Bari, nuova bomba sulla giunta Decaro: indagato l’assessore D’Adamo per truffa

Indagato dalla procura europea insieme, Alessandro D'Adamo è del partito Sud al Centro lo stesso dell'ex assessore regionale Anita Maurodinoia

di redazione politica
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Alessandro D'Adamo
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Bari, truffa con i fondi Ue "Garanzia giovani": indagato assessore al Bilancio del comune, D'Adamo. Decaro gli toglie la delega

Nuova tegola per la giunta del sindaco di Bari, Antonio Decaro. Ad essere colpito un “suo uomo”, l’assessore al Bilancio Alessandro D'Adamo, del partito "Sud al centro", lo stesso dell'ex assessore regionale Anita Maurodinoia, indagata in un'altra inchiesta che ha portato all'arresto del marito Alessandro Cataldo.

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D'Adamo, 45 anni, è tra gli indagati dell'inchiesta dell'Eppo (Procura europea) di Roma per truffa ai danni dello Stato in relazione ai fondi per il programma Garanzia Giovani. Per questo è stato perquisito dagli uomini del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bari, su delega del pm romano Francesco Testa. Il sindaco, Antonio Decaro, gli ha immediatamente revocato la delega di giunta. L'indagine riguarda l'associazione Kronos, riconducibile a D'Adamo e alla sorella Annalisa, che - in base all'ipotesi dell'accusa, avrebbe commesso irregolarità nella gestione del programma europeo. Il fascicolo è relativo alle ipotesi di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, per fatti commessi in Bari dal 2019 al 2022.

I militari hanno effettuato perquisizioni nelle sedi Kronos di Bari, Andria e Lecce, e nelle sedi di altre due associazioni che operano in collegamento con la prima. L'inchiesta è relativa all'utilizzo dei fondi europei destinati al programma Garanzia Giovani, che mira all'inserimento lavorativo di giovani dai 15 ai 34 anni: l'ipotesi è che la Kronos abbia richiesto pagamenti a fronte di assunzioni fittizie. La Finanza ha acquisito documentazione relativa ai giovani che sarebbero stati avviati tramite Kronos e le altre associazioni collegate. “L’esercizio di importanti funzioni pubbliche quali quelle di assessore - ha detto Decaro commentando la revoca dell'incarico a D'Adamo - deve essere privo di qualsiasi sospetto. È un dovere nei confronti dei cittadini e consente agli interessati di potersi difendere liberamente”.