Crosetto: "Italia pronta a prendere il comando della missione sul Mar Rosso"

Il ministro della Difesa: "Ne abbiamo le capacità e ci accorderemo con i francesi. Ma bisogna fare in fretta"

di redazione politica
Tags:
guido crosettomissione mar rosso
Guido Crosetto
Politica

Crosetto svela dettagli sulla missione contro gli Houthi. "Cina e Russia hanno un vantaggio competitivo"

Guido Crosetto entra nel dettaglio della missione con Francia e Germania a cui l'Italia prenderà parte sul Mar Rosso per combattere gli Houthi e sbloccare il commercio navale mondiale. "Se ci chiederanno di avere il comando - spiega Crosetto a Il Corriere della Sera - lo prenderemo, ne abbiamo le capacità , se lo vogliono i francesi va benissimo, il problema è avere presto una missione efficace per tutelare la sicurezza delle navi commerciali e le nostre economie, oltre al diritto internazionale. Ora dovremo mandare una nave e dei missili in Mar Rosso e non sarà facilissimo finanziare nuove spese. In Italia abbiamo ereditato un assetto delle forze armate frutto dell’illusione di non doversi più difendere da alcun attacco. Tutto deve essere trasformato, comprese le regole, anche quelle sui poteri del mio ministero, per dotarci di una capacità efficace di difendere realmente il nostro Paese".

Leggi anche: Tavares: chi è l’uomo al timone di Stellantis che ha sfidato la Meloni

Leggi anche: Bce, Lagarde lascia i tassi di interesse invariati al 4,50%

"Tutti stanno cambiando tutto, - prosegue Crosetto a Il Corriere - ma qui in Italia a me dicono che voglio togliere denaro agli asili o alle scuole. Molti fingono di non voler capire che senza la difesa non c’è né libera istruzione né libero commercio né democrazia. Noi non abbiamo un problema di numero, ma per esempio costruire una Riserva nazionale delle forze armate, come in Svizzera e in Israele, è un mio obiettivo, anche se da attivare, ovviamente, in casi gravissimi. Proporremo una legge, su questo, nelle prossime settimane, è una delle riforme necessarie all’Italia. Solo nel Mar Rosso ci sono più guerre, Cina e Russia stanno già combattendo una loro guerra ibrida: le loro navi commerciali, risparmiate dagli Houthi, hanno un vantaggio competitivo che rischia di far saltare la concorrenza. Ma questo è difficile spiegarlo. Abbiamo tolto — non noi, un altro governo — le armi all’Arabia Saudita e agli Emirati quando combattevano contro gli Houthi, che hanno una capacità militare produttiva propria, e sono più pericolosi di Hamas ed Hezbollah. Ne paghiamo le conseguenze".