Stellantis Hi-Drive: così le auto parleranno con le città del futuro

A Bruxelles Stellantis mostra i muscoli del progetto Hi-Drive: dai test su strada con Peugeot e Maserati alle partnership per i robotaxi, il futuro è connesso.

Di Eugenio Perego
Auto e Motori

Bruxelles non è stata solo il teatro delle decisioni politiche europee negli ultimi giorni, ma si è trasformata in una vera e propria finestra sul domani della mobilità.

È qui, durante l'evento conclusivo del progetto Hi-Drive, che Stellantis ha deciso di mostrare le sue carte migliori, dimostrando che la guida autonoma non è più solo una promessa da fantascienza, ma una tecnologia capace di gestire il traffico reale e caotico delle nostre città. L'obiettivo del colosso automobilistico è chiaro: portare l'automazione fuori dai circuiti di prova e renderla sicura, affidabile ed efficiente nelle condizioni di guida quotidiana, quelle fatte di imprevisti, cantieri e meteo variabile.

Anne Laliron, SVP Technology Research di Stellantis, ha sottolineato con forza questo concetto, parlando di "innovazione aperta". La strategia non è quella di chiudersi nei laboratori segreti, ma di collaborare con i partner europei per testare soluzioni che rendano la mobilità di tutti i giorni più semplice e protetta. È un cambio di paradigma: l'auto smette di essere un oggetto isolato e diventa parte di un ecosistema cooperativo.

Occhi bionici e mappe ad alta definizione: i nuovi "Living Lab"

Per capire davvero cosa bolle in pentola, bisogna guardare da vicino i prototipi portati in strada, definiti non a caso Living Lab, ovvero laboratori viventi. La protagonista indiscussa è stata una Peugeot e-2008 che, a un occhio distratto, potrebbe sembrare quasi normale, se non fosse per il modulo sensori installato sul tetto. Questa "torretta" tecnologica è il cervello sensoriale dell'auto: ospita ben otto LiDAR, nove telecamere e quattro radar. Immaginate una capacità di percezione a 360 gradi che scansiona costantemente l'ambiente urbano ad alta densità, raccogliendo dati preziosi per validare le funzioni automatizzate.

Accanto alla francese, ha sfilato l'eleganza italiana di una Maserati Levante MY2018. Ma sotto la carrozzeria del SUV del Tridente si nascondeva un'anima digitale avanzatissima, focalizzata sulla comunicazione V2X (Vehicle-to-Everything) e sulla mappatura ad alta definizione. In pratica, l'auto è in grado di "leggere" la strada con una precisione millimetrica e riconoscere dinamicamente la segnaletica, inviando avvisi di pericolo in tempo reale al conducente. È la dimostrazione che la sicurezza del futuro passa dalla capacità del veicolo di anticipare l'invisibile.

Il dialogo digitale: perché la connessione è fondamentale

Il vero salto di qualità verso la guida totalmente autonoma, quella che permetterà un giorno di togliere le mani dal volante e la mente dalla strada, risiede nella connettività. Stellantis sta investendo massicciamente nelle comunicazioni a corto raggio e nella tecnologia 5G. Non si tratta di scaricare film più velocemente, ma di permettere ai veicoli di scambiarsi informazioni vitali sul traffico e sulle condizioni stradali con le altre auto e con le infrastrutture digitali della città.

Questo scambio dati continuo è l'elemento chiave per abilitare la guida automatizzata di nuova generazione. Senza questa "conversazione" costante tra macchine e ambiente, i sistemi driverless resterebbero ciechi di fronte agli imprevisti che si verificano oltre il raggio dei loro sensori fisici.

Verso il livello 4: robotaxi e partnership strategiche

Se l'oggi è fatto di sistemi di assistenza alla guida sempre più sofisticati, come la guida hands-free di livello 2+ in autostrada che Stellantis sta già implementando, il domani guarda decisamente oltre. L'azienda sta lavorando concretamente allo sviluppo di veicoli autonomi di livello 4, ovvero totalmente driverless, pensati per futuri servizi di robotaxi.

Per vincere questa sfida globale, il gruppo ha stretto alleanze con giganti della tecnologia. Sono attive due collaborazioni parallele di altissimo profilo: una cordata vede coinvolte NVIDIA, Uber e Foxconn, mentre l'altra si concentra sulla partnership con Pony.ai. Entrambi i progetti puntano a creare flotte di veicoli senza conducente che siano non solo tecnologicamente avanzati, ma anche scalabili ed economicamente sostenibili. La base di tutto questo è la piattaforma Stellantis AV-Ready™, progettata per essere flessibile e adattabile, pronta a servire sia il trasporto passeggeri che quello commerciale. È la visione di una mobilità che cambia volto, contribuendo a plasmare città intelligenti e strade finalmente più sicure per tutti.

 

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