Cdx, Berlusconi e quella porta lasciata sempre mezza aperta a Meloni premier
Il leader di Forza Italia continua a coltivare l'idea di un capo di governo meno sovranista ma senza lasciarlo trasparire chiaramente
Cdx, Berlusconi-Meloni e il "vorrei ma non posso" per Palazzo Chigi
Le elezioni politiche si avvicinano e i sondaggi continuano a rimarcare la grande distanza tra la coalizione di destra e quella di sinistra, ritenuta incolmabile a causa anche della legge elettorale, che assegna gran parte dei seggi attraverso i collegi uninominali. Tra i tre leader del centrodestra è stato siglato un preaccordo molto chiaro: il partito che prende un voto in più degli avversari deciderà il capo del prossimo governo. In questo senso la favorita è Giorgia Meloni. Ma Berlusconi - si legge sul Corriere della Sera - forse accarezza ancora il desiderio di trovare un premier alternativo. Lo lascia trasparire nell'ultima intervista rilasciata al Tempo: "La signora Meloni ha l’autorevolezza per fare il presidente del Consiglio, così come molti altri candidati di centrodestra".
L'ex premier - prosegue il Corriere - avrebbe ricevuto pressioni internazionali per evitare l’avvento a Palazzo Chigi del capo della destra, ma in questa fase Berlusconi si starebbe limitando a giocare sul filo del fuorigioco. Fa il controcanto a Meloni sulla revisione del Pnrr, sulla politica migratoria, sui provvedimenti economici, ma abilmente non lascia capire se la sua è un'azione di contrasto a Fdi o solo una naturale competizione tra partiti che si contendono lo stesso bacino elettorale.