non vive di promesse ma di riscontri. Quando un cliente accende l’auto e seleziona la modalità N, dietro quel click ci sono centinaia di ore di test e migliaia di chilometri che RN22e ha percorso per tutti.

In definitiva, RN22e è il luogo in cui la ricerca ingegneristica incontra la passione. Dimostra che l’elettrico può essere emozione pura senza perdere concretezza, che la tecnologia non sostituisce la sensibilità del pilota ma la amplifica. E conferma l’impegno di Hyundai nel costruire una nuova idea di guida sportiva: più precisa, più resiliente, più accessibile. Dal laboratorio alla strada, con la stessa ossessione per il dettaglio.

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