Renault e Castrol: la rivoluzione degli oli motore rigenerati

Renault Group diventa il primo costruttore a offrire una gamma completa di oli motore formulati con basi rigenerate. Obiettivo: prestazioni premium e meno emissioni.

Auto e Motori

Il settore automobilistico sta vivendo una trasformazione epocale che va ben oltre l'elettrificazione dei propulsori.

La vera sfida della sostenibilità si gioca oggi sull'intero ciclo di vita del veicolo, dalla produzione allo smaltimento, passando per la manutenzione ordinaria. In questo scenario di cambiamento radicale, Renault Group compie un passo decisivo in avanti, ridefinendo gli standard del post-vendita attraverso una mossa strategica in collaborazione con il partner storico Castrol. L'annuncio del lancio di una nuova gamma di lubrificanti co-brandizzati, formulati utilizzando oli base rigenerati, segna un punto di svolta: non si tratta più solo di ridurre le emissioni allo scarico, ma di ripensare la chimica stessa che permette ai motori di funzionare.

Questa iniziativa posiziona il gruppo francese come pioniere assoluto nel panorama europeo. Renault diventa infatti il primo costruttore automobilistico a introdurre questa tecnologia "circolare" nelle specifiche più recenti per gli oli motore, dimostrando che l'innovazione ecologica può essere integrata anche nei veicoli con motore a combustione interna ancora in circolazione.

Una gamma completa per coprire il parco circolante

Il cuore dell'operazione risiede nella nuova linea Renault Castrol GTX, che da oggi si arricchisce di formulazioni basate sulla rigenerazione. Il primo prodotto a scendere in campo è l'olio conforme alla specifica RN17 (5W-30), già disponibile presso le reti di concessionari in Europa. La portata di questa introduzione è massiccia: grazie a questo singolo prodotto, l'azienda è in grado di coprire le esigenze di manutenzione di oltre il 50% dei veicoli del Gruppo attualmente circolanti nel continente.

Tuttavia, la strategia guarda al medio termine con un piano di espansione ben definito. Potendo già contare su lubrificanti lanciati in precedenza per le specifiche RN700 e RN710, il programma prevede un completamento della gamma entro breve tempo. L'orizzonte temporale è fissato al 2026, anno in cui verranno introdotti anche gli oli conformi alle normative RN720 e AN2022. A quel punto, Renault Group deterrà un primato indiscusso: sarà l'unico costruttore ad offrire una linea completa di oli motore premium, adatti a tutti i propri modelli, realizzati interamente con basi rigenerate.

Tecnologia avanzata: prestazioni vergini da oli usati

Uno dei pregiudizi più difficili da abbattere nel mondo dei motori riguarda la qualità dei prodotti riciclati. Spesso si tende a pensare che un olio "usato" non possa garantire le stesse performance di un prodotto vergine derivato direttamente dal petrolio greggio. La partnership tra Renault e Castrol smonta questo mito attraverso l'uso di processi di raffinazione avanzata.

Gli oli esausti recuperati non vengono semplicemente filtrati, ma sottoposti a un trattamento tecnologico sofisticato che li riporta allo stato originale, eliminando impurità e prodotti di ossidazione. Il risultato è una base lubrificante che raggiunge standard qualitativi perfettamente equivalenti a quelli degli oli vergini. Questi nuovi lubrificanti non solo soddisfano, ma in alcuni casi superano i severi requisiti tecnici imposti dagli ingegneri di Renault Group. Ciò significa che l'automobilista non deve scendere a compromessi: la protezione del motore, le prestazioni termiche e, aspetto fondamentale, la garanzia del costruttore rimangono invariate, assicurando la massima affidabilità anche in condizioni di utilizzo gravoso.

L'impatto ambientale: ridurre la Carbon Footprint

La transizione verso gli oli rigenerati risponde a una precisa esigenza ambientale, quantificabile in termini di riduzione dell'impronta di carbonio. L'adozione di queste nuove formulazioni permette una riduzione della carbon footprintstimata tra il 13% e il 24% rispetto all'utilizzo di oli tradizionali. Si tratta di un dato significativo che contribuisce direttamente agli obiettivi di decarbonizzazione dell'azienda.

L'approccio è quello dell'economia circolare pura: l'utilizzo di oli rigenerati favorisce il riciclo degli oli usati, trasformando un potenziale rifiuto pericoloso in una risorsa preziosa. Questo processo virtuoso riduce la quantità di rifiuti dispersi nell'ambiente e, parallelamente, diminuisce la dipendenza dall'estrazione di nuovo petrolio greggio. Inoltre, questa strategia agisce sulle cosiddette emissioni di "Scope 3", ovvero quelle emissioni indirette che si verificano nella catena del valore dell'azienda, dimostrando un impegno che va oltre i confini delle proprie fabbriche.

Una partnership per il futuro della mobilità

La collaborazione tra Renault Group e Castrol evidenzia come le sinergie industriali siano essenziali per accelerare la transizione ecologica. François Delion, Direttore Post-Vendita Global di Renault Group, ha sottolineato come questo lancio rappresenti la prova tangibile che la sostenibilità può procedere di pari passo con le prestazioni, senza alcun compromesso per l'intero ciclo di vita del veicolo.

Dall'altra parte, Castrol, attraverso le parole del Vicepresidente Sviluppo Commerciale Slawek Radon, ribadisce l'importanza di sviluppare congiuntamente prodotti che rispondano alle esigenze dei clienti odierni e futuri. La richiesta di lubrificanti performanti ma a bassa impronta di carbonio è in costante crescita e questa gamma rappresenta una risposta concreta per un settore automotive che punta a diventare sempre più circolare. L'operazione dimostra che l'innovazione nel settore dei fluidi tecnici è un tassello insostituibile per costruire una mobilità veramente sostenibile.

 

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