Calabria, il presidente della Regione Occhiuto si dimette dopo l'indagine per corruzione. Ma promette: "Mi ricandido"
Il discorso in video del governatore
Calabria, Occhiuto: "La mia amministrazione è bloccata"
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, parla in un video registrato nel cantiere della costruenda metropolitana di Catanzaro annunciando le sue dimissioni, ma anche la volontà di ricandidarsi, facendo riferimento alle tante opere in corso e all'inchiesta della procura di Catanzaro che lo vede indagato per corruzione.
"Ma perché quando qualcuno cerca di fare qualcosa di buono in questa Regione, tanti altri - dice - che godono solo per il fallimento della Calabria - vorrebbero fermarlo? È quello che sta succedendo oggi in Calabria. Ho deciso di portarvi qui, di farvi vedere questo cantiere, il cantiere della metropolitana di Catanzaro. Ma avrei potuto portarvi in tanti altri luoghi della Calabria - a Sibari, nell’ospedale della Sibaritide; a Vibo, nell’ospedale di Vibo; a Palmi; nei cantieri degli aeroporti; in quelli della SS106 - per farvi vedere quante opere si stanno realizzando e quante opere oggi si vorrebbero fermare. Chi vorrebbe fermarle, la magistratura?
No, io - spiega - non ce l’ho con la magistratura. Non cambio idea: ho sempre detto che in una Regione complicata come la Calabria i magistrati devono fare il loro lavoro serenamente. D’altra parte, io ho chiarito ogni cosa, non ho nulla da temere dall’inchiesta giudiziaria. Sapete con chi ce l’ho? Ce l’ho con tutti questi politici di secondo piano, tutti questi che in politica non hanno mai realizzato nulla per la Calabria in tanti anni. Ce l’ho con questi odiatori, con queste persone arrabbiate con la vita, che tifano per il fallimento della Calabria, che quasi sono contenti quando si parla male della Calabria.
Ce l’ho con questi che utilizzano l’inchiesta giudiziaria - afferma Occhiuto - come una clava per indebolire o per uccidere politicamente il presidente della Regione: non sarà così. Però devo considerare anche quello che sta succedendo nella mia amministrazione. Guardate, io penso che in un Paese civile nessuno debba dimettersi perché riceve un avviso di garanzia, nessuno. Però nella mia amministrazione oggi sta succedendo che è tutto bloccato: nessuno si assume la responsabilità di firmare niente, tutti pensano che questa esperienza sia come quelle precedenti.
Negli ultimi 30 anni in Calabria - aggiunge - nell’ultimo anno o nell’ultimo anno e mezzo di legislatura i presidenti venivano coinvolti in un’inchiesta giudiziaria, poi magari venivano archiviati, finiva tutto quanto in niente, però venivano decapitati politicamente, e si fermava la legislatura. Anzi, per un anno si parlava soltanto di questo. La Calabria non se lo può consentire. La Calabria - conclude - ha avviato un percorso che finalmente la sta facendo diventare una Regione che non è più in ginocchio rispetto alle altre Regioni d’Italia".