Chi è Manuela, precaria del settore aereo: la 36enne che ha "colpito" Meloni

“La premier colpita” dalla storia di Manuela Pellegrino, precaria 36enne che la Uil ha portato all'incontro con il governo prima del varo del decreto Lavoro

Manuela Pellegrino
Politica

Chi è Manuela Pellegrino, precaria 36enne all'incontro con il governo

Si chiama Manuela Pellegrino la 36enne precaria che ieri ha partecipato al tavolo tra governo e sindacati prima del varo del decreto Lavoro da parte del Cdm. È la prima volta che un leader sindacale porta con sé una iscritta a un incontro istituzionale. “La premier è rimasta colpita”, ha detto il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri.

Pellegrino, nata a Roma, è una lavoratrice del settore del trasporto aereo, “molto spaventata perché non ho certezze”. La ragazza si è rivolta direttamente alla premier Meloni: “È umiliante sapere che non ho nulla. Sono un numero che sta là e aspetta", ha detto.

Manuela non ha stabilità lavorativa e lamenta il fatto di non poter pianificare il suo futuro. “Non ho la possibilità di costruire una famiglia. Da anni vorrei avere dei figli ma questa instabilità non mi permette di fare nulla: sono ferma, vivo giorno dopo giorno. Non so cosa mi aspetta domani", è lo sfogo.

Pierpaolo Bombardieri e Manuela Pellegrino

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Dopo l’incontro, all’uscita di Palazzo Chigi, Pellegrino ha dichiarato: "Non ho avuto risposta, hanno annuito al racconto della mia vita, della mia esperienza da stagionale e stanno lì, le cose cambieranno. Non si sa quando, quindi può essere che io farò anche altri anni da stagionale, stiamo qui ad aspettare".

"La premier l'ha ascoltata, sembrava colpita. E ha risposto che in questi anni ci sono state troppe degenerazioni nel mercato del lavoro – ha riportato Bombardieri-. Dopodiché i fringe benefit a tremila euro, Manuela non li prenderà perché da precaria non ha figli". Dall'incontro "portiamo a casa un risultato sul cuneo, ma su tutto il resto ci faremo sentire", è la sintesi del segretario generale, che annuncia: "La nostra mobilitazione continua".

Il leader della Uil ha spiegato che quella del sindacato al decreto Lavoro "non è una bocciatura netta. Intanto ci sono le risorse sul cuneo fiscale e questa è una richiesta che avevamo fatto. Siamo preoccupati perché la risposta data si ferma a dicembre, è un intervento provvisorio. Le altre notizie non sono positive: non abbiamo avuto risposta sulla richiesta di aiutare il rinnovo dei contratti, sulla detassazione degli aumenti contrattuali; non abbiamo avuto risposte su una serie di temi che noi avevamo posto nei confronti fatti con il governo, intanto sul precariato. Per questo oggi abbiamo portato un'esperienza di vita reale".

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