Torino capitale dell’auto: tutti i brand Stellantis al Salone
Dal 26 al 28 settembre, il Salone Auto Torino anima il centro storico. Stellantis schiera tutti i marchi e porta Free2move Charge nel cuore di piazza Castello.
Il Salone Auto Torino torna a prendersi la città, dal centro storico a piazza Castello, con quell’energia che solo gli eventi “a cielo aperto” sanno sprigionare.
Fra portici, pietra e pubblico curioso, Stellantis gioca davvero in casa e porta una formazione completa: da Abarth a Peugeot, passando per Alfa Romeo, Citroën, DS Automobiles, Fiat, Jeep, Lancia, Leapmotor, Maserati e Opel, fino alle stazioni di ricarica Free2move Charge che trasformano il cuore di Torino in un piccolo hub della transizione. “Condividere le novità qui ha un valore speciale”, racconta Antonella Bruno, Managing Director Stellantis Italia, sottolineando il filo che lega i modelli allo spirito della città. In questo contesto, le auto non sono solo prodotto, ma linguaggio: innovazione, identità e futuro che si incontrano davanti al pubblico, senza filtri.
A dare il ritmo alla rassegna sono i debutti. L’Abarth 600e è il manifesto elettrico dello Scorpione: 280 CV, differenziale Torsen, freni sportivi e gomme derivate dalle corse per trasferire sulla strada un know-how che viene dalla Formula E. Il design gioca su citazioni colte, tra il “cassettone” dell’850 TC e suggestioni digitali che scolpiscono prese d’aria e paraurti. È l’idea di sportività che evolve senza tradire l’istinto. Sul fronte Alfa Romeo, la Junior Ibrida Q4 ridefinisce la trazione integrale nel mondo delle compatte premium: sistema a 48 V con motore 1.2 turbo da 136 CV e due unità elettriche da 21 kW, una per asse, per 145 CV complessivi e una distribuzione della coppia che porta fino a 1.900 Nm alle posteriori grazie al riduttore dedicato. La Power Looping Technology garantisce la motricità anche quando la batteria non è carica: una sicurezza concreta su pioggia, neve e fondi viscidi, mentre il selettore DNA estende il carattere dall’uso quotidiano alla guida dinamica.
Citroën porta la nuova C5 Aircross al vertice del comfort: sospensioni Advanced Comfort®, sedili di ultima generazione, silenziosità da riferimento, e soprattutto l’arrivo della ë-C5 Aircross 100% elettrica. Due tagli di potenza, fino a 230 CV e autonomia fino a 680 km, con una gamma che resta trasversale, dall’ibrido “porta d’ingresso” fino alla ricaricabile da 195 CV. È il biglietto da visita di una marca che ha fatto del benessere a bordo un tratto identitario. In casa DS Automobiles, la N°8 mette in scena il suo manifesto di elettrico premium: aerodinamica affinata (Cx 0,24), fino a 750 km WLTP, propulsori da 230 a 350 CV e un interno che è bozzolo sensoriale, tra pelle Nappa con concia a foglie d’ulivo, Alcantara riciclata e un head-up display esteso che porta le informazioni sul parabrezza. È prodotta a Melfi, incrocio simbolico tra eleganza francese e manifattura italiana.
Per FIAT è il momento della memoria che diventa presente. La 500 Hybrid Torino celebra Mirafiori, la Mole sul badge e il ritorno di una produzione che è anche racconto civile. Dentro, sedili dedicati, cruscotto in tinta, tecnologia connessa e un 1.0 tre cilindri mild-hybrid da 12 V pensato per la città. Accanto, la Grande Panda Hybrid segna l’avvio di una famiglia globale, con filosofia di design chiara e un sistema T-Gen3 che combina 1.2 turbo da 110 CV, batteria 48 V e cambio eDCT a sei rapporti. Il risultato è una guida fluida e silenziosa, nello spirito di un’icona che si fa di nuovo infrastruttura quotidiana. Sotto i riflettori anche la Nuova Jeep Compass, progettata a Torino e costruita a Melfi, che allarga la gamma a e-Hybrid, plug-in ed elettrica con autonomia fino a 650 km. La First Edition in piazza Castello mostra i muscoli con 213 CV, fari a matrice LED, cerchi fino a 20” e una dotazione ADAS di Livello 2 che rende semplici tanto i percorsi urbani quanto le vie di fuga verso l’outdoor.
