Csm: Francesco Lo Voi è il nuovo procuratore capo di Roma

Csm nomina Lo Voi procuratore di Roma, 19 i voti a favore

Francesco Lo Voi (Lapresse)
Politica
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Francesco Lo Voi è il nuovo procuratore capo di Roma. Lo ha nominato a larga maggioranza - con 19 voti a favore  - il plenum del Csm. Due voti sono andati al procuratore generale di Firenze Marcello Viola, quelli dei consiglieri togati Di Matteo e Ardita; altre due le astensioni. Dal 2014 a oggi Lo Voi ha guidato la procura di Palermo

La sua ultima uscita pubblica da PROCURATORE capo di Palermo è stata lunedì pomeriggio, al Rettorato di Palermo, quando ha partecipato al convegno su 'Mafia e antimafia', organizzato dal Presidente della Commissione regionale antimafia all'Ars Claudio Fava. E anche in quella occasione è rimasto in silenzio. "Non dico nulla sulla Procura di Roma, aspettiamo il Csm...", si era limitato a dire all'Adnkronos, mentre fumava una sigaretta nel chiostro di Palazzo Steri. E oggi quella nomina è arrivata. Francesco Lo Voi è il nuovo PROCURATORE capo di Roma

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Ma chi è Francesco Lo Voi? Nominato, a sorpresa, PROCURATORE capo di Palermo nel dicembre del 2014, aveva battuto due 'concorrenti' di peso, come l'allora PROCURATORE di Caltanissetta Sergio Lari e l'allora PROCURATORE di Messina, Guido Lo Forte. Che avevano presentato ricorso al Tar. Quella volta Lo Voi aveva ottenuto i voti, oltre che della corrente di Magistratura Indipendente, di cui fa parte, anche della laica di Forza Italia Maria Elisabetta Alberti Casellati, oggi Presidente del Senato, oltre a quello del consigliere di Magistratura Indipendente Claudio Galoppi, quindi della sua corrente. Aveva guadagnato anche le preferenze dei consiglieri del centrodestra e dei laici del Pd. Entrato in magistratura dal maggio 1981, Francesco Lo Voi ha iniziato la carriera come Pretore a Sanluri (Cagliari). Nel 1984 è stato giudice a Caltanissetta, poi pretore a Palermo dove dal 1990 è diventato sostituto PROCURATORE e nel 1997 sostituto PROCURATORE generale presso la Corte d'Appello. Ha fatto parte della Dda fin dalla sua costituzione, ha lavorato con Giovanni Falcone e con Paolo Borsellino ed ha svolto le indagini e sostenuto in dibattimento l'accusa in numerosi e gravi processi di mafia, particolarmente quello sui fratelli Salvo, sulla strage di Capaci, su Leoluca Bagarella e su Giovanni Brusca. Dal 1997 ha svolto le funzioni di Sostituto PROCURATORE Generale, continuando ad occuparsi di processi di mafia in appello. Tra questi dibattimenti contro esecutori e mandanti dell'omicidio di Padre Giuseppe Puglisi, il parroco antimafia ucciso nel settembre del 1993 da Cosa nostra.

Francesco Lo Voi è' stato nominato Segretario Generale della Procura Generale della Repubblica e punto di contatto della Rete Giudiziaria Europea, fin dalla sua costituzione, dove ha lavorato alle procedure di cooperazione giudiziaria internazionale. Dal 2002 al 2006 è stato consigliere del Csm: per tornare poi a Palermo come sostituto pg. Nel 2007 è diventato sostituto PROCURATORE generale in Cassazione, ruolo che ha ricoperto fino a gennaio del 2010, quando è stato nominato in rappresentanza dell'Italia a Eurojust, su indicazione dell'allora ministro Angelino Alfano. Qui ha svolto numerose consulenze sulla cooperazione giudiziaria tra i vari Stati europei, si è occupato di traffico internazionale di stupefacenti, traffici di esseri umani, reti di pedo-pornografia e grandi casi di criminalità organizzata, che hanno coinvolto cosa nostra, camorra e 'ndrangheta, frodi fiscali, corruzione internazionale, pirateria informatica. E' Lo Voi a rappresentare l'accusa nel processo a carico dell'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio per la vicenda Open Arms. E' stato presente per le udienze preliminari, ma nell'ultima udienza che si è tenuta venerdì scorso, non è venuto. Il giorno prima Salvini aveva detto: "Il PROCURATORE Lo Voi che, in Aula a Palermo ha sostenuto l'accusa nel processo Open Arms, è stato promosso PROCURATORE capo di Roma ma sicuramente non c'è nessun nesso. È un percorso professionale meritato e chi dice il contrario mente sapendo di mentire".