Renault: Alexandre Malval guida il design verso una nuova era
Con l’arrivo di Alexandre Malval, Renault accelera su design, innovazione ed esperienza cliente: un profilo internazionale per le “voitures à vivre”.
La scena è quella dei grandi passaggi di testimone che segnano un’epoca. Renault chiama Alexandre Malval a guidare una nuova fase del proprio design,
con l’ambizione dichiarata e misurabile di alzare l’asticella tra emozione, innovazione e un’inedita customer experience. A fare da cornice non c’è solo il glamour di un nome che ha attraversato i maggiori costruttori europei, ma la consapevolezza di una trasformazione industriale che richiede visione e concretezza. «Siamo molto lieti di dare il benvenuto ad Alexandre Malval nel nostro team design», ha commentato Laurens van den Acker. «La sua esperienza nei grandi gruppi, l’apertura internazionale e la capacità di creare brand improntati al designsaranno risorse fondamentali per portare Renault a un livello superiore». È una dichiarazione che pesa, perché indica una direzione chiara: rinnovare il linguaggio formale del marchio senza perdere la rotta delle “voitures à vivre”, quell’idea tipicamente francese di automobile funzionale, confortevole e sorprendente.
Per Fabrice Cambolive, CEO della Marca Renault e Chief Growth Officer di Renault Group, l’arrivo di Malval è «un ulteriore passo verso il nostro obiettivo ambizioso: progettare voitures à vivre che esprimano appieno la visione strategica di Renault, tra emozione, innovazione e una customer experience inedita». Parole che legano il prodotto al servizio, il design alla crescita sul mercato europeo e globale. In questo perimetro, il ruolo del design non è un abbellimento: diventa architettura di marca, sistema di scelte coerenti dalla concept-car alla serie, dalla firma luminosa alle proporzioni, fino ai materiali e alle interfacce.
Il profilo di Malval spiega perché. Cinquantacinque anni, una formazione al Royal College of Art di Londra, inizia proprio in Renault nel 1994 nell’Advanced Design, dove impara a maneggiare il futuro prima che diventi presente. Nel 1996 approda al Design Center Europe del Gruppo Volkswagen a Barcellona, lavorando su progetti per Audi e Volkswagen. Nel 2001 entra nel Centro di Creazione Citroën a Parigi e poi in Peugeot, fino a guidare il design Citroëndal 2012: un decennio in cui la creatività francese si è fatta identità riconoscibile, fatta di linee morbide, interni razionali e un twist tecnologico mai fine a sé stesso. Dal 2018 assume la guida del Mercedes-Benz International Design Center Europe a Sophia Antipolis come CEO e Design Director: uno studio avanzato che dialoga con Mercedes-Benz, Maybach, Smart e AMG, dalle ricerche prospettiche alle concept car fino ai modelli di serie. Un filo rosso attraversa tutto: costruire brand attraverso il design, non solo “disegnare auto”.
È esattamente ciò che oggi chiede Renault. Con la spinta dell’elettrificazione, dei software-defined vehicles e dell’user experience che entra in abitacolo, il design diventa regia. Lo è nelle proporzioni, per integrare pacchi batteria e architetture ibride senza sacrificare abitabilità e dinamica; lo è nelle interfacce, per dare un volto intuitivo alla tecnologia; lo è nei materiali, dove sostenibilità e percezione di qualità devono coincidere. In questo senso, l’approccio internazionale di Malval è un vantaggio competitivo: ha visto da vicino le grammatiche tedesche, francesi e italiane, ha assorbito il rigore premium e l’audacia creativa, ha imparato a far dialogare heritage e futuro.
Dietro i comunicati, resta la sostanza di un percorso che Renault ha già imboccato. Le recenti novità hanno rilanciato un immaginario forte, capace di parlare al grande pubblico senza perdere finezza tecnica. Con Malval, questa traiettoria può consolidarsi in un vocabolario ancora più coeso: firme luminose come firma di marca, superfici pulite ma espressive, interni caldi e tecnologici, una gestione attenta delle varianti per allineare le gamme globali. L’obiettivo, per dirla con Cambolive, è «sostenere lo sviluppo di Renault in Europa e sulla scena mondiale», trasformando le “voitures à vivre” in piattaforme industriali scalabili e desiderabili.
C’è poi un tema di cultura del progetto. Il design non è solo un gesto creativo, è un processo. Guidare team multiculturali, presidiare le fasi dall’advanced al production design, orchestrare partner e fornitori, difendere la coerenza di marca nel tempo: è qui che la leadership di Malval può fare la differenza. Dalle concept car alle vetture di serie, il suo mestiere sarà trasformare visioni in prodotti che la gente voglia guidare ogni giorno. Con un metro semplice e implacabile: emozione al primo sguardo, funzionalità al primo utilizzo, qualità percepita che dura nel tempo.
Se il futuro della mobilità è davvero entusiasmante, come ha detto van den Acker, servirà una narrazione che tenga insieme razionalità ed emozione. L’arrivo di Alexandre Malval in Renault suona come l’inizio di quel racconto: un design che non teme la tecnologia, anzi la rende umana; che non insegue mode, ma costruisce identità. È il momento in cui le “voitures à vivre” tornano a essere ciò che promettono: automobili pensate per la vita reale, con l’eleganza di chi sa guardare un po’ più avanti.