Manovra, Azione furiosa: "Siamo al monocameralismo, esame solo al Senato. Eleggere una costituente per riscrivere la Carta"
Il vice-segretario Ettore Rosato ad Affaritaliani
"Il passaggio alla Camera della manovra diventa una pura formalità"
"E' una vergogna che il Parlamento ormai faccia solo da passacarte con un monocameralismo ormai passivamente accettato da tutti". Lo afferma ad Affaritaliani il vice-segretario di Azione Carlo Calenda, deputato, commentando il fatto che la Legge di Bilancio per il 2026 arriverà in aula al Senato in prima lettura solo il prossimo 15 dicembre.
"Non è quello che prevede la Costituzione, poi in senso stretto non è anticostituzionale perché la forma viene conservata. Ma tutti, tutti, sanno già che nemmeno il calendario del Senato verrà rispettato e quindi ancora di più il passaggio alla Camera della manovra diventa una pura formalità. Di fatto, ormai tutte le forze politiche, tranne la nostra, accettano il principio che solo un ramo del Parlamento esamini la Legge di Bilancio. E mi fa incazzare che questo venga accettato anche da chi era contro la riforma costituzionale che aboliva il bicameralismo.".
"Noi - conclude Rosato - abbiamo presentato una proposta per l’elezione di una assemblea costituente per vedere come ammodernare le nostre istituzioni. Della riforma del premierato non se ne farà nulla, si elegga piuttosto con il prossimo Parlamento anche una commissione capace di mettere in campo coraggio e sapienza. Così non può evidentemente più funzionare, è un continuo svuotamento delle funzioni democratiche e di rappresentanza”.
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