Ferrari campione WEC 2025: Costruttori e Piloti

A Sakhir, la Ferrari 499P conquista Costruttori e Piloti nel FIA WEC 2025: un successo storico che vale prestigio, valore di marca e ritorni industriali.

Di Ludovica Irace
Motorsport

Nella notte del Bahrain, la Ferrari ha rimesso il suo nome in cima all’endurance mondiale.

Il titolo Costruttori nel FIA WEC 2025 arriva a 53 anni dall’ultimo assoluto e racconta un percorso iniziato tre stagioni fa con la 499P. Il successo è doppio: oltre alla corona tra i Costruttori, il titolo Piloti va a Pier Guidi–Calado–Giovinazzi con la #51, quarti al traguardo in una gara gestita con lucidità. La #50 di Fuoco–Molina–Nielsen sale sul podio, mentre la #83 (Ye–Kubica–Hanson) chiude quinta. È la foto di un sistema che funziona: piloti, squadra AF Corse, strategia e affidabilità della piattaforma Hypercar.

Sakhir, dove la strategia fa la differenza

La 8 Ore del Bahrain è stata una partita a scacchi. Turni di guida senza sbavature, pit stop chirurgici e una gestione del ritmo che ha tenuto le 499P stabilmente nel gruppo di testa. A titolo ormai in tasca, Pier Guidi cede la terza posizione a Nielsen: una scelta tattica che consente alla #50 di chiudere l’anno al terzo posto della classifica Piloti. In numeri: Ferrari termina a 245 punti tra i Costruttori; Pier Guidi–Calado–Giovinazzi primeggiano a 133, davanti a Ye–Hanson–Kubica a 117 e Fuoco–Molina–Nielsen a 98. Il capitale sportivo diventa capitale competitivo: quando la strategia è coerente, la prestazione diventa ripetibile.

Numeri di una stagione che costruisce valore

L’annata 2025 consolida la maturità della 499P: tre vittorie (Qatar con la #50, Imola e Spa con la #51), due secondi e tre terzi posti, più tre pole. All’esordio di Lusail arriva una tripletta e, a seguire, due doppiette fra Imola e Spa(considerando anche la vettura in Giallo Modena, fuori classifica). Il titolo Piloti e la vittoria alla 24 Ore di Le Mans del team AF Corse con Ye–Kubica–Hanson chiudono il cerchio. Sono risultati che generano brand equity, effetti di lungo periodo su sponsorship e licensing, spinta commerciale su merchandising e hospitality. Ogni podio è un moltiplicatore che consolida la relazione con partner e pubblico globale.

L’effetto economico della vittoria

Una Hypercar vincente non è solo gloria sportiva. Significa migliore pricing power sui pacchetti di sponsorizzazione, maggiore visibilità media e un racconto che alimenta la preferenza d’acquisto sui modelli stradali. La filiera italiana del motorsport beneficia di competenze trasferibili su aerodinamica, materiali compositi e software, mentre la squadra capitalizza in ricavi ancillari e attivazioni durante gli appuntamenti clou del calendario. Il ritorno è anche industriale: un programma come la 499P obbliga a processi più rapidi, integrazione fra simulazione e pista e un uso del dato che migliora il time-to-market delle tecnologie di sicurezza e controllo.

Continuità tecnica, profondità sportiva

Il nono titolo assoluto dell’era moderna dell’endurance per Ferrari si affianca a 24 coronamenti iridati considerando le classi dal 1953 in poi. Nel FIA WEC istituito nel 2012, si tratta dell’ottavo Costruttori (il primo assoluto) e del sesto Piloti contando le stagioni GT: un palmarès che dà sostanza alla narrativa. Sul piano sportivo, la profondità del roster — dalla #51 campione alla #50 costantemente da podio, fino alla #83 capace di risultati pesanti — è la miglior polizza contro le variabili di un campionato lungo. È anche un vantaggio economico: più vetture competitive significano più punti, più esposizione e più attivazioni per i partner.

Dal mito alla roadmap

Il richiamo della storia  dalla 312 P del 1972 alla 499P  non è nostalgia, ma un asset che abbassa il costo di comunicazione: il pubblico riconosce un filo rosso di innovazione e coraggio competitivo. La sfida è convertire il trionfo in pianificazione: programmare test, sviluppi e gestione piloti con una pipeline che mantenga il vantaggio senza disperdere risorse. La sinergia fra Ferrari e AF Corse resta il cardine, così come la capacità di leggere i regolamenti per estrarre performance in modo sostenibile. È qui che la vittoria diventa infrastruttura: investimenti mirati, governancesportiva e una cultura del dettaglio che si riflette su ogni reparto.

Un successo che parla al futuro

Il finale di Sakhir accende una stagione già storica. Ma il valore vero è la credibilità costruita lungo 12 mesi: un mix di affidabilità, ritmo gara e scelte strategiche che ha reso la 499P la metrica del campionato. Il Mondiale Costruttori e il Mondiale Piloti riportano a Maranello un’aura che mancava da troppo tempo nell’endurance e rilanciano l’attrattività del programma davanti a partner, talenti e tifosi. È la dimostrazione che, quando un progetto è coerente, il risultato sportivo si traduce in valore economico e prospettiva industriale. Il resto lo farà la pista, come sempre.

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