Ddl Zan, Pd: "Nessun accordo". Ma è quasi certo che lo slittamento a settembre

Parla il Dem Franco Mirabelli dopo il voto sulla sospensiva del Ddl Zan, bocciata per un solo voto

Di Alberto Maggi
franco mirabelli pd
Politica
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"Noi non ci siamo mai chiusi al dialogo con il Centrodestra, è il Centrodestra che otto mesi parla solo di come affossare questa legge". Lo afferma ad Affaritaliani.it il vice-capogruppo del Partito Democratico al Senato Franco Mirabelli dopo che, sul Ddl Zan, la richiesta di sospensiva è stata bocciata a Palazzo Madama per un solo voto. "Noi condividiamo questo testo e non ci sono margini per modificarlo. Martedì scade il termine per presentare gli emendamenti e certamente li leggeremo, ma per noi il testo va bene così com'è".

Il Pd va avanti nonostante i numeri risicati? "In questo momento non ci sono le condizioni per un accordo, le proposte del Centrodestra sono totalmente irricevibili", spiega Mirabelli. "Finora hanno proposto di togliere gli articoli fondamentale del provvedimento, una proposta del tutto irricevibile. La nostra posizione è quella di votare questo testo".

E se dovesse passare un emendamento del Centrodestra con il voto segreto che cosa succederà? "Vedremo nel caso quale emendamento sarà passato e poi decideremo che atteggiamento assumere sul complesso della legge". E i tempi del Ddl Zan? "Sono legati alla discussione generale e alla discussione sugli emendamenti. Da oggi alla pausa estiva sono molti i decreti in scadenza che arrivano nell'aula del Senato e vedremo se ci sarà lo spazio per completare l'iter prima della pausa estiva. Altrimenti inevitabilmente si andrà a settembre", conclude Mirabelli.