Stellantis, le batterie EV diventano soluzioni per la mobilità
Dalle auto elettriche ai dispositivi medici: Stellantis porta l’economia circolare nelle soluzioni di mobilità inclusiva con il progetto AVATHOR ONE.
Un’automobile che smette di correre non è necessariamente a fine corsa.
Stellantis sta dimostrando come le batterie dei suoi veicoli elettrici possano vivere una seconda vita, diventando cuore pulsante di nuove soluzioni sostenibili. È il caso di AVATHOR ONE, un dispositivo medico elettrico pensato per chi utilizza la sedia a rotelle o ha mobilità ridotta. Un progetto che unisce alta tecnologia, design italiano e responsabilità sociale, ridisegnando i confini dell’inclusione attraverso l’innovazione.
AVATHOR ONE non è un semplice ausilio, ma un esempio concreto di come l’economia circolare possa avere un impatto diretto sulla vita delle persone. Le batterie Second Life di Stellantis, rigenerate da INTENT S.r.l. a Torino, vengono trasformate in pacchi da 1,4 o 2,8 kWh, perfetti per alimentare questo veicolo elettrico leggero e versatile. Italdesign, storica eccellenza del design e dell’ingegneria, ha dato forma e sostanza al concept originario WheeM-i del 2019, portandolo alla maturità industriale. A coordinare il tutto c’è Avathor, start-up torinese impegnata nell’accessibilità e nella mobilità condivisa, che ha reso questo progetto un vero strumento di libertà quotidiana.
Il risultato è un ecosistema industriale locale che parla però al mondo intero. Stellantis, con la divisione SUSTAINera, raccoglie e seleziona le batterie dei veicoli elettrici a fine vita nell’area di Torino. INTENT le rigenera con un processo che unisce smontaggio e ricostruzione, mentre Italdesign aggiunge competenze di stile e funzionalità. L’Expo 2025 di Osaka è stato il palcoscenico internazionale scelto per presentare AVATHOR ONE, che sarà presto esposto anche al Salone Auto Torino. Una filiera corta, capace di produrre valore sociale, ambientale e industriale su scala globale.
Questa iniziativa non è isolata. Stellantis, attraverso SUSTAINera, sta moltiplicando le applicazioni delle batterie rigenerate, allungando il ciclo di vita dei moduli e riducendo l’impatto ambientale. Un esempio è il progetto PIONEER di ENEL X presso l’aeroporto di Roma Fiumicino: il più grande sistema di accumulo in Italia e tra i maggiori in Europa, operativo da giugno, che consentirà di immagazzinare energia rinnovabile e ridurre le emissioni di CO₂ di 16.000 tonnellate in dieci anni.
Il concetto di Second Life Battery va così oltre l’automotive, diventando un ponte tra sostenibilità ambientale e innovazione sociale. La rigenerazione non è soltanto un processo tecnico, ma una nuova visione che mette al centro la possibilità di prolungare l’utilità delle risorse. Per Stellantis significa interpretare le 4R della strategia SUSTAINera — rigenerare, riparare, riutilizzare e riciclare — in un percorso che mira a sfruttare fino in fondo il potenziale di ogni componente.
AVATHOR ONE è quindi un simbolo di mobilità inclusiva e sostenibile. Non solo riduce gli sprechi e dà nuova vita alle batterie, ma soprattutto restituisce autonomia e indipendenza a chi ne ha più bisogno. Unendo l’eccellenza ingegneristica a una visione di società più equa, questo progetto mostra come le grandi aziende possano diventare motore di cambiamento reale.
Le parole chiave che attraversano questo racconto parlano da sole: Stellantis, batterie Second Life, AVATHOR ONE, mobilità sostenibile, economia circolare, Italdesign. Sono i tasselli di una strategia che combina competitività industriale e responsabilità sociale, portando l’innovazione dall’officina al quotidiano.
Se le batterie elettriche rappresentano il futuro della mobilità, il loro riutilizzo racconta il futuro della società: un mondo in cui tecnologia e sostenibilità non sono slogan, ma strumenti per migliorare la vita delle persone. Stellantis, con AVATHOR ONE, non si limita a immaginare questo futuro: lo mette su strada, anzi, lo mette in movimento.