Femminicidi, Roccella: "Vera e propria emergenza globale". Nordio: "Necessaria l'educazione in famiglia"
L'intervento dei ministri Nordio e Roccella alla Conferenza internazionale contro il femminicidio in corso a Roma
Femminicidi, Nordio: "Prevaricazione uomo secolare, mentalità sedimentata"
"Mi sono sempre chiesto come mai siamo arrivati a questa prevaricazione secolare dell'uomo nei confronti della donna, è una risposta un po' darwiniana della legge del più forte. Questo unico criterio ha fondato il cosiddetto maschilismo e da lì si è protratto in tutte le discipline: se vediamo la storia dell'umanità è purtroppo un continuo dominio maschile". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio alla Conferenza internazionale contro il femminicidio in corso a Roma.
"Tutto ciò ha comportato una sedimentazione nella mentalità dell'uomo difficile da rimuovere, di sopraffazione, superiorità, anche se oggi l'uomo accetta e deve accettare questa assoluta parità nei confronti della donna, nel suo subconscio il suo codice genetico trova sempre una certa resistenza - ha concluso - ecco perché è necessario intervenire con le leggi, con le leggi penali, la repressione, la prevenzione ma soprattutto è necessario intervenire con l'educazione".
Ddl Femminicidio, Nordio: "Reato autonomo punito con ergastolo"
"Poteva sembrare superfluo, dal punto di vista giuridico, introdurre il reato di femminicidio che ha il connotato per cui si uccide una donna in quanto donna; la novità è che è punito con l'ergastolo e ciò evita una serie di problematiche di bilanciamento tra circostanze attenuanti e aggravanti. Semplifica molto e rende questo reato autonomo".
"Un'altra iniziativa assunta è l'istituzione dell'Osservatorio permanente sull'efficacia delle norme sulla violenza di genere e domestica - continua - Abbiamo un organismo deputato alla ricognizione di tutte le fonti normative nazionali e sovranazionali e della giurisprudenza sulla violenza sulle donne".
Femminicidi, Nordio: "Necessaria educazione in famiglia"
"E' necessaria l'educazione in famiglia, fatta con l'esempio, prima ancora che con le belle parole. Se vogliamo sradicare questa forma di sopraffazione funesta che continua a tradursi con questi atti criminali, benissimo le leggi, ma soprattutto serve un'educazione che cominci dall'infanzia e dalla famiglia".
Secondo Nordio, infatti, è necessario "intervenire con le leggi, con le leggi penali, con la repressione e con la prevenzione ma soprattutto è necessario intervenire sull'educazione - continua - Cercare di rimuovere dalla mentalità del maschio questa sedimentazione millenaria di superiorità che si è tradotta e continua a tradursi in atti di violenza".
Ddl Femminicidio, Roccella: "Auspico unanimità, legge è punto di svolta"
"Il governo italiano, il 7 marzo scorso, ha approvato un disegno di legge di portata storica, che propone l’introduzione, nel codice penale, la fattispecie autonoma di femminicidio. Il testo, che è attualmente all’esame del parlamento e che auspichiamo venga approvato all’unanimità il 25 novembre, proprio nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, prevede che: 'Chiunque cagiona la morte di una donna quando il fatto è commesso come atto di odio, discriminazione, prevaricazione, controllo o possesso in quanto donna, o in relazione al rifiuto della donna di instaurare o mantenere un rapporto affettivo, o come atto di limitazione della sua libertà individuale, è punito con la pena dell’ergastolo'". Lo afferma la ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella alla Conferenza internazionale contro il femminicidio in corso a Roma.
"Il femminicidio, infatti, non è un delitto come gli altri. È un crimine che affonda le sue radici nella disparità tra uomo e donna, nella negazione del diritto stesso di esistere in quanto donna - continua - È l’estrema manifestazione di un sistema culturale e sociale che ancora oggi, in troppe parti del mondo, continua a considerare le donne come inferiori o possedibili".
"Per questo, di fronte a una realtà così complessa e devastante, l’Italia ha voluto dare un segnale forte e chiaro. Questa legge rappresenta un punto di svolta: una legge 'trasformativa della società', che contribuirà a produrre un cambiamento culturale profondo nel nostro Paese. Una legge che non si limita a punire, ma che mira ad accrescere la consapevolezza, che richiama alla responsabilità collettiva, che ci spinge a costruire un futuro in cui nessuna donna debba più morire per il fatto di essere donna".
Femminicidi, Roccella: "È vera e propria emergenza globale"
"Ormai è una vera e propria emergenza globale". Lo afferma la ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella alla Conferenza internazionale contro il femminicidio in corso a Roma sottolineando che il femminicidio è un tema che "tocca le coscienze e interpella la responsabilità di ciascuno di noi".
"La giornata di oggi è momento di confronto e di impegno comune, per riflettere - continua - un'occasione per condividere esperienze e buone pratiche, ma anche per rinnovare la nostra determinazione a combattere con forza e unità questa piaga sociale".
"L’idea di organizzare questo evento nasce dalla profonda consapevolezza che il femminicidio non conosce confini: è un fenomeno globale, trasversale e universale, che attraversa Paesi, culture e contesti sociali diversi, assumendo volti molteplici, ma radici comuni".
"Ovunque si manifesti, il femminicidio rappresenta una ferita aperta all’umanità intera, un dramma che chiama le istituzioni, le società civili e ciascuno di noi a una responsabilità condivisa: quella di unire le forze, oltre ogni frontiera, anche ideologica, per spezzare definitivamente la catena della violenza e restituire alle donne il diritto di vivere libere, sicure e rispettate".