Stellantis/PSA: accordo con associazioni su richiami airbag Takata
Dopo il confronto con Groupe PSA Italia, le associazioni dei consumatori riconoscono gli sforzi sui richiami degli airbag Takata e avviano una collaborazione per informare meglio i proprietari.
C’è un passaggio importante nella lunga vicenda degli airbag Takata: Codacons, Adusbef e AssoURT, dopo un confronto con Groupe PSA Italia,
riconoscono la complessità di una campagna che coinvolge l’intero settore e che richiede tempo, logistica e partecipazione attiva dei clienti. Il tema, però, resta uno: trasformare gli avvisi in interventi di sicurezza reali, portando in officina i veicoli ancora da riparare.
Nel frattempo, Groupe PSA Italia oggi nel perimetro Stellantis continua a cercare soluzioni per raggiungere chi non ha ancora risposto. Un esempio concreto sono le nuove cartoline multilingue inviate ai proprietari di C3 e DS3 rimaste senza intervento: un promemoria semplice, pensato per superare barriere linguistiche e cambi di residenza che spesso bloccano i richiami. La chiave è l’azione: aprire la comunicazione, semplificare i passaggi, accompagnare il cliente fino alla prenotazione.
Per alzare il livello di consapevolezza, Codacons, Adusbef, AssoURT e Groupe PSA Italia annunciano una collaborazione dedicata alla sicurezza stradale. Sui siti delle tre associazioni nascerà una sezione ad hoc con link diretto al portale richiami di Stellantis: https://www.recall.stellantis.it. Qui ciascun automobilista può verificare in tempo reale se il proprio veicolo rientra nelle campagne Takata e vedere le misure di sicurezza attivate. È un gesto di pochi minuti, ma fa la differenza: informarsi, controllare, prenotare.
Dietro i numeri c’è un obiettivo chiaro: ridurre il parco circolante non riparato. Perché alcuni proprietari non rispondono? Cambi di indirizzo, passaggi di proprietà, veicoli fermi in garage, scarsa percezione del rischio. La nuova iniziativa prova a colmare questo divario con messaggi più capillari e strumenti digitali immediati. Le associazioni mettono reputazione e prossimità; il costruttore offre dati VIN, rete e procedure. In mezzo, ci sono automobilisti che chiedono semplicità, appuntamenti rapidi e informazioni trasparenti.
Il richiamo Takata non è un tema “di marca”, ma di sicurezza collettiva. Riconoscere gli sforzi – e chiederne di ulteriori dove serve – è il modo più credibile per portare tutti dalla stessa parte. Il messaggio finale è diretto: se possiedi una Citroën C3, una DS3 o qualunque modello potenzialmente coinvolto, entra nel portale Stellantis, inserisci il VIN e verifica. Le campagne di richiamo nascono per essere svolte: sono parte della responsabilità industriale e della maturità di un mercato che ha come priorità la tutela delle persone.