Moto GP, l’additive manufacturing accelera dalla Motor Valley

Un albero a camme stampato in 3D porta l’Emilia-Romagna nella Moto GP: la Motor Valley innova con l’acciaio E185 e riduce pesi e tempi di produzione.

Redazione Motori
Auto e Motori

Era solo una scommessa vent’anni fa, nata tra le mani di un gruppo di imprenditori emiliani che volevano raccontare al mondo la qualità delle loro imprese e l’identità del territorio.

Oggi, la Motor Valley è molto più di un’etichetta: è un ecosistema industriale, culturale e tecnologico che continua a ispirare innovazione, nonostante le difficoltà di un settore sempre più competitivo e globalizzato.

Proprio dalla Motor Valley arriva oggi un tassello di futuro che affonda le radici in una delle più promettenti tecnologie del momento: l’additive manufacturing. Si tratta di un processo di produzione additiva, che consente di costruire componenti metallici partendo da una polvere, spesso speciale e pregiata, grazie a stampanti 3D industriali. Un metodo che promette libertà progettuale, efficienza produttiva e sostenibilità.

Ed è da Bologna che si è acceso il faro su un’applicazione rivoluzionaria per il mondo delle due ruote: un albero a camme per motori da competizione, realizzato in acciaio speciale Böhler E185, più leggero del 14% rispetto a una versione convenzionale, progettato per correre in Moto GP e SuperBike.

Quando la tecnologia incontra il coraggio imprenditoriale

Il progetto nasce da una sinergia tra tre attori della filiera industriale emiliana: Gentilini Power Train, 3D4MEC Srl e Voestalpine High Performance Metals Italia, con il contributo strategico del Centro di Competenza Start 4.0 e il supporto finanziario del PNRR.

L’obiettivo? Dimostrare che è possibile non solo produrre ma anche industrializzare componenti complessi come un albero a camme attraverso la stampa 3D, mantenendo elevate prestazioni meccaniche e rispondendo ai requisiti richiesti dalle massime competizioni.

Un’impresa tutt’altro che banale. L’albero a camme è un componente critico nei motori a scoppio, sottoposto a stress intensi, vibrazioni e usura. Realizzarlo in additive manufacturing – mantenendo geometrie complesse, precisione assoluta e affidabilità – ha rappresentato una sfida tecnica, ma anche culturale.

Eppure, grazie a un know-how consolidato e alla collaborazione tra PMI e fornitori di tecnologie, il risultato è arrivato. Gentilini Power Train ha addirittura raddoppiato l’investimento, inserendo personale dedicato e attivando un percorso formativo interno per trasformare un’iniziativa sperimentale in un nuovo paradigma produttivo.

La nuova era dei componenti da competizione

L’albero a camme stampato in 3D con polvere E185 rappresenta un cambio di passo per l’industria delle competizioni. In primo luogo per il peso ridotto, che significa maggiore efficienza e prestazioni. Ma soprattutto per le modalità di produzione: l’additive manufacturing consente una libertà di progettazione prima impensabile, offrendo la possibilità di creare componenti su misura, ottimizzati per ogni esigenza specifica.

A questo si aggiunge una drastica riduzione degli sprechi: si stima che, rispetto ai processi tradizionali, gli scarti di materiale si riducano fino al 90%, con un impatto notevole in termini economici e ambientali.

La tecnologia 3D permette inoltre di accorciare significativamente i tempi di produzione e semplificare la logistica. Non servono più magazzini pieni di pezzi di ricambio: bastano contenitori di polvere e file CAD. Il sogno della produzione just-in-time, agile e scalabile, diventa realtà.

Un settore in espansione e una filiera pronta

Secondo le stime illustrate durante l’Additive Manufacturing Conference Italia svoltasi a Modena nel 2024, il mercato potenziale dell’additive manufacturing raggiungerà quota 550 miliardi di dollari. Una cifra che rende chiaro quanto l’adozione su larga scala non sia solo auspicabile, ma ormai inevitabile.

Proprio per questo, il ruolo della Motor Valley appare oggi ancora più centrale. Non si tratta solo di eccellenze storiche come Ferrari, Ducati o Maserati. Sono le PMI e i centri di ricerca a costruire quel tessuto connettivo che consente al distretto di rinnovarsi, contaminarsi e affrontare le sfide tecnologiche globali. L’esperienza di Gentilini Power Train lo dimostra: piccoli operatori possono diventare pionieri.

Anche il supporto di Start 4.0 si è rivelato determinante. Il competence center genovese, che opera con fondi PNRR, si è confermato catalizzatore di trasferimento tecnologico, creando connessioni tra imprese e filiere e aiutando nella transizione digitale. È questa la funzione che l’Italia deve coltivare: un sistema in grado di connettere innovazione e produzione, competenze e tecnologie.

Dall’Emilia-Romagna al mondo, la sfida è lanciata

Non è una semplice innovazione tecnica. L’albero a camme realizzato in additive manufacturing rappresenta un nuovo modo di pensare la manifattura, soprattutto in ambiti ad altissima specializzazione come le corse motociclistiche.

È anche un segnale politico ed economico: la Motor Valley non è solo un’eredità storica, ma un’avanguardia industriale pronta a scrivere il futuro della mobilità ad alte prestazioni. E lo fa con gli strumenti di oggi: stampa 3D, filiere digitalizzate, reti di impresa.

L’Emilia-Romagna continua così a indicare la via, confermandosi culla di un nuovo Rinascimento tecnologico italiano, dove la tradizione incontra l’innovazione, e la meccanica si fonde con il digitale.

Scheda tecnica

Componente realizzato: Albero a camme per motori da competizione
Tecnologia di produzione: Additive Manufacturing (stampa 3D in metallo)
Materiale utilizzato: Acciaio speciale Böhler E185
Peso ridotto: -14% rispetto alla versione tradizionale
Partner di progetto: Gentilini Power Train, 3D4MEC Srl, Voestalpine High Performance Metals Italia, Centro Start 4.0
Ambiti di applicazione: Moto GP, SuperBike
Vantaggi chiave: Riduzione scarti (fino a -90%), tempi più rapidi, design ottimizzato, logistica snella

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