Elezioni 2022: mancano 15 giorni e il 41% degli elettori è ancora incerto

Crolla la fiducia nei confronti dei partiti, nel loro complesso: per il 16% degli italiani il prossimo governo non arriverà a Natale

Politica
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Sondaggio elezioni: più di 4 italiani su 10 sono ancora indecisi

Il 45% degli italiani dichiara che andrà sicuramente a votare, percentuale che sale al 64% aggiungendo anche chi probabilmente andrà a votare. Indecisi e astenuti, arrivano al 41%, con dunque il 59% di Italiani che ha deciso il proprio voto. Questo dunque certifica che c’è almeno un 5% di italiani che ha deciso di andare a votare ma non sa ancora per chi. E’ quanto emerge dal sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24, diffuso oggi dal canale all news, il quale, mette in evidenza lo scetticismo degli gli italiani sulla solidità di entrambe le coalizioni e sull’effettiva capacità dei leader di tenere salda la guida delle coalizioni.

Infatti, secondo il 16% degli italiani il prossimo governo di Centrodestra potrebbe non arrivare a Natale. Percentuale che più che raddoppia (29%) se nella stessa posizione si trovasse il centrosinistra. Secondo il 21% degli italiani un governo di centrodestra ha una “speranza di vita” superiore a quella del Governo Conte I, mentre se il centrosinistra riuscisse ad avere la maggioranza, solo il 12% darebbe un’aspettativa di durata analoga.

Sondaggio elezioni: cresce il vantaggio di Fdi e del Centrodestra

Per quanto riguarda le intenzioni di voto, la coalizione di Centrodestra è al 47,2% (47,3% la scorsa settimana) mentre il Centrosinistra al 28% (era al 28,5% la scorsa settimana). Nel dettaglio, FdI resta il primo partito con il 25,3% (24,2% nella precedente rilevazione), seguito dal PD al 21,2% (21,9%). La Lega registra un 12,9% (13,5%) mentre il M5S ottiene il 13,8% (12,1%). FI è al 7,9% (8,1%); Azione/Italia Viva 5,5% (5,2%); Sinistra italiana/Europa Verde si attestano al 3,4% (3,5%); ItalExit al 2,4% (2,6%); +Europa stabile al 2,2%; Impegno Civico è allo 1,2% (0,9%); Noi Moderati all’1,1% (1,5%) e Unione Popolare all’1% (1,2%). Mentre la quota di indecisi e astenuti cresce è al 41% (42%).

Sondaggio elezioni: Mattarella e Draghi sempre al top della fiducia

In base al sondaggio, le figure in cui gli italiani ripongono maggiormente fiducia sono ancora il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (59%) e il Presidente del Consiglio uscente Mario Draghi (52%). Seguono i leader di partito Giuseppe Conte (37%); Giorgia Meloni (36%); Matteo Salvini (32%), Silvio Berlusconi (31%), Emma Bonino (24%), Enrico Letta (23%), Luigi Di Maio (20%), Carlo Calenda (17%) e Matteo Renzi (16%).  Per quanto riguarda la fiducia nella politica in generale, gli italiani continuano a non riporne (79%), mentre esprimono un giudizio positivo sull’operato del Governo uscente (55%).

Sondaggio elezioni: italiani favorevoli alle riforme sui diritti civili

In base alla rilevazione, inoltre, gli italiani sarebbero progressisti nei diritti e liberali in economia. Infatti, emerge un grande favore per lo ius scholae (+30% d’accordo nei confronti di chi dissente), così come per la difesa del diritto all’aborto (+28% tra chi non è d’accordo nel trovarla permissiva nei confronti di chi la trova tale), dei diritti dei non eterosessuali (+37% tra chi trova che una legge in materia in Italia sia urgente) e dell’eutanasia (+44% di saldo d’accordo). Anche sulla criminalizzazione della coltivazione e commercio delle droghe leggere c’è un leggero saldo a vantaggio di chi è contrario (+7%).

Sondaggio elezioni: il Reddito di Cittadinanza va limitato

Sul tema economico-assistenziale gli italiani sono a favore di una limitazione del Reddito di Cittadinanza (+30%) e ritengono che gli italiani dovrebbero avere la precedenza (a parità di condizioni) sugli immigrati nell’assegnazione delle case (+38%); sulla flat tax, il 35% degli italiani si dichiara a favore, il 30% contro, con un saldo quindi di +5%. Infine, in politica estera gli italiani rimangono ‘europeisti’ (saldo +25%). E anche a distanza di mesi, il 43% degli italiani non si pente della scelta di aver imposto le sanzioni alla Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina, mentre il 36% invece ritiene che l’Italia non abbia alcun obbligo a sostenere militarmente l’Ucraina.

 

Sondaggio di 1.000 interviste svolte tra il 7 e l9 Settembre 2022 su un campione rappresentativo della popolazione italiana, suddiviso per quote di genere ed età incrociate, stratificate per titolo di studio e ripartizione ISTAT di residenza. Il margine d’errore generale è del +/- 3,1%, con un intervallo di confidenza del 95%.