Hyundai INSTER: city-SUV elettrico, ADAS di Livello 2 di serie

Ultracompatta e tecnologica: INSTER porta nelle elettriche cittadine dotazioni da segmento superiore, con assistenza di Livello 2 e un pacchetto sicurezza completo.

Speciale Hyundai

Nelle città che si muovono a strappi, tra corsie strette, parcheggi complicati e incroci affollati, la differenza la fa ciò che non si vede.

È qui che Hyundai INSTER, city-SUV 100% elettrico, prova a giocare la sua partita: non sullo stupore di un display in più, ma sulla concretezza di tecnologie che alleggeriscono la guida quotidiana. In poco più di 3,8 metri concentra un approccio in cui design compatto e intelligenza elettronica vanno nella stessa direzione: rendere semplice ciò che in città è diventato faticoso.

Il primo colpo d’occhio è di quelli che parlano chiaro: proporzioni muscolari ma misurate, un frontale pulito e una firma luminosa che non cerca l’effetto wow a tutti i costi. La vera sorpresa arriva quando ci si mette al volante. Di serie, già dall’allestimento d’ingresso, c’è una dotazione da segmento superiore: guida assistita di Livello 2, sette airbag e una batteria di sistemi attivi che monitorano la strada, il traffico e persino chi siede dietro. L’idea non è “sorvegliare” il guidatore, ma proteggerlo da ciò che distrae: il Driver Attention Warning dialoga con la In-Cabin Camera per riconoscere stanchezza e cali di concentrazione, mentre il Leading Vehicle Departure Alert avverte quando l’auto davanti riparte e non si reagisce in tempo. È la regia invisibile che, nelle code, fa la differenza tra uno scatto sereno e un colpo di clacson.

C’è attenzione anche a ciò che spesso si dimentica, come il Rear Occupant Alert che ricorda di controllare i sedili posteriori prima di lasciare l’auto. La lettura dei limiti con Intelligent Speed Limit Assist aiuta a tenere a bada l’ansia da autovelox, mentre sensori e retrocamera con linee guida dinamiche rendono l’ingresso nelle strisce blu meno simile a un esercizio di pazienza. Quando il margine d’errore si fa sottile interviene il Forward Collision-Avoidance Assist 1.5: riconosce veicoli, pedoni e ciclisti, e integra la funzione Junction Turning per supportare nelle svolte a sinistra agli incroci, uno degli scenari più critici in ambito urbano.

La tenuta di corsia è affidata a una combinazione che evita correzioni brusche e interventi invadenti: Lane Keeping Assist per prevenire sbandamenti involontari e Lane Following Assist per mantenere l’auto al centro della corsia con naturalezza. Nei trasferimenti, lo Smart Cruise Control gestisce distanza e velocità fino all’arresto, con funzione Stop&Go che toglie al guidatore il continuo “attacca-stacca” dell’acceleratore. In autostrada, il mosaico si compone nel Highway Driving Assist 1.5, che incrocia cruise e mantenimento corsia e adegua l’andatura in base ai limiti riconosciuti. L’obiettivo non è delegare la guida, ma togliere carico cognitivo là dove si accumula di più.

INSTER parla un linguaggio familiare anche quando si tratta di visibilità e controllo. Due schermi da 10,25 pollici per strumentazione e infotainment rendono chiari avvisi e indicazioni, con comandi dal volante che non richiedono apprendistati complicati. L’interfaccia evita i labirinti di menu e si concentra su ciò che serve subito, come se fosse stata progettata con in testa le azioni di ogni giorno: impostare la carica, cercare un parcheggio, programmare un tragitto misto tra tangenziale e vie del centro.

Accanto alla versione standard, INSTER Cross alza l’asticella su alcune funzioni pensate per gli spazi stretti e gli angoli ciechi. Il Blind-Spot Collision-Avoidance Assist sorveglia i fianchi e può frenare per evitare contatti in corsia, mentre il Blind-Spot View Monitor porta sul quadro gli angoli laterali quando si usa l’indicatore. Nelle retromarce a uscita cieca, il Rear Cross-Traffic Collision-Avoidance Assist rileva il traffico trasversale e interviene se serve. Il Surround View Monitor costruisce una vista a 360° dell’auto per parcheggi al millimetro, con il Parking Collision-Avoidance Assist – Rear che mette un “cuscinetto” elettronico tra paraurti e ostacoli. È il tipo di sofisticazione che di solito si incontra su segmenti più alti e che qui si traduce in manovre più rapide e meno stress.

La cifra del progetto è l’accessibilità. Non si parla di gadget isolati, ma di un insieme coerente che punta a diffondere le tecnologie ADAS nelle city car elettriche, senza relegarle a costose opzioni. È un cambio culturale: mettere la sicurezza attiva al centro dell’esperienza, perché un’auto che ti toglie pensieri nel traffico è un’auto che userai volentieri ogni giorno. E c’è un sottotesto che riguarda la transizione elettrica. La mobilità urbana ha bisogno di modelli che rassicurino chi passa al SUV elettrico per la prima volta: semplicità di lettura, supporto nelle situazioni critiche, sensazione di controllo costante. INSTER prova a farlo con misure compatte e una logica di bordo che non pretende abitudini nuove, ma accompagna quelle esistenti.

Non è solo una lista di sigle, dunque, ma un’idea di guida più leggera. La promessa è che, finita la giornata, non avrai la sensazione di aver “lottato” con la città. La sicurezza si misura anche nella fatica risparmiata, nelle correzioni evitate e nella serenità con cui si attraversa un incrocio. Se è vero che le dimensioni non dicono tutto, qui dicono abbastanza: meno di quattro metri fuori, tanta tecnologia dentro, con una coerenza rara per il segmento. È così che una vettura nata per le corsie urbane diventa, a suo modo, un piccolo manifesto: rendere normale ciò che fino a ieri sembrava appannaggio di auto più grandi e costose.

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