Regionali in Campania, De Luca verso la rottura con il Pd: pronta una lista autonoma contro Fico e il campo largo. Rumor

Vincenzo De Luca starebbe pensando seriamente ad un suo candidato da proporre per le prossime regionali in Campania, magari presentando una propria lista al di fuori e concorrente del Pd

di Vincenzo Caccioppoli

Vincenzo De Luca

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De Luca pronto a una sua lista in Campania 

Vincenzo De Luca starebbe pensando seriamente ad un suo candidato da proporre per le prossime regionali in Campania, magari presentando una propria lista al di fuori e concorrente del Pd. Questo almeno secondo le ultime indiscrezioni che filtrano da fonti vicine al presidente della Campania, che non sembra intenzionato affatto a cedere così facilmente il suo “trono”, soprattutto se il candidato del centrosinistra dovesse essere Roberto Fico. Evidentemente, come trapela da fonti interne al partito democratico, le trattative tra lo sceriffo di Salerno e il Pd si sarebbero arenate proprio nelle ultime settimane.

D’altra parte, che Elly Schlein non fosse disposta a mostrarsi troppo arrendevole di fronte alle pretese di quello che è sempre stato considerato una spina nel suo fianco, all'interno del Pd, era cosa ben risaputa. Il Partito democratico sarebbe anche stato d’accordo nel valorizzare, come richiesto dal presidente campano, il ruolo all’interno del partito per il figlio Piero, il quarantaquattrenne primogenito, alla sua seconda legislatura nelle file democratiche, e che proprio per gli screzi tra il padre e la nuova segretaria era stato declassato (da vicepresidente del gruppo a semplice segretario). Ma evidentemente questo non deve aver soddisfatto del tutto De Luca, che avrebbe anche voluto mettere bocca sulla scelta del candidato alla sua successione. È chiaro che questo per una come la Schlein, che aveva fatto proprio della lotta ai cacicchi e ai capibastone del partito (della cui categoria, De Luca è forse uno dei massimi esponenti) la sua bandiera del suo mandato da segretaria, questo è parso troppo.

Qualcuno (Marco Furfaro è il maggiore indiziato) ha consigliato la segretaria di rompere con le trattative ed andare per la propria strada, costi quel che costi. Ecco allora che in questo clima, difficile pensare che si possa trovare un accordo tra le parti, anche perché Conte spinge fortissimo per arrivare ad un accordo velocemente sul nome di Fico come candidato unico, cosa che De Luca vede, come detto, come fumo negli occhi.  Vincenzo De Luca, che secondo alcuni avrebbe volontariamente forzato la mano per arrivare alla rottura, allora ora starebbe pensando alla creazione di un Terzo Polo, magari con l’aiuto di Matteo Renzi, che potrebbe essere interessato a sparigliare il campo e a giocare su più fronti. Uno dei primi contatti tra i due era stato ad ottobre dello scorso anno durante un evento a Napoli contro l’autonomia differenziata. Renzi in quell’occasione aveva esplicitamente detto di essere favorevole ad un terzo mandato per il presidente della Campania (poi la sentenza della Consulta ha ovviamente sgombrato il campo da qualsiasi ipotesi di questo tipo). Secondo alcune indiscrezioni dell’ultima ora, De Luca ora potrebbe presto convocare i vertici regionali di Italia Viva, Azione e del partito socialista per analizzare se esistono le condizioni di aprire ad un accordo per una lista comune per proporre un proprio candidato. Sempre secondo alcune indiscrezioni si starebbe ragionando su due nomi, e cioè l’attuale Vicepresidente Fulvio Bonavitacola e l’assessore alla scuola Lucia Fortini.

Interpellato, qualche giorno fa, su questo e sulla possibile intesa tra Pd e Cinque Stelle per le Regionali, De Luca ha usato il suo solito sarcasmo “Campo largo? Non mi pare abbia avuto grande consenso. Non conosco il significato di questa espressione oscena che lei ha utilizzato. Non mi pare che il campo largo abbia avuto grande consenso da parte del popolo lavoratore”. D’altra parte, che De Luca, al pari di Matteo Renzi, non veda affatto di buon occhio la candidatura di Roberto Fico dei cinque stelle, che al momento sembrerebbe il favorito nel campo del centro sinistra, dopo che anche Gaetano Manfredi, il sindaco di Napoli, ha dato di recente il suo endorsement all’ex presidente della Camera.

Chi lo conosce bene sa che lo sceriffo starebbe lavorando da tempo per far naufragare una simile scelta, ed avrebbe trovato anche appoggio da una buona parte della cosiddetta corrente dei riformisti all’interno del Pd. Ecco allora che in Campania, regione data quasi certa al centro sinistra fino a solo poche settimane fa, le cose potrebbero improvvisamente complicarsi, e per la segretaria sarebbe davvero una sciagura immaginare di perderla. Uno scenario che nel caso di una lista personale del presidente potrebbe diventare assai verosimile. 

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