Stellantis Motorsport dopo Finot: nuova era con Olivier Jansonnie

Dal 31 gennaio 2026 Olivier Jansonnie guiderà Stellantis Motorsport, raccogliendo l’eredità di Jean-Marc Finot in una fase chiave per i programmi racing del gruppo.

di Giovanni Alessi
Auto e Motori

Dal 31 gennaio 2026 Olivier Jansonnie prenderà il timone di Stellantis Motorsport, raccogliendo l’eredità di Jean-Marc Finot in una fase cruciale per il gruppo.

Riporterà a Emanuele Cappellano, responsabile di Enlarged Europe, European Brands e Stellantis Pro One, con un mandato chiaro: tenere i marchi Stellantis in prima linea nel motorsportglobale, in un’epoca di campionati sempre più tecnologici e legati all’elettrificazione di serie.

La transizione non sarà brusca. Jansonnie e Finot lavoreranno fianco a fianco fino alla data del passaggio di consegne, così che il patrimonio tecnico e umano costruito in questi anni non vada disperso, ma diventi la base del nuovo corso sportivo di Stellantis Motorsport.

Chi è Olivier Jansonnie, l’ingegnere dei programmi endurance

Dietro il nome di Olivier Jansonnie c’è un profilo che unisce ingegneria pura e visione strategica. Laureato alla Centrale-Supélec, porta con sé oltre 25 anni di esperienza internazionale nel motorsport, guidando team tecnici in categorie di vertice come LMP1, Hypercar, DTM, WRC, WRX e Cross-Country. È il tipo di curriculum che si costruisce solo stando a bordo pista, nel box, tra dati telemetrici, briefing fitti e decisioni da prendere in pochi secondi.

Il legame con il gruppo nasce già nel 1998, quando entra in Peugeot Sport. Da lì parte un percorso che lo porta in Mitsubishi, dove guida lo sviluppo della Lancer WRC, e poi a collaborare come consulente su diversi programmi WRCed Endurance per Peugeot, compresa la storica vittoria alla 24 Ore di Le Mans 2009. Nel 2012 arriva la chiamata di BMW, dove diventa responsabile dello sviluppo dei veicoli da competizione del gruppo, coordinando progettazione, aerodinamica e qualità in pista.

Dal WRC alla Dakar: ritorno a Peugeot e arrivo in Stellantis

Il rientro in Peugeot Sport nel 2016 segna un nuovo capitolo. Jansonnie torna a casa come direttore tecnico e direttore dei programmi automobilistici, guidando i team impegnati nei progetti Cross-Country – con la Dakar come palcoscenico simbolo – nel WRX e nell’e-WRX, le prime esperienze di rallycross elettrico. L’attenzione non è solo alla prestazione pura, ma anche al modo in cui le soluzioni sviluppate in gara possono dialogare con i progetti stradali dei marchi del gruppo.

Dal 2020 Jansonnie guida il programma Endurance per Stellantis Motorsport e veste il ruolo di team principal del Peugeot TotalEnergies Team, al centro del ritorno in top class a Le Mans con la Hypercar 9X8. In questi anni consolida il suo profilo di manager capace di tenere insieme visione tecnica, gestione delle persone e capacità di rappresentare il progetto verso l’esterno, in uno scenario in cui l’Endurance è tornata vetrina globale per costruttori e tecnologie.

L’eredità di Jean-Marc Finot e le sfide per il futuro

Il passaggio di testimone arriva al termine della lunga carriera di Jean-Marc Finot, che andrà in pensione il 31 gennaio 2026 dopo quasi quarant’anni nel gruppo, dai tempi della Peugeot 205 GTI fino all’era Stellantis. Nel suo percorso ha seguito lo sviluppo di telai iconici, guidato l’innovazione interna, rilanciato le attività racing di Citroën, Lancia, Opel e Maserati, ottenendo due titoli Mondiali in Formula E con DS e avviando il programma Endurance e Le Mans per Peugeot.

Sotto la sua guida, Stellantis Motorsport ha sviluppato il business Customer Racing e contribuito alla nascita di piattaforme ad alte prestazioni per marchi come Abarth, Alfa Romeo, Lancia, Opel, Peugeot, DS e Maserati. A Finot viene riconosciuto il merito di avere costruito una struttura unificata capace di far convivere elettrico, ibrido e motori tradizionali, trasformando il reparto corse in un laboratorio avanzato per l’intera galassia Stellantis.

Per Olivier Jansonnie la sfida ora è duplice: proseguire sulla strada tracciata da Finot, difendendo risultati e colori dei marchi in pista, e allo stesso tempo portare Stellantis Motorsport dentro la nuova era dei campionati globali, in cui il confine tra pista e strada è sempre più sottile. Sarà lì, tra box, simulazioni e nuove generazioni di appassionati, che si giocherà la credibilità sportiva del gruppo nei prossimi anni.

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