Trofeo Lancia: Pisani-Biagi campioni al Rally del Lazio Cassino
Dodici speciali e oltre 110 km cronometrati incoronano Pisani-Biagi: quarto trionfo stagionale, Trofeo Lancia 2025 e titolo 2 Ruote Motrici con una gara d’anticipo.
Il Rally del Lazio Cassino ha rimesso il cronometro al centro della scena.
Due giorni tesi come una corda, tra salite di montagna e folate di salsedine lungo la costa, hanno consegnato una fotografia limpida del Trofeo Lancia 2025: competitivo, spettacolare, capace di riportare il marchio al cuore del motorsport Italia. Dodici prove speciali, oltre 110 chilometri a tutta, e un filo rosso che ha legato ogni passaggio: la velocità di una formula che funziona e la maturità tecnica della Lancia Ypsilon Rally4 HF, sviluppata sotto la guida di Miki Biasion, divenuta in pochi mesi la vettura-manifesto del ritorno sportivo di Lancia.
La notizia, però, è nei numeri e nei nomi. Gianandrea Pisani e Nicola Biagi hanno imposto il loro ritmo dall’inizio alla fine, firmando la quarta vittoria stagionale e chiudendo il conto con una doppietta che vale una stagione: Campioni del Trofeo Lancia 2025 e Campioni Italiani 2 Ruote Motrici con una gara d’anticipo. Per l’equipaggio Lion Racing è un traguardo che pesa come un simbolo e come promessa: a metà ottobre li aspetta una passerella d’onore al Rallye Sanremo, poi per Pisani si aprono le porte della squadra ufficiale Lancia Corse HF nel FIA ERC 2026. È la traiettoria che ogni trofeo dovrebbe garantire: meritocrazia, crescita, visione europea.
Dietro al podio, la corsa è stata un elastico teso fino all’ultimo intertempo. Nicolò Ardizzone e Davide Pesavento hanno tenuto il fiato di Pisani sulla nuca, con il guizzo di Edoardo De Antoni a scombinare il copione nelle fasi finali. Alla fine, primo, secondo e terzo sono entrati in pedana racchiusi in appena dieci secondi dopo più di un’ora di gara: una classifica rally cortissima che racconta un livello medio altissimo. Subito dietro, Gabriel Di Pietro e lo stesso De Antoni hanno chiuso una Top5 serrata come raramente si vede, mentre Pisani ha capitalizzato anche i punti del Rally+ e il titolo di Miglior Performer; ad Ardizzone la soddisfazione dei tre punti bonus della Miki Stage.
La profondità del trofeo si legge bene nelle graduatorie di classe. Nella Master, Pisani fa il vuoto davanti a De Antoni e a Andrea Mazzocchi, terzo solo dopo l’ultima speciale al termine di una rincorsa di Giorgio Cogni che ha rimesso in piedi una gara partita in salita e finita a un soffio dal podio. Completa la Top5 Federico Francia. Nella Junior è Ardizzone a spuntarla su Pesavento di tre secondi in due giorni da fiato corto; Di Pietro manca il podio assoluto ma agguanta quello di categoria davanti alla lady Asia Vidori. La volata per il titolo si deciderà a Sanremo: Di Pietro comanda con 3,5 puntisu Ardizzone e 9,5 su Pesavento, margini così sottili da trasformare ogni split in una sentenza.
Capitolo Expert: Dariusz Polonski infila la terza vittoria consecutiva e si prende la vetta della classifica ai danni di Emanuele Fiore. Sul podio di Cassino, Denis Vigliaturo vale oro con il secondo posto che lo proietta terzo generale, superando Mauro Porzia, comunque terzo alla pedana d’arrivo. È l’ennesima conferma di quanto il format stia attirando piloti di profilo e scuole di guida diverse, mescolando aggressività e gestione, asfalto e fondi sporchi, sprint e resistenza.
Non tutto, purtroppo, è stato festa. Un tragico incidente nella prima giornata ha imposto un cambio di tono a team e organizzatori, ricordando a tutti quanto sottile sia il confine di questo sport. Per rispetto, ogni celebrazione è stata rimandata alla prossima tappa: il Rallye Sanremo, che farà da palcoscenico al commiato della stagione e all’assegnazione definitiva dei titoli ancora in bilico. Lì, dove la storia abita i tornanti e il mare sembra entrare in prova, la Ypsilon Rally4 HF cercherà l’ennesima conferma di affidabilità, prestazione e trazione anteriore messa a punto per mordere l’asfalto anche quando la meteo cambia umore.
Il Trofeo non è solo spettacolo, è anche prospettiva. Con un montepremi di 360.000 euro e un premio-carriera pesante – l’Under 35 migliore destinato al Team Lancia Corse HF per preparare il 2026 la serie si conferma laboratorio di talenti e piattaforma di lancio. È accaduto a Cassino, accadrà a Sanremo: il pubblico ha risposto con calore lungo ogni tratto, trasformando gli arrivi in un abbraccio collettivo e restituendo al marchio quella dimensione popolare che il rally Italia sa regalare quando il racconto è autentico.
Se serviva una prova che la rinascita sportiva di Lancia non è un’etichetta, il Rally del Lazio l’ha consegnata con la precisione dei tempi ufficiali. La Ypsilon Rally4 HF ha offerto una piattaforma affidabile e versatile, le squadre hanno mostrato professionalità, i piloti hanno firmato uno spettacolo pulito. Adesso tocca al Rallye Sanremo chiudere il cerchio. Sarà la tappa in cui ogni dettaglio conterà doppio, perché nelle notti liguri si corre sempre anche contro la memoria. E proprio lì, sul confine tra storia e futuro, il Trofeo Lancia può compiere l’ultimo, decisivo passo di una stagione che ha rimesso in moto un’idea: tecnologia moderna e spirito agonistico possono convivere nella stessa, emozionante curva.