Elly Schlein, periodo davvero nero. "Finita la storia con Paola Belloni"

Si mette male per la segretaria del Pd

di redazione politica
Elly Schlein
Politica

Pd, una sola l'innovazione di Schlein:  quella cromosomica

 

Di innovazioni alla guida del Pd Elly Schlein ne ha portata solo una: quella cromosomica. Il suo approdo al Nazareno non ha cambiato di una virgola gli equilibri interni ed esterni ad un partito in perenne crisi di identità. Con la differenza che, scrive www.liberoquotidiano.it, da “esterna” ai dem (prima delle primarie non aveva nemmeno la tessera) si era spacciata come grande riformatrice. Anche per questo il cosiddetto “effetto Schlein” le si sta ritorcendo contro come un boomerang. Siccome da grandi poteri derivano grandi responsabilità, e stante la congenita insofferenza della sinistra, i suoi compagni di partito potrebbero perdere la pazienza anche prima del solito proprio perché la bacchetta magica non l’ha mai sfoderata. L’anno prossimo varie regioni andranno al voto, ci sarà bisogno delle coalizioni, ma nessun cartello sarà mai competitivo finché il suo Partito democratico resterà intorno al 20%, continuerà ad incassare batoste e insisterà sulla ricerca di un ticket col M5S.

In più, si rinnoverà il Parlamento europeo col proporzionale, e se il Pd vuole davvero insidiare Fratelli d’Italia deve dare dei segnali di vita. Elly Schlein non ne sta inviando. Al contrario, invece, secondo quanto riportato da Dagospia, la dem è già avvolta da un vento di separazione che però non parte dai mugugni della base Pd ma da dentro casa sua. Fisicamente. Il sito di D’Agostino ha lanciato infatti l’indiscrezione che la sua storia d’amore con Paola Belloni sarebbe giunta al capolinea. Certo non significa che la favola queer più amata dai progressisti di tutta Italia sia davvero andata in frantumi. Di smentite però non ne sono arrivate. Magari per tenere al riparo la Belloni. Anche perché già nella scorsa primavera la riservatissima compagna della Schlein si era detta scocciata dalla morbosa curiosità da parte dei rotocalchi italiani verso la nuova leader apertamente Lgbtq+, e di essere «stata travolta, ma per fortuna non annichilita» dall’outing forzato dalle loro foto finite sui giornali «perché ho una rete amicale e familiare che mi sostiene. Mi chiedo solo cosa sarebbe successo se io questa rete non l’avessi avuta».

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