Europee, Vannacci si candida con la Lega: l'annuncio di Salvini

"Sono contento che il generale Vannacci abbia deciso di portare avanti le sue battaglie di libertà insieme alla Lega alle prossime Europee"

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Europee, Vannacci si candida con la Lega: l'annuncio di Salvini

Sono contento che il generale Vannacci abbia deciso di portare avanti le sue battaglie di libertà insieme alla Lega alle prossime elezioni europee. Sono contento che in tutti i collegi elettorali, nelle liste della Lega gli italiani potranno trovare il nome di Vannacci". Così il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini, intervenendo alla presentazione del suo libro "Controvento. L’Italia che non si arrendea Milano, ha annunciato che il generale si candiderà alle elezioni Europee con la Lega.  “Tra 44 giorni c’è un referendum sul futuro dell’Europa; si sceglierà se l’Europa esisterà ancora o se quella che lasceremo ai nostri figli sarà una colonia sino-islamica”, ha aggiunto Salvini. 

Matteo Salvini alla presentazione del suo libro "Controvento. L’Italia che non si arrende" a Milano.
(Copyright Angelo Maria Perrino, direttore di Affaritaliani.it)


Il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino con il ministro Salvini a Milano durante la presentazione del libro "Controvento. L’Italia che non si arrende"


La copertina del nuovo libro del ministro Salvini "Controvento. L’Italia che non si arrende"


La dedica del ministro Salvini al direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino


Federico Salvini, figlio del leader della Lega per la prima volta in pubblico con il padre. (Copyright Angelo Maria Perrino, direttore di Affaritaliani.it)

“Io faccio sempre più fatica a dire ‘ho piena fiducia in magistratura libera e indipendente’. Detto questo, la cosa peggiore che potrebbe capitarmi è di essere condannato. Mi dispiacerà per i miei figli e per Francesca, spero di riuscire almeno a inaugurare prima il Ponte sullo Stretto o almeno le Olimpiadi di Milano-Cortina. Scherzi a parte, penso che finché non ci sarà una riforma seria e una magistratura libera da correnti politiche, nessun italiano può dirsi tranquillo a casa sua”, ha rimarcato Salvini. “Per qualche grande ex giudice o pm -afferma Salvini- ci sono solo colpevoli in attesa di essere scoperti, che è una cosa culturalmente folle. Per me invece, chiunque, fino a prova contraria, è un presunto innocente e io lo tratto da persona perbene. Anche perché se parto dal pregiudizio che in questa sala ci sono centinaia di presunti colpevoli e prima o poi li becco, non rendo un buon servizio al mio Paese”. In ogni caso, ha aggiunto, “tornando indietro rifarei la stesa cosa, consapevole che poi un pezzo di Parlamento ha portato a processo una parte politica, che è un precedente pericolosissimo. Perché un domani, chiunque trovi un magistrato consenziente potrà mandare a processo un ministro. Allora -ha concluso- io dico che la politica deve ritrovare l’orgoglio e l’indipendenza di fare buona politica”.