Benzina in Francia sconto di 0,30 euro sul litro. Perché non fare lo stesso?

Benzina giù in Francia per promuovere il turismo estivo, dal primo luglio al 31 agosto. Dopo le pressioni di Macron TotalEnergies abbassa i prezzi

di Antonio Amorosi
Politica
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La ricetta Macron per contenere inflazione e caro benzina e fare aumentare il potere d’acquisto dei francesi ma la politica italiana...

Mentre il governo italiano brancola nel buio, tra scaramucce quotidiane per mantenere il potere, la Francia non sta con le mani in mano.

Il governo di Emmanuel Macron ha messo in moto una serie di provvedimenti per aumentare il potere d’acquisto delle famiglie e ridurre i costi dell’energia visto il caro prezzi e l’esplosione dell’inflazione.

Dal primo di luglio al 31 agosto si avranno sconti significativi sul prezzo di benzina e diesel da TotalEnergies, compagnia petrolifera francese privata: un’iniziativa per promuovere il turismo estivo in Francia.

TotalEnergies, dopo intensi colloqui con il governo, ha deciso di offrire uno sconto di 0,12 euro al litro sul carburante alle pompe di benzina. Dato lo sconto statale precedente di 0,18 euro, sempre presso le stazioni di servizio di TotalEnergies, la riduzione in Francia diventa di 0,30 euro al litro. Uno risparmio stimato di 15 euro per un serbatoio da 50 litri. Non poco. Non potremmo fare anche noi lo stesso sul territorio italiano?

“Da diversi mesi l’aumento del costo dell’energia sta facendo lievitare i prezzi del carburante e pesa sul potere d’acquisto dei cittadini francesi, in particolare di quelli che hanno meno da spendere e per i quali l’auto è indispensabile per spostarsi”, ha dichiarato TotalEnergies in un comunicato. “In risposta, TotalEnergies si impegna ancora una volta a favore dei suoi clienti in Francia con questo sconto estivo, che dovrebbe raggiungere circa 17 milioni di persone”.

Il livello di allerta è comunque alto e la mossa di Macron con TotalEnergies non è banale, in difesa delle famiglie e degli interessi nazionali. In Francia è prevista una riduzione dei costi alla benzina o almeno un tentativo di contenimento sul breve periodo. Ma la Russia potrebbe improvvisamente tagliare tutte le forniture di gas in Europa. Le preoccupazioni tedesche, di un calo drastico dell’energia disponibile hanno messo in allarme anche i cittadini Oltralpe.

Le grandi compagnie energetiche francesi hanno addirittura invitato le famiglie e le imprese a ridurre immediatamente il consumo di energia elettrica. Si sono esposti in questa direzione gli amministratori delegati delle compagnie Engie, EDF e TotalEnergies

Il governo ha dato anche il via al cosiddetto cantiere della sobrietà. In sostanza l’economia deve cominciare a risparmiare ed essere sobria in termini di spesa energetica. L'esecutivo ha riunito le parti sociali e le federazioni professionali per chiedere loro delle “tabelle di marcia”, al fine di ridurre rapidamente i propri consumi energetici in modo da non aver imprevisti questo inverno.

Intanto il governo ha in programma una rivalutazione delle prestazioni sociali e pensionistiche, l’allargamento del "bonus trasporti" già esistente, il raddoppio del "bonus Macron" (un bonus una tantum esente da tasse e oneri sociali offerto facoltativamente dai datori di lavoro, dai 1000 ai 2000 euro, a causa di un recente aumento del salario minimo in Francia) e una compensazione dell'inflazione.

Per decreto e fino a fine anno è stato rinnovato il bonus ecologico. Allo stesso modo è stato mantenuto l'aiuto economico alle imprese che assumono apprendisti. E l’aumento dei contratti a tempo indeterminato è rimasto una costante di questa ultima annata.

Secondo una prima stima di Eurostat a giugno l’inflazione nella zona euro ha toccato il record di +8,6% in un anno (0,5 punti in più rispetto a maggio). Ma la Francia è andata meglio degli altri Paesi, con un’inflazione a +6,5%. Questo anche grazie ai provvedimenti in atto.

Intanto le vendite automobilistiche francesi si sono contratte per il 13° mese consecutivo: con 171.089 immatricolazioni, il calo questa volta ha raggiunto il 14,2% in un anno (e -26% rispetto allo stesso mese del 2019), scrive Automotive Platform. La mancanza di semiconduttori condiziona il mercato.