Lamborghini porta il DNA supersportivo sull’acqua: nasce SEABOB SE63

Dall’incontro tra CAYAGO e Automobili Lamborghini nasce SEABOB SE63, l’acquascooter più potente mai realizzato: design scolpito, materiali racing e un’esperienza di guida che promette adrenalina pura.

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Ci sono progetti che non si limitano a sommare competenze, ma le moltiplicano.

Il SEABOB per Automobili Lamborghini appartiene a questa categoria: non è una “special edition” in livrea esotica, ma una riprogettazione radicale del concetto di acquascooter. Lo capisci appena lo vedi: le linee sono tese, aerodinamiche, con quella firma visiva che a Sant’Agata Bolognese riassumono sotto tre parole — forme, funzione, emozione. Sotto la scocca scolpita lavora un’architettura di propulsione completamente nuova, alimentata da una batteria ad alta densità studiata per rilasciare potenza immediata e costante. Il risultato non è “un po’ più veloce”: è la sensazione fisica di uno scatto che ti strappa il respiro, di un’accelerazione che trasforma l’acqua in pista, il mare in un playground per adulti.

Il nome SE63 non è casuale: richiama il codice della Casa e segna una discontinuità con tutto ciò che CAYAGO ha costruito finora. È il SEABOB più potente di sempre, e la potenza qui non è un numero da scheda tecnica, è una grammatica di movimento. La spinta sale piena, senza buchi, mentre l’agilità — frutto di un lavoro maniacale su inerzie, bilanciamento e idrodinamica — disegna traiettorie pulite tra la superficie e il blu profondo. La nuova Performance Board opzionale cambia ulteriormente il gioco: montata sul retro, stabilizza alle andature più elevate e solleva il busto quel tanto che basta per trasformare l’avanzamento in un volo radente, con il corpo allungato e lo sguardo che taglia l’orizzonte.

Se l’emozione è Lamborghini, la precisione è da officina di alta ingegneria. Il SEABOB SE63 adotta componenti in titanio e magnesio, un albero di trasmissione in fibra di carbonio e un sistema di “ala” ridisegnato per aumentare la stabilità dinamica senza penalizzare la maneggevolezza. Le nuove impugnature, più ergonomiche e comunicative, danno quel feeling meccanico che i puristi associano al volante di una supersportiva: ogni aggiustamento di polso si traduce in una risposta immediata, intensa, precisa. È un rapporto diretto con l’elemento, amplificato dalla cura per i dettagli che non si vede ma si sente — vibrazioni filtrate, rumorosità contenuta, controllo pieno anche quando la velocità sale e l’acqua si fa solida come un asfalto perfetto.

Il design non si limita a citare Lamborghini: lo interpreta. La superficie gioca con spigoli netti e volumi muscolari, mentre la tavolozza colori attinge alle tinte ufficiali della Casa: Arancio Egon, Verde Gea, Grigio Lynx, Verde Selvans, Giallo e Bianco Siderale. Il quadro strumenti digitale ha un’impostazione da cockpit, essenziale ma ricca d’informazioni, e il pulsante di accensione è una carezza alla memoria emotiva di chi conosce quella ritualità: premere, sentire il sistema che prende vita, partire. Non è un vezzo: è coerenza narrativa, la stessa che ritrovi nella losanga di luce che corre lungo la carena e nelle texture dei materiali, dove estetica e funzione convergono senza compromessi.

Tutto converge in una promessa: emozioni da supersportiva, ma in acqua. Il nuovo sistema di propulsione cuore tecnologico del SEABOB SE63  è stato progettato per garantire un’erogazione “elastica” e pronta, con una gestione termica che sostiene sessioni prolungate senza cali. L’effetto, in pratica, è quello di un “throttle” sempre disponibile, che rende il mezzo docile nelle manovre e furioso quando l’orizzonte chiama. La Performance Board, per chi spinge davvero, diventa il trait d’union tra uomo e macchina: riallinea il corpo, riduce attriti indesiderati, stabilizza l’assetto in planata e amplifica il controllo direzionale. È la differenza tra andare forte e andare forte bene.

La première mondiale è fissata a settembre 2025 al Cannes Yachting Festival, palcoscenico naturale per un oggetto che parla la stessa lingua degli yacht di ultima generazione. Lì il SEABOB per Automobili Lamborghini si presenterà non come accessorio, ma come estensione coerente di un certo stile di vita: prestazione, design, esclusività. La produzione è attesa per l’inizio del 2026, con la disponibilità presso partner selezionati della rete SEABOB a partire dall’estate. È un calendario che racconta ambizione e prudenza industriale: tempo per rifinire, testare, consegnare un prodotto che nelle intenzioni non deve stupire solo al lancio, ma resistere nel tempo.

Guardandolo da vicino, si percepisce la doppia firma. Da una parte CAYAGO, con l’esperienza consolidata nel trasformare l’acqua in terreno di gioco tecnologico; dall’altra Automobili Lamborghini, che porta sul mare la sua ossessione per il rapporto peso/potenza, per i materiali avanzati, per un design capace di emozionare ancora prima che il motore prenda voce. È la stessa miscela che ha reso iconiche le coupé e i SUV della Casa, distillata in un formato nuovo. Non è una licenza di stile: è un patto di qualità.

In definitiva, il SEABOB SE63 non nasce per mettere un logo su un acquascooter, ma per riscrivere le regole di un segmento. È un invito a cambiare ritmo: scivolare, immergersi, decollare. Un gesto tecnico che si fa esperienza sensoriale. E quando riemergi con il sale sulla pelle e il battito ancora alto, capisci che, per una volta, lo slogan “fun to drive” ha trovato casa dove non te l’aspettavi: in mare aperto.

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