Il ritorno di Lancia al carattere sportivo passa dalla Ypsilon HF Line: 1.2 mild-hybrid da 110 CV, 190 km/h e 0-100 in 9,3 secondi con emissioni a 105 g/km. Cerchi da 17”, badge scuri, Elefantino Rosso e un abitacolo che cita la tradizione con sedili a “cannelloni”, cuciture arancioni e una plancia blu elettrico. La tecnologia è al livello giusto: doppio schermo da 10,25”, suite ADAS completa e connettività wireless. Leapmotor, un anno dopo lo sbarco in Europa, presenta il B10: 4,51 metri, abitacolo tra i più ampi del segmento, infotainment con display 14,6” 2,5K su Snapdragon 8155, OTA e un motore da 218 CV. Due batterie, 56,2 e 67,1 kWh, per autonomie di 361 e 434 km; ricarica in DC fino a 168 kW e 30-80% in meno di 20 minuti. È l’idea di elettrico accessibile che parla anche al pubblico italiano, con un prezzo di attacco molto competitivo.
La pagina Maserati accende la parte emotiva del Salone. La nuova MCPURA, svelata a Goodwood, porta in piazza Castello la definizione più pura di supersportiva del Tridente: monoscocca in carbonio sotto la soglia dei 1.500 kg, V6 Nettuno da 630 CV con precamera, porte Butterfly e, sulla Cielo, tetto elettrocromatico retraibile. Il colore Ai Aqua Rainbow, cangiante come un prisma, è l’ultimo tocco di un programma Fuoriserie che apre a configurazioni bespoke. La produzione resta a Modena, tra verniciatura e personalizzazione, con il Nettuno scolpito nello storico viale Ciro Menotti. Opel firma il capitolo della versatilità con la nuova Frontera, disponibile Hybrid 48V o Electric, anche a 7 posti nella versione ibrida GS. Vizor nero con emblema Blitz, Intelli-LED e firma luminosa ad ala raccontano un design robusto e moderno, mentre l’abitacolo gioca la carta della spaziosità intelligente per famiglie e tribù urbane. Peugeot 3008 spinge invece la piattaforma d’avanguardia al punto in cui dati e promessa coincidono: fino a 700 km di autonomia, ricarica al 100% in 30 minuti, fastback a Cx 0,28, panoschermo da 21” del Panoramic i-Cockpit e motorizzazioni che coprono l’intero spettro, dall’Hybrid 48V al Dual Motor elettrico da 325 CV.
In mezzo alle auto, la transizione prende forma con Free2move Charge. Le stazioni allestite in piazza Castello mostrano cosa significa costruire un ecosistema: hardware, software e servizi che lavorano insieme per semplificare la ricarica a casa, in azienda e in viaggio. Dall’installazione del wallbox alle infrastrutture scalabili per le flotte, fino all’accesso a oltre un milione di punti in Europa via app e Charging Pass, l’obiettivo è abbassare il costo totale di proprietà e alzare l’affidabilità. È la parte invisibile che rende naturale la vita con un’auto elettrica, la stessa che il pubblico può vedere, toccare, interrogare con le domande concrete di ogni giorno.
Guardando Torino da piazza Castello, si capisce perché qui “giocare in casa” non è solo un modo di dire. Le linee produttive, i centri stile, gli uffici, le storie personali: tutto converge in un weekend che ha il sapore del rito collettivo. C’è la nostalgia, certo, ma soprattutto c’è la sensazione di una nuova stagione industriale che si misura sui fatti, tra efficienza, software e semplificazione d’uso. Se l’auto del futuro deve essere più vicina alle persone, il Salone lo racconta con esempi concreti: vetture che nascono qui, pensate per chi abita qui, pronte a viaggiare ben oltre i confini della città. L’appuntamento, dal 26 al 28 settembre, è l’occasione per vedere da vicino questa convergenza, parlare con chi progetta e con chi vende, e farsi un’idea precisa di cosa significhi oggi scegliere un’elettrica, un’ibrida o un termico di nuova generazione. Torino risponde con la sua solita, sobria eleganza: il resto lo fanno i riflessi delle carrozzerie sotto la luce di fine settembre.