Conte "svolta a destra" su più sicurezza e no alla patrimoniale. Il leader del M5S spiazza Schlein e punta a tornare premier

Il piano di 'Giuseppe'. La segretaria del Pd sola con Landini

Di Alberto Maggi
Elly Schlein e Giuseppe Conte
Politica

Conte punta anche a una fetta di elettori di Fratelli d'Italia e Lega delusi per l'emergenza criminalità

Ormai è chiaro: Giuseppe Conte punta a tornare a Palazzo Chigi facendo le scarpe a Elly Schlein senza appoggiare la sindaca di Genova Silvia Salis. E la sua strategia è abile e sottile, ma efficace. "Quando parla con me lei non parla con la sinistra", ha risposto l’altro giorno a David Parenzo durante il suo ultimo collegamento a L’aria che tira su La7.

Qualche ora dopo, a riprova che la frase sul posizionamento politico tutto era meno che una battuta buttata là per caso, ha iniziato a prendere le distanze con fermezza dalla patrimoniale attribuita a Schlein dopo la proposta di una tassa sugli ultraricchi messa a verbale dalla segretaria del Pd sulla scia della vittoria di Zohran Mamdani a New York: "Non so se a sinistra c’è una discussione sulla patrimoniale. Ma per quanto ci riguarda una patrimoniale non è all’ordine del giorno".

Ma la svolta anti-Pd è totale. Prima era stata l'ex vice-presidente Chiara Appendino, poi tornata contiana anche se non di ferro, a parlare dell'emergenza sicurezza trascurata dalla sinistra. Lei è stata sindaca di una città ad altissimo tasso di criminalità come Torino e sa perfettamente che la percezione di insicurezza e di paura tra la gente è altissima. Poi lo stesso ex premier e leader del Movimento 5 Stelle ha ripreso questo tema, tornando a vestire i panni del presidente del Consiglio del governo giallo-verde.

La sicurezza è un fronte su cui la distanza dall’impostazione di Schlein è persino più marcata rispetto ai distinguo sul fronte fiscale, patrimoniale in testa. "Ci siamo accorti che furti, rapine e scippi ormai spadroneggiano soprattutto nelle grandi città con i turisti". E ancora: "Prendiamo quel miliardo buttato in centri abbandonati, facciamo ritornare quegli agenti dall’Albania e istituiamo un fondo, un patto per la sicurezza con i Comuni e i prefetti: facciamo strade illuminate, videosorveglianza, pattuglie intensificate"; perché, era la premessa, "l’emergenza sicurezza non è un tema di destra o di sinistra: è un bisogno di tutte le donne, di tutti gli uomini, di tutti i ragazzi".

Schlein colpita e quasi affondata. Ora che si era spostata a sinistra per accontentare Conte, vedi la candidatura a rischio sconfitta di Roberto Fico in Campania, facendo così infuriare moltissimi moderati, i liberali, riformisti e cattolici del Pd, 'Giuseppi' che fa? Svolta (quasi) a destra e spiazza la segretaria del Pd. Su due temi molto forti e incisivi: le tasse, che anche se si tratta di patrimoniale sui super ricchi spaventano sempre i cittadini e soprattutto le aziende e gli imprenditori, e la sicurezza, un tema sentitissimo dalla gente comune che gira ogni giorno per le strade e che sente terribili fatti di cronaca ormai quotidiani in ogni tg.

Conte punta così anche a una fetta dell'elettorato di Fratelli d'Italia e della Lega (delusi) snocciolando dati sull'aumento di crimini che questo governo non avrebbe saputo arginare. E così si candida a Palazzo Chigi con una linea e un profilo che lasciano Schlein con il cerino in mano. Insieme a Maurizio Landini e al suo sciopero (al solito di venerdì) del 12 dicembre.

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