Accosta il DDL Zan a pedofilia e zoofilia, è bufera sulla Garante dell'Umbria

Pioggia di critiche su Maria Rita Castellani, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Umbria: "Torni nelle caverne da cui è venuta"

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Politica
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È bufera su Maria Rita Castellani, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Umbria. Nel mirino è finita la sua posizione sul DDL Zan che, a suo modo di vedere, sarebbe il preambolo per legittimare pedofilia e zoofilia.

Maria Rita Castellani ha usato parole molto dure sul DDL Zan: “Il sesso biologico non avrà più importanza dal punto di vista sociale perché conterà soprattutto il sesso culturale cioè quello percepito come, d’altra parte, si potrà scegliere l’orientamento sessuale verso cose, animali, e/o persone di ogni genere e, perché no, anche di ogni età, fino al punto che la poligamia come l’incesto non saranno più un tabù, ma libertà legittime. Questo scenario non è così improbabile e non deve stupire nessuno, poiché già da anni, in alcuni Paesi europei si sono avanzate proposte di legge in questo senso per poter avere rapporti sessuali con bambini”.

“Le parole espresse dalla garante dei minori dell’Umbria, Maria Rita Castellani, sul ddl contro l’omotransfobia sono di una gravità inaudita”, commentano i parlamentari del Movimento Cinque Stelle. “Per il ruolo che ricopre la Castellani dovrebbe quantomeno garantire la correttezza dei concetti che esprime. Dire che con il ddl in discussione al Senato ‘si potrà scegliere l’orientamento sessuale verso cose, animali, e/o persone di ogni genere e, perché no, anche di ogni età, fino al punto che la poligamia come l’incesto non saranno più un tabù‘ è un insulto al lavoro che sta facendo questo Parlamento. Un insulto ai diritti che vogliamo garantire, un insulto a tutte le persone LGBT, un insulto a tutti i bambini che avrebbero bisogno di essere ‘garantiti’ nella loro formazione e nella loro vita e non ingannati con teorie assurde che vogliono solo screditare una legge che punta alla tutela di tutti. È una vergogna. Riteniamo che Castellani non sia adeguata a ricoprire questo ruolo di garanzia e debba dimettersi”. 

Ancora più duro Nicola Fratoianni, che invita Castellani a “tornare nelle caverne da cui è venuta”. Il segretario di Sinistra Italiana commenta: “Fanno bene le 50 associazioni umbre, i 300 docenti ed intellettuali di quella regione a manifestare tutto il loro sdegno per le farneticazioni della  garante regionale per l’infanzia. Sdegno giustificato perchè non si può accettare che sul ddl Zan si dica che sarà ‘caos contronatura’, addirittura ipotizzare sesso fra esseri umani ed animali. Rimetta il mandato per il bene e il prestigio  delle istituzioni dell’Umbria e ritorni nella caverne da cui l’hanno tirata fuori i suoi sponsor leghisti”.