Calderoli: "L'obiettivo di legislatura è la prima importante realizzazione, anche se parziale, dell'autonomia differenziata"

Il ministro ad Affaritaliani dopo la firma delle quattro pre-intese

Di Alberto Maggi

Roberto Calderoli 

Politica

"Non sottraiamo alcuna risorsa a nessuno, ma diamo la possibilità di utilizzare bene queste risorse a disposizione"

"Io a questo punto farò la trasmissione delle pre-intese alla presidenza del Consiglio e successivamente pubblicherò le pre-intese sul sito del Dipartimento e solleciterò tutti i presidenti di regione per l'approfondimento di queste pre-intese e il loro eventuale interesse. Partirò da quelle che sono state appena rinnovate con il voto e quindi Marche, Calabria, poi Puglia e Campania. Veneto non serve perché ha già sottoscritto la pre-intesa".

Il ministro degli Affari regionali e dell'Autonomia Roberto Calderoli, interpellato da Affaritaliani, spiega i prossimi passaggi dell'autonomia regionale differenzia all'indomani delle firme sulle pre-intese con Veneto, Lombardia, Piemonte e Liguria.

"Intendo sottoporre le pre-intese. La domanda è: creano divisione o sperequazione o sono utili a tutte le regioni? Per me la risposta è la terza e saranno convenienti per tutti. Si contestano cose senza nemmeno averle lette. Voglio che tutti leggano che cosa prevedono le pre-intese e verifichino che l'autonomia può essere utile sia per le regioni richiedenti sia per quelle che non la richiedono. In particolare le risorse stanziate nella Legge di Bilancio 2026 per le funzioni già attribuite alle regioni e la definizione dei relativi LEP (livelli essenziali di prestazione, ndr) vanno a vantaggio di tutte le regioni. Non sottraiamo alcuna risorsa a nessuno, ma diamo la possibilità di utilizzare bene queste risorse a disposizione e quindi dipenderà dalla capacità amministrativa dei singoli enti. Poi le regioni ne risponderanno di fronte ai propri elettori", spiega il ministro della Lega.

Quanto all'iter parlamentare dell'autonomia, dopo i rilievi della Corte costituzionale, Calderoli osserva: "La Consulta ha detto cose già contenute nella legge. Nessuna materia qualificata come LEP può essere trasferita alle regioni senza la definizione degli stessi LEP, ma questo c'è già nella legge. Anche se ricordo che la Corte ha definito i LEA (livelli essenziali di assistenza, ndr) in materia sanitaria come equivalenti in LEP in materia e quindi quelli sono già in nostro possesso. L'obiettivo di legislatura è approvare in Parlamento le intese su queste quattro materie siglate finora, la definizione dei LEP, del federalismo simmetrico e l'ok al federalismo fiscale entro marzo 2026, come previsto nell'attuazione del Pnrr. Infine ci dovrà essere l'approvazione della legge delega su tutti gli altri LEP che è appena stata affidata alla prima commissione (affari costituzionali) del Senato che inizierà l'iter mercoledì prossimo. Fare tutto ciò sarebbe già una gran cosa. Da una parte la conclusione del federalismo fiscale da me avviato nel 2011 e dall'altra la prima importante realizzazione, anche se parziale, dell'autonomia differenziata", conclude il ministro degli Affari regionali e dell'Autonomia.

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