Ue, Aurigemma: "Chiesto a Von der Leyen che nessun territorio resti indietro"

Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome

di redazione
Politica


“Oggi, l’Assemblea plenaria della Conferenza dei presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome, ha votato un documento all’unanimità di forte critica al nuovo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) dell’Unione Europea, presentato ieri dalla presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen.


Il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) si propone come una risposta ambiziosa alle grandi transizioni in corso: ambientale, digitale, geopolitica. Ma le modalità con cui si intende strutturare questo sforzo collettivo sollevano, da parte delle Assemblee regionali italiane, forti critiche.

Con il nuovo assetto, proposto dalla Commissione,  il ruolo delle Regioni rischia di essere fortemente ridimensionato. Si profila infatti una ricentralizzazione delle scelte strategiche, con gli Stati membri investiti di un potere quasi esclusivo di definizione delle priorità e di gestione delle risorse.

Tra le vittime indirette di questa centralizzazione vi è anche la Politica Agricola Comune (Pac), che – nella sua forma storica – ha rappresentato un baluardo della stabilità economica e sociale delle aree rurali. Si rischia infatti di spezzare il legame diretto tra agricoltori, territori e Unione Europea, privando le Regioni di un ruolo essenziale nella promozione di un’agricoltura sostenibile, resiliente e ancorata alle specificità locali.
Le preoccupazioni che esprimiamo non sono isolate. La stessa Presidente del Comitato europeo delle Regioni, Kata Tüttő, ha parlato apertamente del rischio che questa riforma si trasformi in «un assegno in bianco ai governi nazionali».
Ribadiamo che la coesione territoriale e la PAC non possono essere sacrificate in nome della flessibilità. Non è accettabile che le politiche per l’uguaglianza tra territori o per la sostenibilità delle filiere agricole vengano depotenziate per finanziare esigenze emergenti, per quanto legittime.

Le aree interne, le regioni montane, le zone agricole fragili dell’Italia e dell’intera Europa hanno bisogno di politiche stabili, prevedibili, solidali. Per questi motivi, nel documento che abbiamo votato oggi all’unanimità, chiediamo alla Presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, che il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale:
garantisca una quota vincolata alla programmazione regionale all’interno degli “envelope nazionali”, da negoziare in sede di partenariato Stato-Regioni; tuteli l’identità e la finalità della PAC, mantenendo uno strumento europeo di riferimento autonomo, con risorse stabili e con una governance che coinvolga le Regioni; preveda strumenti di partecipazione obbligatoria per le Assemblee legislative regionali nella definizione delle strategie nazionali di utilizzo dei fondi; stabilisca meccanismi trasparenti di ripartizione territoriale, basati su indicatori oggettivi e coerenti con gli obiettivi di sviluppo sostenibile; finanzi programmi di rafforzamento istituzionale, per consentire a tutte le Regioni – soprattutto quelle con minore capacità amministrativa – di partecipare efficacemente; impedisca lo spostamento delle risorse destinate alla coesione e alla PAC verso finalità esterne ad esse, se non con l’accordo del livello territoriale interessato.

In sostanza, queste sono le nostre richieste e proposte.  
Se vogliamo che l’Unione Europea sia davvero unita, dobbiamo assicurarci che nessuna Regione e nessun  territorio vengano lasciati indietro. E per farlo non bastano gli obiettivi. Serve una governance che dia voce e potere ai territori.

Noi, Presidenti delle Assemblee legislative regionali italiane, rinnoviamo il nostro impegno a contribuire, con lealtà e spirito costruttivo, al successo dell’integrazione europea. Ma chiediamo che la nuova Europa non sia costruita senza i territori. Perché una democrazia senza territori è una democrazia più povera. E un’Europa senza Regioni è un’Europa meno forte”


Così in una nota il Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome, Antonello Aurigemma.

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