Elezioni Regionali in Toscana, Giani riconfermato Governatore con più di dieci punti di vantaggio su Tomasi (Cdx)
Stupisce il nuovo, pesante, calo dell'affluenza alle urne
La Toscana conferma la sua vocazione progressista
Lo spoglio dei voti è appena iniziato, ma il quadro politico toscano sembra già delineato. I sondaggi pre-elettorali indicavano con chiarezza la probabile riconferma di Eugenio Giani alla guida della Regione, e il responso elettorale dovrebbe andare effettivamente in questa direzione. Il presidente uscente, sostenuto da una coalizione di centrosinistra ampia e coesa, è stimato al 55% dei consensi, ben oltre la soglia necessaria per evitare il ballottaggio.
Il suo principale sfidante, Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia e volto moderato del centrodestra, si attesterebbe intorno al 42%. Più distanziata Antonella Bundu, candidata della sinistra radicale (Toscana Rossa), con una proiezione del 3%.
Ma il dato che più colpisce, ancora una volta, è il calo dell’affluenza (oltre dieci punti in meno rispetto alle precedenti regionali), segnando un minimo storico per la Toscana. Un segnale di disaffezione che attraversa tutti gli schieramenti e che impone una riflessione profonda sulla rappresentanza democratica e sul rapporto tra cittadini e istituzioni.
Dal punto di vista politico, la Toscana conferma la sua vocazione progressista, ma con sfumature nuove. Il Partito Democratico resta il perno della coalizione, ma il Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra hanno contribuito significativamente alla tenuta del “campo largo”. La strategia di Giani, basata su pragmatismo amministrativo e radicamento territoriale, ha premiato.
Il centrodestra, pur sconfitto, mostra segnali di vitalità. In particolare, la candidatura di Tomasi ha permesso di intercettare voti nei centri urbani e tra gli indecisi, anche se non è bastata per ribaltare il risultato.
La sinistra radicale, rappresentata da Bundu, non supera la soglia di sbarramento e resta fuori dal Consiglio regionale. Tuttavia, il suo messaggio su giustizia sociale, ambiente e diritti civili continua a trovare ascolto in una fascia minoritaria ma attiva dell’elettorato.
In conclusione, la Toscana si avvia a confermare Eugenio Giani per un secondo mandato, anche se lo fa in un contesto di crescente astensionismo e polarizzazione. Il centrosinistra tiene, il centrodestra si compatta e la partecipazione democratica si indebolisce. Un risultato che, al di là dei numeri, apre interrogativi sul futuro della rappresentanza e sulla capacità della politica di parlare davvero al Paese.
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