Auto elettriche: oltre 9 milioni di veicoli venduti nel mondo nella prima metà del 2025

Nel primo semestre 2025 le vendite globali di veicoli elettrici crescono del 28%, trainate da Cina ed Europa, mentre gli USA rallentano

Redazione Motori
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C’è un numero che, più di tanti altri, racconta il cambiamento in corso sulle strade del mondo: 9,1 milioni.

È questa la cifra delle auto elettriche vendute a livello globale nei primi sei mesi del 2025, secondo gli ultimi dati diffusi da Rho Motion, società di analisi specializzata nella catena di approvvigionamento dell’e-mobility. Un numero che segna una crescita del 28% rispetto allo stesso periodo del 2024, e che fotografa con chiarezza un trend ormai irreversibile: la transizione elettrica è entrata in una nuova fase, più rapida, più solida e — seppur a velocità diverse — sempre più globale.

Il confronto su base mensile non lascia spazio a dubbi: giugno 2025 ha visto un aumento del 24% rispetto a giugno 2024, e un ulteriore +7% rispetto a maggio 2025. A spingere verso l’alto questo slancio sono due continenti, la Cina e l’Europa, che si confermano i motori principali del cambiamento.

Secondo Charles Lester, Data Manager di Rho Motion, la Cina è il baricentro mondiale della mobilità elettrica: oltre la metà di tutti i veicoli elettrici venduti nel mondo sono stati acquistati proprio nel Paese asiatico. E c’è di più: nel mercato cinese, un’auto su due vendute oggi è elettrica. Un dato che, da solo, descrive meglio di mille parole quanto profondamente la Cina abbia abbracciato la mobilità a zero emissioni.

Nonostante alcune incertezze legate alla rimodulazione dei sussidi statali, gli analisti prevedono che la forte domanda di veicoli elettrici nel Paese continuerà per tutto l’anno. Anche perché il mercato cinese è ormai maturo, ricco di proposte anche nel segmento più accessibile, dove marchi nazionali come BYD, Nio, XPeng e Leapmotor stanno rivoluzionando l’offerta e spingendo verso un’adozione di massa.

In Europa, il quadro è più sfaccettato ma comunque positivo. Con 2 milioni di veicoli elettrici venduti nel primo semestre (+26% rispetto al 2024), il Vecchio Continente conferma una crescita significativa, ma non uniforme. La Germania e il Regno Unito stanno dettando il ritmo, trainando l’intero mercato europeo. Mentre la Francia, per lungo tempo considerata un esempio virtuoso nel sostegno all’elettrico, sta mostrando segni di rallentamento. Qui i consumatori si stanno dimostrando sempre più sensibili ai prezzi, e l’incertezza sui futuri incentivi ha frenato molti potenziali acquirenti.

A fare la differenza in Europa è anche l’infrastruttura: nei Paesi dove le colonnine sono più diffuse e affidabili, la crescita è più marcata. Al contrario, nei mercati dove l’esperienza di ricarica è ancora troppo frammentata, anche l'entusiasmo per l'elettrico tende a raffreddarsi.

Lo scenario cambia drasticamente quando si guarda al Nord America. Le vendite di veicoli elettrici negli Stati Uniti e in Canada hanno raggiunto quota 0,9 milioni nella prima metà del 2025, con un incremento contenuto del 3% rispetto al 2024. Un segnale che non passa inosservato, soprattutto alla luce dei recenti sviluppi politici. Gli analisti di Rho Motion non usano mezzi termini: le misure introdotte dall’amministrazione Trump attraverso il cosiddetto “Big Beautiful Bill” — che ha tagliato diversi incentivi federali per l’acquisto di auto elettriche — potrebbero ostacolare ulteriormente la crescita del settore negli USA nel corso dell’anno.

L’effetto combinato di sussidi ridotti, incertezza normativa e infrastrutture ancora poco capillari rischia di rallentare una corsa che, fino a un anno fa, sembrava destinata a decollare. L’unica eccezione positiva arriva dal Canada, dove – pur con numeri modesti – la crescita è più stabile grazie a politiche provinciali più favorevoli.

Curiosamente, a registrare la crescita più marcata in termini percentuali è proprio il cosiddetto “Resto del mondo”: 700.000 unità vendute nei primi sei mesi del 2025, pari a un incremento del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Parliamo di mercati emergenti come Sud America, Sud-est asiatico, India, Medio Oriente e Africa. Qui la mobilità elettrica sta facendo breccia, spesso non con grandi SUV premium ma con soluzioni leggere, economiche e adatte al contesto locale, come scooter elettrici, minicar e citycar ultra compatte.

Il dato globale, dunque, è positivo e solido. Ma è anche una mappa della complessità: la crescita dell’elettrico non è una marcia uniforme, bensì una corsa a più velocità. Ci sono Paesi che accelerano, altri che si fermano, alcuni che devono ancora partire davvero.

Ciò che però accomuna quasi tutti i mercati è un fattore chiave: la percezione che l’auto elettrica non sia più solo il futuro, ma sempre più il presente. I costruttori, dal canto loro, stanno rispondendo. Non solo con nuovi modelli, ma anche con un cambio di passo nella produzione di batterie, nella progettazione delle piattaforme dedicate e nella creazione di ecosistemi digitali che rendano la mobilità più semplice, più connessa, più intelligente.

Il secondo semestre del 2025 sarà decisivo per capire se questo slancio continuerà con la stessa intensità. L’elettrico è entrato nella vita quotidiana di milioni di persone. Ma per consolidarsi davvero, dovrà superare ostacoli concreti: costi ancora alti, autonomia percepita, tempi di ricarica e una rete infrastrutturale che — soprattutto fuori dai grandi centri — ha ancora molta strada da fare.

Una cosa, però, è certa: con oltre 9 milioni di veicoli elettrici venduti in sei mesi, il mondo ha preso una direzione chiara. E, nonostante qualche frenata, il pedale dell’acceleratore è ancora ben premuto.

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