Stellantis Factory Booster Day: AI e fabbrica più efficiente
A Detroit il decimo Factory Booster Day riunisce startup e fornitori: oltre 100 innovazioni tra AI, visione intelligentee VR per qualità, efficienza e sostenibilità
Nel cuore di Detroit, al Conner Center, Stellantis ha messo in scena la decima edizione del Factory Booster Day.
Ottanta partner tra fornitori e startup, più di cento soluzioni da toccare con mano, un filo rosso che lega tutto: portare tecnologia nelle fabbriche per aumentare qualità, efficienza e sostenibilità. L’azienda consolida la sua identità di gruppo manifatturiero che ragiona come una tech company, dove dati, intelligenza artificiale e automazione non sono slogan, ma strumenti quotidiani per cambiare i processi.
Dalla sfida aperta all’impatto reale
Il metodo è esplicito: con un processo Open Challenge Stellantis invita l’ecosistema a proporre idee, poi seleziona, integra, misura. È così che la cerimonia degli Innovation Awards 2025 diventa più di un palcoscenico: è la fotografia di un’organizzazione che premia la sperimentazione concreta. Dalla manutenzione predittiva alla realtà virtuale per ripensare la formazione, fino ai sistemi di visione intelligente per il controllo qualità, i progetti premiati raccontano un’unica ambizione: ridurre tempi e costi, prevenire errori, rendere la produzione più resiliente. È la trasformazione industriale vista dal basso, dove ogni algoritmo risponde a un problema reale su linea.
Le parole chiave della fabbrica del futuro
“Il Factory Booster Day non è solo un evento, ma il riflesso della nostra cultura industriale e della nostra collaborazione globale”, spiega Tim Fallon, Senior Vice President, Global Head of Stellantis Production Way. “Responsabilizzando i nostri team e collaborando con startup e fornitori, co-creiamo soluzioni intelligenti che promuovono qualità, agilità e sostenibilità in tutta Stellantis. Insieme, stiamo costruendo il futuro della produzione”. Non è retorica se si guarda a come queste soluzioni entrano davvero negli stabilimenti e cambiano il lavoro delle persone.
Verniciatura, sensori e AI: la manutenzione che previene
Tra i casi più parlanti c’è la manutenzione predittiva nei reparti di verniciatura nordamericani, sviluppata con KCF Technologies. Sensori su pompe, ventilazione e sistemi di scarico dei forni alimentano una piattaforma di intelligenza artificiale capace di riconoscere pattern anomali e ordinare le priorità d’intervento. Il risultato è una disponibilità degli impianti più alta, minori fermi, meno costi imprevisti. È la differenza tra reagire al guasto e anticiparlo: un passaggio culturale prima ancora che tecnologico, in cui la data analysis diventa routine di reparto.
Visione intelligente: controllo qualità in tempo reale
Sul fronte del controllo qualità, KEYENCE ha portato in linea la smart camera IV4 con funzioni AI integrate. Al Detroit Assembly Complex – Jefferson compie fino a cento verifiche per veicolo, superando i 50.000 controlli al giorno. Ogni fissaggio viene validato, gli operatori ricevono feedback in postazione e gli avvisi guidano riparazioni immediate. Illuminazione, ottiche e algoritmi sono racchiusi in un design compatto che semplifica l’integrazione e assicura stabilità nel tempo. A valle dell’installazione, Stellantis ha sviluppato un AI Agent Tracker: un cruscotto che analizza le prestazioni quotidiane, calibra le telecamere e alimenta un ciclo di miglioramento continuo, con estensioni già previste su finitura, telaio e motore.
Formazione immersiva: la sicurezza imparata nella VR
In Sterling Heights, Michigan, la formazione degli addetti ai carrelli elevatori passa per la realtà virtuale. Un simulatore riproduce scenari realistici e permette di costruire abilità e automatismi in un contesto protetto, riducendo gli errori quando si sale in cabina. È il modo più efficace per unire sicurezza e produttività: apprendere, provare, ripetere, senza rischi per persone e materiali. La VR non sostituisce l’esperienza, la accelera; e rende misurabile un aspetto spesso intangibile come il comportamento in situazioni limite.
Dati, persone, sostenibilità: la triade che crea valore
La narrativa tecnologica qui convive con una dimensione umana evidente. Gli operatori non sono spettatori passivi di una “fabbrica algoritmica”: interagiscono con dashboard, sperimentano procedure, danno feedback che i sistemi trasformano in insight. È in questo scambio che la sostenibilità smette di essere solo energia o materiali e diventa anche organizzazione: meno sprechi di tempo, meno rilavorazioni, più qualità al primo colpo. In parallelo, il controllo puntuale riduce consumi e scarti nei processi energivori, a partire dalla verniciatura. Un risparmio che pesa sul conto economico e sull’ambiente.
Una cultura di fabbrica che scala nel mondo
Dal Conner Center partono progetti che scalano negli stabilimenti globali, adattandosi a modelli e vincoli locali. L’idea di fondo è replicare piattaforme, non solo singole soluzioni, così da portare l’innovazione dove genera il maggior impatto. È una logica di standard aperti e moduli interoperabili che consente di innestare rapidamente nuovi strumenti, dall’AIall’edge computing, senza perdere continuità operativa. La promessa è chiara: processi più prevedibili, prodotti più coerenti, tempi di avvio ridotti.
Oltre l’evento: perché conta per la filiera
Per chi guarda all’industria auto come a un ecosistema fatto di fornitori, competenze e territori, il Factory Booster Day è un termometro prezioso. Le iniziative presentate non restano su un palco: entrano in catena, generano KPI misurabili, cambiano il lavoro in postazione. È qui che l’innovazione trova credibilità, nella capacità di trasformarsi in produttività, sicurezza e qualità percepita dal cliente finale—anche, e soprattutto, nella nuova generazione di veicoli elettrici dove silenziosità e ingranaggi più efficienti definiscono l’esperienza.