Dipartimento per il Sud, rumor su Sisler (Fdi) presidente: solo voci o realtà? La partita resta aperta
Abolita la struttura Zes, Giosy Romano potrebbe essere candidato in Campania o per la presidenza di una partecipata? Ma lui smentisce
Sandro Sisler
"Credo che difficilmente sarà un parlamentare, anche se potrei sbagliarmi, ma escludo categoricamente che possa essere io"
"Assolutamente no, smentisco categoricamente. Credo che difficilmente sarà un parlamentare, anche se potrei sbagliarmi, ma escludo categoricamente che possa essere io".
Il senatore di Fratelli d'Italia Sandro Sisler, molto vicino al presidente di Palazzo Madama Ignazio La Russa, smentisce ad Affaritaliani l'ipotesi - che secondo fonti autorevoli e qualificate sarebbe invece quasi una cosa fatta - di diventare il presidente del nuovo Dipartimento per il Sud presso la Presidenza del Consiglio dei ministri istituito con il via libera al Senato lo scorso 25 settembre, con la fiducia, a decreto legge che detta disposizioni per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi. I voti favorevoli sono stati 91, i voti contrari 55, nessun astenuto. Il sì alla fiducia costituisce disco verde per il provvedimento che passa ora all’esame della Camera per essere convertito in legge entro il 7 ottobre.
Ma c’è di più. Il provvedimento prevede anche la soppressione della Struttura di missione ZES guidata da Giosy Romano, il cui futuro resta al momento incerto. Romano potrebbe essere in corsa per una candidatura in Campania – dove il nome ufficiale ancora non c’è – oppure potrebbe rientrare nel giro delle partecipate, in vista della nuova tornata di nomine prevista per il prossimo anno, con poltrone di peso come Eni, Enel, Leonardo, Poste e Terna. Ipotesi che circolano, ma che lo stesso diretto interessato liquida come “speculazioni pure”.
Il provvedimento attribuisce al nuovo Dipartimento funzioni di indirizzo, coordinamento e promozione dell’azione strategica del governo con riferimento alle politiche per il Sud. Gli oneri vengono quantificati in 782.291 euro per il 2025 e 7.838.051 euro annui a decorrere dal 2026. Una struttura che dovrebbe iniziare a funzionare effettivamente all'inizio del prossimo anno. Chi sarà il presidente dunque? Le fonti beninformate hanno chiaramente fatto il nome del senatore Sisler, ma la sua smentita ad Affaritaliani è categorica.
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