Crosetto, l'uomo dialogante della destra che alla satira risponde con la querela

Crosetto è una persona indubbiamente intelligente e dovrebbe evitare di associarsi al novero dei politici che vogliono querelare i giornali e i giornalisti

Di Giuseppe Vatinno
Guido Crosetto
Politica
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Elezioni politiche 2022, Guido Crosetto e la minaccia di querela al Fatto Quotidiano 

Guido Crosetto è molto attivo in questa campagna elettorale pur non rivestendo più ruoli ufficiali in Fratelli d’Italia. Crosetto, che è politicamente di origine democristiana, veniva percepito come una persona dialogante, con cui si poteva parlare. Anzi, qualche moderato nostrano era meravigliato che avesse a che fare ancora con i “fascisti” (così è ancora percepita la destra in Italia). In realtà Crosetto non è un “buono” alla Veltroni e ha un carattere abbastanza ispido e puntuto che opportunamente sollecitato non tarda a rivelarsi nella sua pienezza.

Basta guardare quello che è successo recentemente con il Fatto Quotidiano, come riportato da Libero, che con Pino Corrias gli ha dedicato una intera pagina dal titolo “Crosetto, un ex DC armato fino ai denti in difesa di Giorgia”, con tanto di vignetta caricaturale che fa indubbiamente un certo effetto. Il tutto a seguito di un battibecco con il giornalista Senio Bonini. Il Fatto aveva scritto che Crosetto “si sente chiamato a fronteggiare, a petto nudo, i multipli complotti della sinistra immorale e della finanza mondialista”.

Al cofondatore di FdI l’articolo non è piaciuto ed ha così risposto: “Attaccatemi, insultatemi, fate tutto ciò che volete fa parte del gioco e per alcuni del lavoro. Una sola cosa dovete evitare, perché non è vera e non lo è mai stata. Quando facevo politica ero alternativo alla sinistra ma non sono mai stato fascista. Cattolico democratico semmai”.

Dunque Crosetto non ci sta a passare per l’idealtipo del gerarcone fascista di provincia che a petto nudo combatte la sinistra mondiale. A dire il vero, quanto scritto dal quotidiano di Travaglio non appare poi così grave o particolarmente offensivo, ma abbastanza a sorpresa Crosetto ha poi dichiarato su Twitter scherzandoci anche un po’ (ci sono le faccine sorridenti di garanzia) che “secondo me ci sta una bella citazione per diffamazione”. Anche sulla vignetta ha detto di “essere molto più bello o almeno meno brutto”.

Ora Crosetto è una persona indubbiamente intelligente e dovrebbe evitare di associarsi al novero dei politici che vogliono querelare i giornali e i giornalisti, soprattutto quando c’è anche una caricatura in gioco che allarga al diritto di satira quello di critica. Tuttavia, anche i giornali dovrebbero evitare questo continuo riferimento all’aggettivo “fascista” che, oltretutto, è veramente una carta perdente in una competizione elettorale dell’anno di grazia 2022.