Nuova Dacia Spring: motori 70 e 100 CV, autonomia 225 km WLTP
Quando è arrivata sul mercato, Dacia Spring ha promesso una mobilità 100% elettrica davvero democratica.
Quattro anni dopo, i numeri raccontano un successo concreto: 179.000 unità in Europa fino a giugno 2025 e un 2° posto nel 2025 tra i privati nei segmenti A, B e B-SUV. Il segreto sta nell’essere rimasta fedele all’essenziale, ma con un’evoluzione costante: identità di marca aggiornata nel 2022, versione più brillante da 65 CV nel 2023 e una grande svolta nel 2024 tra design e contenuti digitali. Oggi Spring compie un altro passo, puntando su comfort, sicurezza e versatilità senza tradire la sua missione: restare l’EV per tutti.
Nel 2025 il lavoro più importante si vede e soprattutto si sente su strada. La piattaforma è stata irrigidita nella parte centrale per ospitare la nuova batteria LFP da 24,3 kWh, migliorando la ripartizione dei pesi tra avantreno e retrotreno. Il risultato è una guida più precisa nelle manovre e più stabile nei trasferimenti, complice il servosterzo ritarato e un servolfreno più potente che rende la modulazione immediata. Per la prima volta c’è una barra antirollio di serie su tutte le versioni: insieme a ammortizzatori e molle ricalibrati e ai cerchi da 15’’ ora standard già da Expression, la Spring tiene meglio la traiettoria e invita a una guida più sicura anche fuori città.
L’efficienza non è solo questione di batteria. I tecnici hanno lavorato sull’aria con carenature inferiori e nuove finiture aerodinamiche su frontale, fianchi e coda. Lo spoiler posteriore riduce le turbolenze sul portellone, mentre l’SCxmigliora sensibilmente (fino a 0,660 contro 0,745 con i 14’’; 0,665 contro 0,743 con i 15’’), un dato che si traduce in qualche chilometro in più nei percorsi misti e in un comportamento più pulito alle andature autostradali. Sono dettagli, certo, ma in una city car elettrica ogni dettaglio vale autonomia, silenzio e comfort.
Sotto il cofano o meglio, nel powertrain arrivano le novità che contano per l’uso reale. La gamma adotta due nuove motorizzazioni elettriche da 70 CV/52 kW e 100 CV/75 kW, al posto dei precedenti 45 e 65 CV. Oltre alla potenza, cresce soprattutto la coppia utile tra 80 e 120 km/h con progressioni fino al 20% più rapide: il dato che fa la differenza quando ci si immette in tangenziale o si affronta un sorpasso. Spring 100 copre gli 80-120 km/h in 6,9 s, la Spring 70 in 10,3 s; la guida è più serena, l’auto appare più “piena” e a misura di vita reale, non solo di centro città.
La batteria LFP Litio-Ferro-Fosfato debutta qui per Renault Group con vantaggi chiari: sicurezza termica, durabilità e costi ottimizzati. Insieme al peso che resta attorno alla tonnellata – è ancora l’EV 4 posti più leggero sul mercato – questa chimica garantisce un rendimento coerente con le abitudini dei clienti Spring: circa 34 km al giorno, quattro spostamenti, medie intorno ai 34 km/h. L’autonomia di 225 km WLTP (versioni con 15’’) significa che, in città, spesso basta una sola ricarica per coprire l’intera settimana lavorativa con margine.
Capitolo ricarica. Le Expression e Extreme offrono ora in opzione un caricatore in corrente continua da 40 kW (prima 30 kW): dal 20 all’80% in 29 minuti nelle condizioni ideali, il tempo di una pausa caffè prolungata. Di serie su tutta la gamma resta l’AC da 7 kW: su wallbox a pari potenza, si va dal 20 al 100% in 3h20’, contro le circa 4 ore del passato; su presa domestica, servono 10h11’. La semplificazione è totale: ricarichi quando ti conviene, con tempi prevedibili e costi sotto controllo.
La proposta rimane rigorosamente Essential but cool. In abitacolo spiccano il quadro strumenti digitale da 7’’, i servizi Media Control con comandi al volante su Expression e il sistema Media Display da 10,1’’ con Apple CarPlay e Android Auto wireless di serie su Extreme (e opzionale su Expression). A richiesta, il Media Nav Live aggiunge navigazione connessa per 8 anni con traffico in tempo reale e mappe Europa aggiornate. Non mancano funzioni furbe come la V2L (Power to Object) per alimentare piccoli dispositivi e il sistema YouClip, una soluzione modulare che permette di fissare in punti chiave portaoggetti, supporti smartphone – anche a induzione – e un pratico 3-in-1 con portabicchieri, gancio borsa e lampada: dettagli da vita vera.
La vocazione Robust & Outdoor si legge anche nella scelta dei materiali – plastiche tinte in massa, tappetini in gommae soglie rinforzate su Extreme – e soprattutto nella praticità: il bagagliaio da 308 litri è un riferimento nel segmento A e si avvicina ai valori del segmento B, arrivando a 1.004 litri con i sedili abbattuti. È l’altra faccia della Spring: più che “piccola”, è ben sfruttabile, e questo nel quotidiano fa la differenza tanto quanto i kWh.
Resta un punto fermo: il prezzo. Nonostante l’equipaggiamento cresca, Spring rimane tra le elettriche più accessibili, con una gamma sempre sotto i 20.000 €. È qui che la promessa originaria – un’EV senza fronzoli, centrata sull’uso reale – torna in primo piano. Per chi entra oggi nell’elettrico e cerca costi prevedibili, autonomia coerente con la città e una guida più solida, questa versione 2025 è la sintesi più matura del progetto.
Spring 70 è abbinata all’allestimento Expression, la Spring 100 alla Extreme. Cambiano potenza e dotazione, ma la sostanza è comune: un’elettrica leggera, con batteria LFP, ricarica rapida a richiesta e un corredo digitale al passo coi tempi. La promessa, per una volta, è davvero mantenuta.