Atreju: al via la festa di Fdi, taglio del nastro con Donzelli e Arianna Meloni - Il “Bullometro” contro le parole d'odio della sinistra - I video

A Castel Sant’Angelo una settimana di incontri, ospiti e iniziative. Attesi non solo i politici, ma anche personaggi di spettacolo come Carlo Conti, Ezio Greggio, Mara Venier e Raoul Bova.

di Chiara Feleppa

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Atreju: al via la festa di Fdi, taglio del nastro con Donzelli e Arianna Meloni - Il “Bullometro” contro le parole d'odio della sinistra

Con una grande partecipazione di pubblico, Atreju 2025 ha aperto i battenti ai giardini di Castel Sant’Angelo. Al taglio del nastro, insieme ai padroni di casa Giovanni Donzelli e Fabio Roscani, presenti anche Arianna Meloni, il ministro Adolfo Urso, la ministra Eugenia Roccella e il capogruppo al Senato Lucio Malan. La cerimonia è stata segnata solo da un momento di apprensione per la caduta accidentale di una persona dalle scale, subito assistita senza conseguenze.

Per oltre una settimana l’area verde attorno al monumento romano ospiterà incontri politici, talk, presentazioni e un ricco programma pensato anche per le famiglie. Accanto agli appuntamenti con esponenti del governo e dell’opposizione, ad eccezione di Elly Schlein, non mancheranno momenti di spettacolo con nomi come Carlo Conti, Ezio Greggio, Mara Venier e Raoul Bova. La chiusura resta affidata a Giorgia Meloni, attesa domenica 14. L’apertura ufficiale della giornata sarà invece preceduta dai saluti istituzionali alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri.

Atreju 2025, inaugurata la pista di pattinaggio con l'esibizione delle ragazze del Palaghiaccio Mezzaluna - Video

Tra le attrazioni più visitate già nelle prime ore c’è la pista di pattinaggio installata nel cuore dei giardini: uno spazio pensato per i più giovani, circondato da stand e addobbi natalizi. L'obiettivo, spiegano gli organizzatori, è quello di rendere la manifestazione sempre più inclusiva, affiancando agli appuntamenti politici luoghi di svago e socialità. 

La pista resterà aperta per tutta la durata della kermesse, con accesso libero e attività dedicate ai più piccoli. Il clima natalizio, del resto, domina anche nel villaggio allestito tra luci tricolori, alberi addobbati e scenografie pensate per il pubblico delle famiglie.

Atreju 2025, il muro del 'bullometro' con i voti dati agli attacchi della sinistra - Video

E proprio nel cuore di questo villaggio compare uno degli elementi più discussi: il “Bullometro”, un grande pannello con cui Fratelli d’Italia ha scelto di assegnare voti, ovvero i voti che "diamo alle parole d'odio della sinistra".

Atreju, inaugurata la pista di pattinaggio con esibizione delle ragazze del Palaghiaccio Mezzaluna - Video

La classifica

In testa alla rassegna c’è Maurizio Landini, criticato per la frase su Giorgia Meloni definita “cortigiana”, giudicata dai promotori volgare e “poco fantasiosa”. Subito dopo Umberto Galimberti, che in un’intervista aveva commentato il look e la comunicazione della premier; per lui si sottolinea la capacità di “unire misoginia e polemica politica”. Un punteggio massimo nel parametro del livore è attribuito anche al circolo Arci Porco Rosso, autore di un messaggio in cui si augurava la morte dei leader del centrodestra: un episodio che FdI definisce “emblema della doppia morale della sinistra”.

Nell’elenco figurano poi Francesca Albanese, criticata per un monito ai giornalisti giudicato poco rispettoso della libertà di stampa, e la scrittrice Ginevra Bompiani, accusata di scarsa originalità per aver definito “ridicole” le parole della premier. Non mancano i collettivi studenteschi, come “Osa e cambiare rotta”, che con lo slogan “Uno di meno” rivolto all’attivista conservatore Charlie Kirk vengono rimproverati per “povertà creativa” e “alto tasso di astio”.

Presente anche Non una di meno Roma, che con il gioco di parole “Melonicidi” viene giudicata duramente per l’uso di immagini violente in un contesto che riguarda la lotta al femminicidio. A Piergiorgio Odifreddi viene contestata una frase in cui paragonava episodi di violenza politica negli Stati Uniti, accusata di minimizzare un omicidio. L’unica esponente politica italiana nella lista è Maria Elena Boschi, che con il celebre richiamo “c’è un posto speciale all’inferno per le donne che non aiutano le donne” viene accusata di non riconoscere la valenza storica della prima premier donna.

Dall’estero arriva Brian Molko, frontman dei Placebo, criticato per gli insulti rivolti a Meloni durante un concerto. Chiude la carrellata Adelmo Cervi, accusato di linguaggi eccessivi nei confronti del presidente del Senato Ignazio La Russa, interpretati da FdI come conseguenza del clima alimentato dalla Cgil, e il giornalista Filippo Ceccarelli, che con il gioco di parole “Atroja” viene liquidato come “satira da scuola media”.

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