Elezioni Siena, se Letta non prende almeno il 60% è un flop
Elezioni suppletive in Toscana, il dietro le quinte
Al segretario del Partito Democratico Enrico Letta piace vincere facile. Su questo non ci sono dubbi. L'ex premier diventato famoso per la frase "Enrico stai sereno" pronunciata da Matteo Renzi si avvia a vincere le suppletive nel collegio di Siena della Camera, il 3 e 4 ottobre, nel collegio uninominale Toscana 12, che comprende la provincia di Siena (ad esclusione della Val D'Elsa) e cinque comuni dell'Aretino, per contendersi il seggio lasciato libero da Pier Carlo Padoan, dimessosi l'anno scorso a seguito del suo ingresso nel consiglio di amministrazione di Unicredit.
Nel Pd, ma anche nel Centrodestra, rigorosamente a microfono spento, sono certi che il successo di Letta sia scontato. D'altronde il segretario tornato da Parigi per sostituire Nicola Zingaretti ha girato casa per casa il collegio per un mese mobilitando l'elettorato di Centrosinistra. Non solo, pur nascondendo il simbolo del Pd, è riuscito a mettere insieme Articolo 1-Mdp e soprattutto sia il Movimento 5 Stelle sia Italia Viva (un vero e proprio miracolo).
Parlando con i parlamentari Dem e del Centrodestra la vittoria del segretario viene data per sicura, ma attenzione perché per parlare di vero successo politico Letta dovrà superare almeno il 60%, qualora restasse sotto questa soglia si tratterebbe comunque di una delusione e di un flop politico. Perché? Lo sfidante di Centrodestra, Tommaso Marrocchesi Marzi, è sostanzialmente sconosciuto rispetto a un leader nazionale del calibro del segretario del Partito Democratico e, a parte Matteo Salvini una volta sola, i big del Centrodestra hanno sostanzialmente disertato la campagna elettorale nel collegio senese.
Va da sé che se Letta è rimasto un mese girando tutti i comuni e dall'altra parte non c'è stata praticamente propaganda, se non a livello locale, il Centrosinistra ha mobilitato il suo elettorato ma il Centrodestra no, in una elezione come le suppletive dove mediamente si reca alle urne solamente il 30% degli elettori. Ci sono anche altri cinque candidati in corsa - il segretario del Partito Comunista Marco Rizzo, Angelina Rappuoli (Movimento nazionale italiano), Elena Golini (Potere al Popolo), Tommaso Agostini (3V) e Mauro Aurigi (Italexit Per l'Italia con Paragone) - ma è chiaro che, malgrado il dossier Monte dei Paschi agiti i sonno dei leader Dem, l'elezione di Letta appare scontata.
Ma proprio per tutti questi motivi, sia nel Pd che nel Centrodestra, sono convinti che sotto il 60% per Letta sarebbe di fatto un flop.