Conte, ultima chiamata al Pd: "Mandiamo a casa Meloni, senza ansia di potere"

Il leader del M5s manda un messaggio a Schlein: "Serve un progetto serio". Il banco di prova tra una settimana con le Regionali in Sardegna con Todde

di redazione politica
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Nunzia De Girolamo e Giuseppe Conte
Politica

M5s, Conte e l'apertura al Pd. "La Sardegna potrebbe essere un primo passo"

Giuseppe Conte apre all'alleanza strutturale con il Pd, ma chiede a Schlein di siglare una sorta di patto. Il leader del M5s parla alla vigilia della settimana chiave, domenica prossima si vota in Sardegna, un banco di prova importante per misurare la forza di grillini e dem uniti, visto che il loro candidato comune è Alessandra Todde. "Non sia però - dice Conte a Repubblica - un cartello elettorale dettato dalla necessità e dall'ansia di potere degli apparati". Il leader del M5s Giuseppe Conte chiama il Pd di Elly Schlein e apre a un'alleanza con l'obiettivo di andare al governo del Paese, passando per la Sardegna. "A me - spiega l'ex premier - interessa mandare a casa Giorgia Meloni e la Sardegna può essere un primo passo. Non mi piace parlare di laboratorio perché penso sia irrispettoso verso gli elettori sardi, però è chiaro che qui con il Pd abbiamo messo in campo una proposta forte, incarnata da una candidata credibile, competente e onesta".

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"Dobbiamo farlo - prosegue Conte a Repubblica - anche a livello nazionale, io chiedo solo che ci sia un progetto serio e autentico e non un cartello elettorale dettato dalla necessità e dall'ansia di potere degli apparati". Per Conte, "bisogna sedersi a un tavolo e affrontare le questioni per arrivare a una sintesi, là dove partiamo da posizioni più distanti". Quanto alla morte di Navalny, l'ex premier dice: "Ho parlato con chiarezza non ora, ma già dopo l'avvelenamento. Se fossi un consigliere di Putin gli suggerirei di lasciar lavorare una commissione internazionale per indagare cosa è accaduto, ma è ovvio che non lo farà".