Stellantis Q3 2025: ricavi +13% a 37,2 mld, sprint USA

Ricavi in crescita, consegne in ripresa e nuova offensiva prodotto. Il maxi piano da 13 miliardi di dollari negli USAaccelera produzione e occupazione.

di Giovanni Alessi
Auto e Motori

«Mentre continuiamo a implementare cambiamenti strategici per offrire ai clienti una maggiore libertà di scelta, il terzo trimestre mostra progressi positivi e il ritorno alla crescita dei ricavi», ha scandito Antonio Filosa.

Il dato che fa titolo è netto: ricavi netti in aumento del +13% anno su anno a 37,2 miliardi di euro e consegne consolidate pari a 1,3 milioni di unità (+13%), spinte soprattutto da un Nord America tornato a correre (+35%) grazie alla normalizzazione degli stock dopo la cura dimagrante applicata alle scorte dei dealer USA lo scorso anno. In parallelo, l’Europa allargatacontribuisce con ricavi in progresso del +4%, mentre Medio Oriente e Africa compensano parzialmente la moderazione del Sud America.

L’istantanea commerciale dice che negli Stati Uniti il trimestre ha fatto segnare vendite +6% e una quota mensiledell’8,7% a settembre, la più alta degli ultimi quindici mesi. Merito di un portafoglio che si sta riaccendendo: sono partiti gli ordini della Dodge Charger Scat Pack a due porte con motore SIXPACK, della Charger Daytona a quattro porte, della nuova Jeep® Cherokee, della Fiat 500 Hybrid e della DS No.8, mentre il ritorno sul mercato del Ram 1500 con HEMI® V-8 segna un passaggio simbolico per la clientela più fedele al marchio. In Europa, il baricentro si sposta sul segmento B: la nuova Citroën C3, la C3 Aircross, Opel/Vauxhall Frontera e Fiat Grande Panda sostengono la penetrazione pur in un quadro macro disomogeneo, con la quota UE30 al 15,4% penalizzata dal rallentamento di Francia e Italia e da una frazione LCV leggermente più debole.

La strategia industriale, intanto, entra nella fase più tangibile. Il programma d’investimenti da 13 miliardi di dollari in quattro anni negli USA  il più grande di sempre per il gruppo sul mercato americano  amplia la base produttiva e apre la strada al lancio di cinque nuovi veicoli e a oltre 5.000 nuovi posti di lavoro. La mappa dei siti racconta un’America che riparte da ovest a est: Belvidere (Illinois) riapre per le Jeep Cherokee e Compass, Toledo (Ohio) accoglierà il nuovo pick-up Ram di medie dimensioni, Warren (Michigan) assemblerà un SUV di grandi dimensioni anche in versione elettrica a autonomia estesa, Detroit sarà la casa della nuova Dodge Durango, mentre Kokomo (Indiana) produrrà il motore GMET4 EVO. L’obiettivo è chiaro: +50% di capacità annua di veicoli finiti rispetto ai livelli attuali, a cui si sommano 19 modelli aggiornati già in pipeline fino al 2029 tra stabilimenti e famiglie propulsive rinnovate.

Sul fronte organizzativo, l’8 ottobre sono arrivate nuove nomine nello Stellantis Leadership Team per affinare la focalizzazione regionale e dare continuità a una crescita sostenibile nel lungo termine. È un tassello meno appariscente dei lanci, ma decisivo per rendere più rapida la traduzione delle scelte di portafoglio in risultati di mercato, marchio per marchio, regione per regione.

Il trimestre, però, non è solo accelerazione. C’è anche la disciplina finanziaria evocata nella guidance: per il secondo semestre 2025 il gruppo conferma l’attesa di un ulteriore miglioramento di ricavi netti, AOI e flussi di cassa industrialirispetto al primo semestre, anticipando al tempo stesso oneri legati agli aggiustamenti del perimetro strategico e di prodotto che, una volta definiti, saranno in larga parte esclusi dall’AOI. È in corso anche una revisione del processo di stima delle garanzie, con possibili oneri non ricorrenti nella seconda metà dell’anno. Tradotto: trasparenza sui costi di transizione oggi per sostenere redditività e qualità del business domani.

Dentro questa trama si inseriscono i progressi di lancio dei prodotti: a fine terzo trimestre, 6 dei 10 nuovi modelli previsti per il 2025 risultano già avviati. Il quarto trimestre porterà sul mercato ulteriori novità con volumi, coerenti con la promessa di dare ai clienti una più ampia facoltà di scelta su alimentazioni, carrozzerie e allestimenti. È la risposta, anche culturale, a un consumatore che non accetta più ricette uniche: cerca prestazioni, efficienza, tecnologia e connettività, ma vuole decidere il mix.

Il racconto, in definitiva, è quello di un’azienda che ha imboccato la strada del rilancio con strumenti concreti: ricavi in crescita doppia cifra, volumi in risalita, modelli in arrivo e una rete produttiva che si espande nei suoi snodi chiave. La sfida dei prossimi mesi sarà trasformare lo slancio USA in trazione globale, consolidare l’Europa sui segmenti che crescono e riequilibrare le geografie più volatili. Se la libertà di scelta è il principio, la coerenza esecutiva sarà la misura del successo.

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