Caso FanPage, coinvolta anche la Lega tramite Borghezio. "Salvini è un debole"

Nella seconda puntata, trasmessa da PiazzaPulita su La7, Lavarini trama con esponenti del Carroccio. Obiettivo rafforzare la "terza Lega" di ultradestra

Politica
Condividi su:

FanPage, coinvolta anche la Lega con Borghezio. "Salvini è un debole"

Non solo Fratelli d'Italia, ma anche la Lega tramava con Jonghi Lavarini, il "barone nero". E' quanto emerge dalla seconda puntata dell'inchiesta di FanPage, trasmessa da PiazzaPulita su La7. Il tramite per questa operazione - si legge sul Fatto Quotidiano - è individuato in Mario Borghezio, che nel servizio parla di "terza Lega". Quella, cioè, estremista e più vicina ai movimenti neofascisti. “Aspettavo questo momento da decenni”, continua Borghezio, “Salvini è un debole, e ora è sotto tiro”. Nel secondo capitolo dell'inchiesta c'è ancora Roberto Jonghi Lavarini, impegnato questa volta a organizzare incontri coi referenti locali del Carroccio, vicinissimi a Lealtà Azione.

Come il consigliere regionale Max Bastoni e la neo consigliera comunale Silvia Sardone, ma anche con l’eurodeputato Angelo Ciocca. Alla fine della puntata, - prosegue il Fatto - si chiude il cerchio con quanto successo nella prima. Jonghi Lavarini chiede al giornalista infiltrato i soldi con cui fare “black”, come aveva suggerito di fare l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza. E il trolley col denaro viene consegnato a un’anonima signora. Solo che all’interno non ci sono banconote, ma libri sul nazismo.